mercoledì 28 marzo 2012

IL MONDO CAMBIA, MA QUANTI SMEMORATI!


QUARRATA. Su una notizia della Nazione di ieri, un lettore scrive:

Gentilissimo blogger,
d’ora in poi vedremo come si comporteranno le locali forze dell’ordine che fino a questo momento hanno fatto una lotta senza quartiere nei confronti dei cittadini cinesi. Oppure, come spesso accade, anche loro faranno i forti con i deboli ed i deboli con i forti?
Qualcuno, prima o poi, dovrà pur capire che il mondo è cambiato e che gli effetti della tanto auspicata globalizzazione hanno rivoluzionato il nostro mondo.

Il provincialismo di certi amministratori ha già dato i suoi frutti e anche le condizioni in cui versa Quarrata stanno lì a dimostrarlo. Al di là di tante regole e di una burocrazia oppressiva ritengo sia preferibile che le persone lavorino quanto vogliano invece di andare a delinquere.
La cosa importante, a mio avviso, è che paghino le tasse su quanto guadagnano; ma questo è un problema che non riguarda solo i cinesi. Anche per quanto concerne i contributi previdenziali, non mi straccerei le vesti, poiché col passaggio al sistema contributivo chi non versa contributi a tempo debito non avrà diritto a rivendicare la pensione.
Forse c’è qualcuno fra noi che ricorda in quali condizioni, a quali ritmi e in che situazioni, gli artigiani delle nostre parti lavoravano 40 o 50 anni fa? Perché se non siamo in malafede vuol dire che siamo in preda a ripetuti e gravi vuoti di memoria.
Eppure sento in giro che piace sempre rammentare il tempo della gioventù e dell’infanzia.
Cordialmente
Sandro
* * *
Mi sembra che anche l’uomo di plastica sia andato in Cina a chiedere aiuti. E che abbia fatto incazzare gli Spagnoli.
O sbaglio…?
e.b. blogger
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[Mercoledì 28 marzo 2012 - © Quarrata/news 2012]

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