mercoledì 28 marzo 2012

INCENERITORE. ANCORA EMERGENZA (IGNORATA) ALL’IMPIANTO CIS







MONTALE-PIANA. L’inceneritore di Montale ancora una volta “al limite” della legge: ulteriori dati allarmanti sulle emissioni di diossina risultanti dai dati relativi che in questi giorni sono stati pubblicati: http://www.provincia.pistoia.it/AMBIENTE/InformazioneAmbientale/TermovalorizzatoreMontale/Gruppo5/ControlliARPAT/2012/CONTROLLO%20ARPAT%20GENNAIO%202012.pdf.

I risultati dei controlli ufficiali dei primi due mesi del 2012 effettuati da Arpat ancora una volta sono allarmanti: per la linea 1 siamo intorno al valore limite di attenzione previsto dall’Aia che è pari a 50 pg/Nm3, ma in febbraio, siamo a 46 pg/Nm3 (che diventano 56 e “sforano” se si tiene conto anche dei Pcb d-l [D-l: Dioxin Like (Come le diossine)n.d.r.]). Che la situazione sia allarmante lo dimostra anche la nota di trasmissione dell’Arpat a firma del Dott. Coppi (28.2.12), dove si evidenzia questo dato perché “... sia data comunicazione al gestore dell’impianto affinché ... intensifichi i controlli sulle condizioni impiantistiche per evidenziare iniziali situazioni che potrebbero favorire l’istaurarsi di elementi di criticità”.
Questa comunicazione dell’Arpat è comunque un po’ strana, in quanto nel riferirsi alla nuova criticità, Coppi afferma l’esistenza di “iniziali situazioni” e cioè quando il Comitato aveva tempestivamente denunciato che già i risultati delle analisi in continuo del settembre 2011 avevano dato risultato di 43 pg/Nm3, valore prossimo al limite d’attenzione pari a 50 pg/Nm3. Dunque perché l’Arpat – che sembra “svegliarsi” solo adesso – continua a ignorare questo dato di evidente criticità?
Ma esiste una ancor più strana coincidenza sul calendario: il 27 febbraio si è svolta un’importante riunione nel Municipio di Montale, presenti tutti i Sindaci-Proprietari dell’impianto, con il Presidente e Direttore del Cis e Arpat, Provincia e Asl – esclusi i rappresentanti del Comitato – dalla quale era scaturito un comunicato stampa del giorno successivo dei Proprietari-Sindaci del Cis e con l’Assessore Fragai che nel fare “chiarezza su quanto sostenuto dal Comitato per la chiusura dell’inceneritore”, rassicuravano la cittadinanza sulla “...assoluta regolarità di funzionamento dell’impianto, escludendo categoricamente l’eventualità che possa essersi verificata un’emissione fuori controllo di diossine. Sempre lì, si stigmatizzava anche che era “..molto grave il fatto che, senza prima verificare in alcun modo i fatti attraverso un confronto con il Cis o con le Amministrazioni deputate al controllo dell’impianto, il Comitato per la chiusura dell’inceneritore di Montale abbia diffuso l’allarme nella popolazione, generando immotivata preoccupazione ...contestando infine che... “non è accettabile che, in maniera del tutto strumentale, si instillino nella cittadinanza preoccupazioni e paure ingiustificate”.
Tutto questo, si noti bene, veniva affermato contemporaneamente all’incontro in cui lo stesso Dott. Coppi rappresentava per iscritto la possibile esistenza di criticità (vedi documento al link in epigrafe) per quanto riguarda l’emissione di diossine. E dunque, alla luce di questa strumentale incongruenza, e conseguente mancanza di trasparenza – dimostrata grazie a documenti – siamo a chiedere ai tre Proprietari-Sindaci dell’impianto – e non ultimo all’Assessore provinciale Fragai – se non ritengano utile iniziare a operare in reale trasparenza e chiarezza della comunicazione, facendo partecipare i rappresentanti dello scrivente Comitato ai tavoli tecnici per sfruttarne il contraddittorio cogliendone così il – dimostrato e sicuro – vantaggio per la cittadinanza.
Agliana- Montale 26.3.2012.
[comunicato]
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[Mercoledì 28 marzo 2012 - © Quarrata/news 2012]

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