giovedì 13 giugno 2013

NUOVO OSPEDALE DI PISTOIA. GUARDATE BENE COM’È NATO “IN QUEL POSTO”


di FELICE DE MATTEIS

E in caso di terremoto l’intera area subirebbe l’effetto ‘sabbie mobili’…?

PISTOIA. Una delle tecniche della mala politica è quella di sollevare polveroni indistinti e fra loro apparentemente confliggenti per continuare a perseguire i propri scopi.
È quello che sembra accadere nel minuetto fra Azienda Asl e categorie interessate, non ultima l’Intersindacale Medica.
Ma la sostanza, quella vera, il problema che sta a monte, e che è poi il vero nodo che solo gli anni scioglieranno, è e resta un altro:
la scelta infelicissima del luogo dove costruire il nuovo ospedale è stata giusta e ponderata o la centrifuga degli innominabili interessi, come un caterpillar che tutto ha spianato perché la messe di soldi impegnata non poteva “non” essere sfruttata?
Pericolosa domanda, alla luce degli attori che in questo progetto sono stati via via protagonisti.
Soprattutto domanda pericolosa se solo si consideri che, pur di arrivare all’obbiettivo, si sono sacrificate strutture super efficienti, come il Pacini di San Marcello e si stanno mettendo in pericolo altri centri di efficienza come il 118 a Pistoia, mentre anche l’Ospedale di Pescia sente venti di tempesta aleggiare sulla propria testa e i propri servizi.
Che la megalomania umana, poi, non abbia tenuto conto che le sale operatorie, in numero di tredici, saranno solo parzialmente usate per mancanza di personale, è soltanto un miserabile dettaglio. L’importante è arrivare, come canta Mina.
Oggi – e a poco tempo dal trasferimento in ‘task force’ dell’ospedale del Ceppo – sottoponiamo all’attenzione del lettore un documento ufficiale, non dell’ultima ora, addirittura del 18 novembre 2002, con il quale la Giunta dell’epoca conferiva un esplicito mandato ai massimi dirigenti tecnici del Comune, nelle persone degli Architetti Marlazzi, Aliperta, Perugi, e al geologo Billwiller, ai quali chiedeva quale sito fosse il più consono ad ospitare il futuro complesso ospedaliero.
Leggetevi, pistoiesi, per favore, la risposta: con particolare attenzione al punto C.
E domandatevi cosa può partorire “l’interesse”. Non altrimenti si può interpretare ciò che i tecnici affermano.
Per parte nostra e per una migliore lettura dell’atto, laddove si parla di “alto rischio di liquefazione”, si vuole intendere che in caso di scossa sismica può verificarsi un effetto “sabbie mobili”, con tutto quello che ne consegue.
Ma evidentemente il nuovo ospedale “andava” fatto lì.
Perfino una Giunta si disfece, su questo punto – se non sbagliamo. Ma nessuno vide e sentì niente.
È possibile che per fare i politici, gli amministratori e i ‘guardiani’ in Italia, nel requisito (necessario) della “sana e robusta costituzione fisica” si debba necessariamente includere anche quello del “sordomutismo non vedente” permanente?
Buona lettura, pistoiesi.
E buona bile!


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[Giovedì 13 giugno 2013 | 08:12 - © Quarrata/news]

6 commenti:

  1. Clamoroso! È morto all'ospedale di Pistoia. Sotto i ferri? No, sotto le macerie...

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  2. Clamorosa e devastante la capacità della peggiore politica di stravolgere fatti e documenti! Siccome il documento ha una data precisa, siamo in grado, con chirurgica precisione, di sapere chi era il sindaco che non ne ha voluto tenere conto, chi erano i membri di Giunta dell'epoca, chi i consiglieri.
    Se dovessero emergere (cosa tutt'altro che improbabile) profili di reato, sapremo subito chi sono stati i colpevoli; ed a questo punto, una bella azione della magistratura, di quelle che non guardano in faccia a nessuno, sarebbe veramente auspicabile, per insegnare a certa gente a stare al mondo con un po' meno di prepotenza ed arroganza, ed un po' più di buonsenso.
    Piero Giovannelli

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  3. Evidentemente nel mondo della "Politica" si è abituati a tutto, si fanno le più audaci giravolte con la più inqualificabile faccia di bronzo, e non si pone mai un fondo al peggio. Partendo da quelle quattro pagine di documento, dalla sua data, dalle firme, si arriva, con precisione chirurgica ed inoppugnabile, al sindaco dell'epoca, ai componenti di Giunta ed a quelli di Consiglio che di quelle prescrizioni non vollero tenere conto. Se da tutta questa porcheria dovessero emergere profili di reato penale, saremo messi sicuramente in condizione di sapere chi sono stati i colpevoli.
    Complimenti per questa inchiesta e non demordiamo.
    Piero Giovannelli

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  4. Per capire di cosa si parla : http://www.youtube.com/watch?v=-1JKk1n_zTU

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  5. DARIO GUASTINI scrive:

    Caro Bianchini, vorrei ricordare che il balletto dell’assessore Giovanni Capecchi risoltosi con la defenestrazione finale dipese dalla strenua opposizione alla collocazione dell’ospedale al Campo di Volo. Guai a chi disturba il manovratore! Pensare con la propria testa e capire quel che si legge è un peccato mortale.
    Dario Guastini

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  6. Queste cosucce si denunciano pubblicamente. Troppo comodo andarsene e stare zitti.Esistono dichiarazioni o documenti a tal proposito dell'ex assessore ? Altrimenti è la solita manfrina.

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