sabato 17 marzo 2012

PAGLIAI. QUANTI ‘NERVI SCOPERTI’ PER IL SINDACO BERTI!


Vera la storia del vigile urbano oggetto della conferenza stampa di Pagliai – Ingiustificabili silenzi e omissioni da parte del Comune e delle sue strutture – I diversi comportamenti Pistoia-Quarrata – Può il Presidente della Regione Rossi accusare Pagliai di propaganda elettorale sotto elezioni?

PISTOIA. Compràteli, questi due giornali, stamattina: Nazione e Tirreno. Compràteli e leggeteli bene: soffermàtevi sulle pieghe delle frasi e delle parole. Soffermàtevi anche sulle pieghe delle dichiarazioni: quelle antiche – di qualche anno fa – e quelle recenti, di ieri pomeriggio.
Magari rileggete anche quello che abbiamo scritto noi (vedi) che riporta, comunque, qualcosa di non detto sia dalla Nazione che dal Tirreno.

Questa è la città del buongoverno della giunta-Berti. Una città i cui funzionari riscuotono tanto quanto potete vedere al link che vi indichiamo: http://quarratanews.blogspot.it/2012/03/lista-civica-cittadini-sovrani-ci-sono.html.
Una città che si limita a rispondere – anche per bocca o per mano di assessori docenti universitari di diritto – che «niente è arrivato dalla magistratura e, quindi, niente risultando, niente si fa» a proposito di dipendenti che (come ha dimostrato La Nazione con il servizio di stamattina) dovrebbero essere sottoposti a provvedimenti disciplinari perché… non è giusto che, nonostante i pasticci combinati, non abbiano a subire alcun contraccolpo di alcun genere. È una questione morale, avrebbe detto Enrico Berlinguer.
Ieri mattina, proprio dopo la conferenza stampa di Pagliai, parlavamo del Sistema Italia. Dicevamo che tutto il sistema è un marasma di corruzione e di inefficienza.
Le leggi sono costretti a rispettarle solo i comunissimi poveri cittadini e pensionati a cui non resta niente altro da fare che subire le bastonate dell’asino che tira i carichi pesanti: altri – e in maniera particolare i corrotti, i collusi, gli implicati, i ladri, i falsari, i truffatori e quant’altro –, loro se ne vengono fuori perché, per l’assoluto immobilismo delle istituzioni, niente li sfiora, niente li sgraffia, niente li turba.
Continuano indisturbati a fare la loro vita come se niente fosse, perché – nonostante le parole del Governatore Rossi, convinto che, quando un politico sa o sente dire, deve salire le scale della Procura – i politici, in questo caso pistoiesi, secondo quanto dice Pagliai, non solo non sanno leggere, ma non sanno neppure ascoltare; né tantomeno sanno andare a cercare la verità, che è comunque un loro preciso dovere.
Si arriva agli assurdi in questo: da una parte, a Pistoia, Pd e collegati non si muovono neppure dopo le esplicite richieste di un consigliere (vedetevi la lettera di Pagliai a questo link); mentre a Quarrata, stesso minestrone politico, il Sindaco fa stampare, nero su bianco, sul bollettino di informazione del comune, non la notizia di uno o due patteggiamenti già avvenuto (e quindi esplicite ammissioni di colpa) di un dipendente, ma una semplice e vilissima informazione di garanzia nei confronti del capoufficio dell’edilizia, Franco Fabbri, e fa scoppiare il caso-Cialdi in piena campagna elettorale. È lo stesso Sindaco quarratino che, al tempo stesso, pur sapendo che altri dipendenti dovrebbero essere mandati dinanzi alla commissione di disciplina (e ne abbiamo le prove: nessuno si azzardi a dire che non è vero) nessun provvedimento viene preso perché l’incriminabile è gradito al sistema.
Questo è il Sistema Italia della Seconda Repubblica post-Manipulite. Questa è anche l’Italia di cui fa parte Pistoia.
Scrive La Nazione «Le indagini, dirette dal pm Luigi Boccia, erano state svolte dai carabinieri della Sezione di polizia giudiziaria presso la procura e avevano preso il via dalla denuncia presentata dal comandante della polizia municipale Giuseppe Napolitano»: eppure nessuna comunicazione è pervenuta, in séguito, al Comune; e il comandante Napolitano – pur avendo dato origine alle indagini – giurò a Pagliai, al momento delle richieste del consigliere, di non essere affatto a conoscenza delle vicende del vigile patteggiatore: e questo Pagliai ha detto ieri mattina durante la conferenza stampa.
Nessuno sapeva, dunque. Nessuno ha visto, nessuno a comunicato, niente è capitato a chi si è riconosciuto colpevole e ha patteggiato, se non forse cambiare ufficio e mansioni (sarebbe una sanzione, questa?) – e magari lo avrà fatto anche accampando motivi di salute.
Dopo avere riflettuto su questo, domandatevi se siete contenti di vivere in un’aria così irrespirabile.
E pensate se possa essere vero quello che il Presidente Enrico Rossi dice accusando Pagliai: che, cioè, Pagliai sta solo facendo campagna elettorale perché maggio si avvicina e si va a votare per la Pistoia nuova di Bertinelli (vedi)!
Edoardo Bianchini
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[Sabato 17 marzo 2012 - © Quarrata/news 2012]

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