giovedì 7 febbraio 2013

OSPEDALE PACINI, SE LA CANTANO E SE LA SUONANO


di MARCO FERRARI

Fra Sindaci e Asl3 fanno tutto da soli – E ai cittadini toccano solo sacrifici

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Il mio precedente post sull’ospedale Pacini terminava, riferito ai Sindaci, con “Stanno semplicemente ordinando le carte per passarle a quegli altri dell’Asl…” (vedi). Ma chi sono gli altri signori dell’Asl? In primis il direttore generale dott. Abati, il direttore sanitario dott.ssa Turco, altri consiglieri ed esperti vari, e poi... E poi ci sono sempre loro: i Sindaci. Roba da non credere.

Se la cantano e se la suonano da soli. Sono quelli che hanno voluto una commisione sull’Ospedale Pacini per cantarsela e redigere una relazione da consegnare all’Usl. Qui, in base alla legge Regionale n. 40 del 24 febbraio 2005 (vedi), è presente un organo denominato “Conferenza dei Sindaci” e qui dopo essersela cantata, se le suonano. La conferenza è composta da tutti i Sindaci dei Comuni ricompresi nell’ambito territoriale dell’unità sanitaria locale coincidente con la Provincia di Pistoia. Il presidente attuale è il Sindaco di Pistoia, Samuele Bertinelli. Le funzioni sono regolate dallo Statuto. Il compito è d’indirizzo, verifica e valutazione della politica aziendale. Ripetiamo: indirizzo, verifica e valutazione e facciamolo scrivere a chi di dovere, come usava una volta, 100 volte alla lavagna.
Facciamo ora due conti. I Comuni della provincia di Pistoia sono 22. Ogni Sindaco può esprimere un voto. In questo caso, abbiamo un bel x4 (Abetone, Cutigliano, Piteglio e San Marcello). Quattro comuni = quattro voti; un comunone = un voto solo – ma questa è un’altra faccenda –, contiamo, quindi, quattro volte tanto. Ipotizzando che anche l’Ospedale di Pescia si può trovare a breve nella stessa situazione di quello di San Marcello, i contrari alla politica dei falsi potenziamenti, potrebbero aumentare e raggiungere, nella Conferenza dei Sindaci, la metà dei voti, quanto basta per bloccare qualsiasi decisione, ma ormai è tutto deciso.
Viene da domandarsi, trattandosi di questione d’indirizzo, se in tale Conferenza se ne sia discusso. Cercando su internet sono saltati fuori due comunicati redatti dall’ufficio stampa dell’Usl. Nel primo, datato 28 gennaio 2011 (vedi 1), si legge – è Scarfugi che parla –:

“[...] Aver illustrato ai Sindaci già in data 20 gennaio u.s. un’ipotesi iniziale di riorganizzazione dei servizi è stata dettata dalla necessità di mettere gli amministratori locali in condizione di avere a disposizione il tempo necessario per formulare gli indirizzi che saranno recepiti dall’Azienda. Il percorso, dunque, è appena avviato e sono ovviamente previste ulteriori azioni di confronto e valutazione, (che devono solo essere messe materialmente in agenda) anche con le organizzazioni sindacali e le associazioni di volontariato. Saranno inoltre coinvolti i rappresentati della comunità locale e sociale e da questo confronto l’Azienda si attende delle proposte anche alternative all’ipotesi iniziale [...]”.

È la fotografia di quello che sta avvenendo ora: commissioni, riunioni, associazioni, proposte e controproposte. Quindi, tutto previsto, conosciuto e condiviso anche dai Sindaci. Merita ricordare e riportare alla memoria quanto, loro i primi cittadini, dissero durante l’assemblea per il Pacini tenutasi giovedì 17 gennaio nella sala Baccarini di San Marcello Pistoiese.
Confessarono spontaneamente che queste erano decisioni già prese – sì, prese anche da loro –. Decisioni che venivano da lontano. Si disperarono, dissero di essere stati presi in giro, di essere stati raggirati e con loro, aggiungo, le migliaia di cittadini che dovrebbero, una volta indossata la fascia tricolore, rappresentare degnamente.

Nel secondo comunicato, datato 4 ottobre 2011 (vedi 2), i toni sono più drastici e l’allora direttore generale Scarfugi si esprimeva così:

Non potremo continuare a permetterci Ospedali fotocopia [omissis] e dovremo investire sulla rete dell’emergenza e sull’organizzazione del 118”; e ancora: “...non potremo più pensare in un’ottica provinciale a tutti i servizi perché sempre di più saremmo inseriti nel contesto di Area Vasta dove ci dovremo coordinare con le altre realtà...”

In quest’ultima conferenza qualche Sindaco (non è dato sapere chi) inizia ad avere dei piccoli dubbi e il documento presentato dall’Usl non ha il consenso unanime.
Da ottobre 2011 arriviamo a novembre 2012, senza muover foglia ed istituire a giochi fatti una commissione a tutela del Pacini. Il resto è cronaca recente.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 7 febbraio 2013 | 11:15 - © Quarrata/news]

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