Riceviamo e pubblichiamo:
Un altro danno grave
Passando per Via Cavour, all’altezza dei famigerati lavori di rifacimento del lastricato, subito dopo la piazzetta S. Leone, scopro con sorpresa e disappunto, che è stata spaccata la volta della cosiddetta Gora di Gora o dell’Ombroncello, che anticamente fungeva anche da fosso antemurale della prima cerchia di mura. Allego le foto per vostra conoscenza.
Come ciò sia potuto accadere non è dato sapere: se sia stato il solito destino cinico e baro o la cialtroneria di chi era addetto ai lavori; fatto sta, che il guaio è lì da vedere.
Qualcuno si è preso la briga di capirne di più, di trovare un rimedio? No, naturalmente. Anzi si sta chiudendo il tutto, si continuano i lavori senza avvertire la Soprintendenza dei Beni culturali. Addirittura, vengo a sapere che se i lavori non saranno conclusi per i primi di dicembre, cosa presumibile, la voragine aperta, verrà tappata con del cemento per far in modo che il mercato possa svolgersi regolarmente per le feste natalizie. Dopodiché, si riaprirà di nuovo la strada per la ripresa dei lavori.
Mi chiedo: ma è possibile che si possa anche solo concepire di procedere in questo modo?
A parte le considerazioni che ho già fatto sul rifacimento del lastricato in Via Cavour, durante la mia conferenza stampa e i miei vari interventi sul tema, a parte il fatto che si sta snaturando le pietre stesse e il luogo da cui sono state prelevate, a parte il fatto che nessuno, nonostante i miei ripetuti richiami, mi ha mai assicurato (e come potrebbero?) che le pietre prelevate saranno rimontate, tralasciando quindi tutto questo di cui ripeto mi sono abbondantemente occupata e preoccupata ahimé invano, chiedo: qualcuno si rende conto di ciò che sta succedendo?
Chiedo: secondo voi, l’assessore, il responsabile dei lavori e i tecnici del Comune capiscono o non vogliono capire? E secondo voi, quale delle due ipotesi è migliore?
Daniela Simionato
Capogruppo LegaNordT
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[Mercoledì 9 novembre 2011 – © Quarrata/news 2011]
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