martedì 27 marzo 2012

BARTOLI. «NO ALLA LISTA CIVICA», MA LA GUERRA È SOLO RIMANDATA…


di Luigi Scardigli

Il Professore ci va duro – «La città? È in mano a una triade privata» – «Credo nella resurrezione. Anzi, ci spero proprio…»

Peccato. Roberto Bartoli ha deciso di mollare.
Basta, via dal Pd – ma c’è mai stato? – e nessuna lista civica.
I prossimi 6 e 7 maggio, nelle urne del rinnovo del Consiglio comunale di Pistoia, i circa 60.000 elettori che virtualmente si dovranno recare alle urne, la faccia del Professore, quella che sorride e guarda oltre, forse troppo in là, è il caso di dire, a questo punto, non la troveranno.
Vedranno invece quelle di Samuele Bertinelli, ritratto probabilmente con un po’ di ghigna, vista la débâcle del suo grande rivale; quella decisamente più composta della leghista Simionato; quella (pre)destinata alla onorevole sconfitta della ginecologa Celesti e quella che non ha assolutamente nulla da perdere del prode Bartolomei, afflitto, forse, dall’anticipata uscita di scena dello stimato docente universitario, al quale, però, ora, dopo i giuramenti di ieri, non è da escludere che chieda una mano.

»No, Luigi, ho capito di non possedere i mezzi per combattere questa battaglia – mi confida rammaricato Roberto Bartoli –. Soprattutto perché i miei impegni di lavoro non mi permettono di competere come la politica esige: chi lavora e che fa un lavoro maledettamente bello e impegnativo come il mio, non si può permettere il lusso di dedicarsi, anima e corpo alla politica. E con questa politica, poi: questa città non è nelle mani del Partito Democratico, ma in quelle di una triade, privata, che risponde ai nomi di Samuele Bertinelli, Paolo Bruni e Andrea Paci. Consegneremo questa città, se dovesse spuntarla Samuele, a ciò che di più antidemocratico non si possa nemmeno immaginare».

Questo lo sapevi anche prima, però…

«Mi sono lasciato trascinare in un vortice più grande delle mie possibilità di difesa e contrattacco, trovandomi improvvisamente a dover far fronte ad uno scenario semplicemente impraticabile. Esco dal Pd, alzo la bandiera bianca di chi si è arreso, mi scuso con tutti quelli che hanno creduto nel mio progetto e mi concentro sui prossimi appuntamenti universitari, tanti e particolarmente delicati».

E alle elezioni di maggio, Bartoli e i suoi seguaci, cosa voteranno?

«È intanto opportuno sottolineare come dal Pd ci sia uscito io e non tutti quelli che mi hanno appoggiato; poi, non avrò naturalmente il benché minimo problema a confidare e rendere pubbliche le mie simpatie elettorali. Con il mio entourage e con quelli che hanno caldeggiato questa avventura ho, da molti anni, un buonissimo rapporto, franco e onesto, ma non mi permetterei mai certo di suggerire che e chi scegliere nel segreto dell’urna».

Pistoia, però, è sempre stata così, Roberto: non dirmi di averlo scoperto solo ora…

«No, certo, ma prima e durante le primarie, e subito, immediatamente dopo, l’immobilismo e la preordinazione sembravano essere state, per un attimo, accantonate. Poi, quando è iniziata a circolare la voce della mia lista, il Pd ha contemporaneamente sfoggiato e sfoderato una serie di no e veti alla mia candidatura motivandoli, sistematicamente, in maniera diversa: hanno iniziato a respingermi perché volevo assicurazioni e posti di comando; hanno finito classificandomi inopportuno e inaccettabile. Tolgo, momentaneamente, il disturbo, con l’amarezza di chi ha dovuto constatare di non essere abbastanza forte e ferrato per competere e contrastare corazzate quasi invincibili: mi rincresce, parecchio, l’idea di poter consegnare la città nelle mani di una linea che ignora, letteralmente, i fondamenti della democrazia, al punto di voler e riuscire a contrabbandare il nuovo che avanza come una grande riforma, invece che dichiarare che è il vecchio che ha deciso di continuare a sopravvivere».

E ora?

«Torno ai miei uffici, con l’onestà e la serenità di sempre; quelle che mi assicurano mia moglie e i miei figli. Certo, con la morte nel cuore; ma credo nella resurrezione. Anzi, ci spero proprio…».
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 27 marzo 2012 - © Quarrata/news 2012]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.