giovedì 15 marzo 2012

IN BREVE/EX BREDA: INTERVIENE LA CORTE DEI CONTI


di Paolo Beneforti (*)

Pistoia, Aree ex Breda. La Corte dei Conti ha chiesto al Comune di Pistoia una relazione su tutti i passaggi intercorsi tra Amministrazione e privati dal 1999 ad oggi; ciò a séguito – pare – degli articoli sul libro dedicato all’Area ex Breda, uscito a dicembre. In particolare, dopo l’articolo pubblicato da La Nazione-Pistoia, c’è stata una precisazione dell’autore del libro, l’Architetto Giuliano Beneforti, pubblicata il giorno seguente. La riportiamo qui per intero:

“Scrivo libri di storia urbanistica pistoiese per diletto, Non ho alcun interesse alle polemiche politiche locali. Non ho gradito molto la contrapposizione fra me e Pileggi sulle aree ex Breda proposta dall’articolo della “Nazione” del 15 gennaio. Per quanto mi riguarda, non esiste alcuna contrapposizione con Amministrazioni e tantomeno con l’ex Assessore Pileggi che personalmente stimo. Tutti gli amministratori hanno fatto del loro meglio per concludere le complesse vicende delle Breda. Il libro racconta la storia di 50 anni di politica urbanistica, le questioni sollevate nell’articolo riguardano principalmente gli anni 1999-2002 e sono riassumibili come segue: 
1. La variante al Piano Stilli (deliberata dalla Giunta anziché dal Consiglio Comunale nel febbraio 2001) elimina i vincoli relativi alle funzioni consentite e i vincoli a tutela del carattere degli edifici.
2. La concessione dei lotti (anni 1999-2001) è effettuata a prezzi casuali e differenti fra loro senza nessun criterio per la valutazione del valore dell’area in funzione delle superfici utili costruibili.
3. La concessione dei lotti è stata fatta accollando ai concessionari il costo degli oneri di urbanizzazione anziché quello delle opere di urbanizzazione da realizzare (enormemente superiori).
4. Il bando del lotto BDHK prevede una clausola (il possesso di terreni in specifiche località pistoiesi) che praticamente consente la partecipazione a pochi, forse solo a uno, come poi di fatto avviene.
5. A seguito delle richieste della Ditta Giusti (luglio 2002), le condizioni del bando vengono cambiate radicalmente (aumento di mq 4.800 di superficie costruibile, eliminazione della piazza verde per costruire le superfici ulteriormente concesse, riduzione delle funzioni commerciali per ridurre il numero dei parcheggi, eliminazione di un piano di parcheggi interrati, notevole aumento dei parcheggi in superficie, demolizione dei lotti K e O).
6. Il cambio radicale dei termini del bando non dà luogo (come sarebbe stato corretto) ad un nuovo bando che consentisse ad altri di partecipare alle nuove condizioni, ma ad una trattativa privata con la ditta Giusti.
7. Il calcolo dei parcheggi, effettuato con gli standard del 1968, darebbe un esubero di 600 posti macchina al servizio del centro storico. Dallo stesso calcolo, effettuato con i più credibili standard del Regolamento Urbanistico in approvazione, risulta invece una carenza di 300-400 posti macchina per soddisfare le esigenze dell’area, senza nemmeno un posto al servizio del centro storico.
Queste “anomalie” tecniche e procedurali, rilevate nella concessione dei lotti delle aree ex Breda est in questi tre anni, non sono opinioni da contrapporre ma fatti documentati; e anche comprensibili data la voglia dei tecnici e degli amministratori di concludere, dopo 40 anni, il recupero delle aree ex Breda. Giuliano Beneforti”
Il testo integrale del libro in questione (Giuliano Beneforti, “AREE EX BREDA A PISTOIA 1963-2010, vicende urbanistiche e amministrative di un troppo importante frammento di città”, Pistoia 2011) è online da alcune settimane.

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[Giovedì 15 marzo 2012 - © Quarrata/news 2012]

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