domenica 25 marzo 2012

IL PD E I SUOI BEI ‘BADALUCCHI’


PISTOIA. Aspetto la domenica anche per leggere i commenti di Cristina Privitera.
La collega è di una precisione millimetrica nell’individuare, di volta in volta, i temi più appropriati alla discussione e alla riflessione. Brava davvero.
Stamattina scrive, sulle primarie:

Le primarie? Un bel giocattolo, come quelli un po’ delicati per i quali i bambini si eccitano tanto appena li vedono. Ma poi si rompono con facilità e i bambini piangono.

Anche a Pistoia è andata così e ora il Pd cerca di riattaccare i cocci, dopo che è esploso il caso dell’esclusione di Roberto Bartoli, secondo classificato dietro Samuele Bertinelli nella corsa alla candidatura a sindaco per il centrosinistra , con quasi il 30% dei consensi.
È proprio questo il punto: tutte quelle persone, elettorato Pd – perché Bartoli è del Pd – che per lui hanno votato. Come fare per recuperare quel consenso che ora il partito rischia di buttare al macero?
È su questo che varrebbe la pena di riflettere, al di là del giudizio di valore sulla persona Bartoli, che ora – dopo cinque anni da consigliere comunale Pd – viene descritto come un discolo che sempre ha dato rogne al partito. Avrebbe anche colpe di «correntismo», come se il Pd fosse stato dalla sua formazione a ora una sorta di partito-monolite dove tutti la pensano allo stesso modo. Ma chi ci crede?
Per le primarie sono stati messi a punto i meccanismi del prima e del durante, ma non del dopo. Chi vince prende tutto il piatto? E quelli che hanno votato per gli altri candidati? Ma la democrazia non prevederebbe – sempre – la rappresentanza delle minoranze?

Già, un bel giocattolino. I fiorentini e i toscani di un tempo avrebbero detto un bel badalucchino (= balocchino), ma fragile. Ed è proprio così.
Aggiungerei solo – tanto per rompere le scatole a gratis – che il Pd (un Pci che è cambiato di nome, ma non di fatto, direbbe Renzo Bardelli) si diverte a ‘giocare agli americani’, ma resta incagliato, come la Costa Concordia, negli scogli della sua anima bolscevica: ve lo immaginate mettere in mano a un russo anni-50 5mila dollari di colpo? Sarebbe impazzito e non avrebbe saputo che altro fare se non casino, casino e casino.
Le primarie, giocate come sono, sono solo una farsa totale. Sarebbe come se venissero a chiedermi di giocare a scacchi: non sono capace di fare una partita a dama livello-principiante, immaginatevene una di quel tipo!
Con le primarie Bertinelli & C. non sono stati neppur capaci di gestire i brogli del seggio 11 di Ponte alle Tavole – cosa che per me, e per molti altri, resterà comunque un problema e uno scoglio insormontabile –: figuratevi cosa non sarebbe potuta diventare la gestione del 30% delle istanze del rinnovamento! Un vero e proprio attacco alla terra da parte di alieni.
Del mancato rispetto delle minoranze, ne avevamo già parlato.
Personalmente credo che non resti che una cosa sola: dare il sano consiglio al Pd – ma anche a tutti gli altri pseudopartiti di questo tempo sgangherato – di farla finita di rompere i cabbasisi agli elettori con tanti bei giocattolini che si chiamano primarie.
Sono – come giustamente scrive Cristina Privitera – attrezzini che si rompono sùbito e mettono in crisi tutti.
E, se vogliamo essere seri, non si può giocare con giocattoli Made in China che non hanno tutti i requisiti della sicurezza come Dio comanda.
Edoardo Bianchini
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[Domenica 25 marzo 2012 – © Quarrata/news 2012]

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