di Luigi
Scardigli
PISTOIA. È bello, quasi commovente, che qualcuno pensi allo sport pulito. Perché così dovrebbe essere.
La testimonianza di oggi, a Villa Cappugi, a Pistoia, dove
nel pomeriggio si è svolta la 28esima edizione del Memorial Giampaolo Bardelli, è una di queste, con Renzo Bardelli,
padrone di casa, che ha fatto da Cicerone propiziatore alla carrellata dei personaggi
dello sport che si sono distinti, prima, durante e dopo l’attività, a difendere
e onorare lo sport decubertiniano, quello che premia chiunque partecipi e non
solo chi vinca.
Il problema dello sport, come di molte altre cose ancora,
ahinoi, assai più delicate, è che è ormai preda del business e quando circolano
troppi soldi, che sono la vera droga, il doping viene di conseguenza.
Oggi comunque, al di là di ogni irragionevole terrorismo,
sono stati omaggiati di trofei, applausi e onorificenze, il magistrato Giuseppe
Narducci, coautore, con Marco Travaglio, di Calciopoli;
l’avvocato Gianluca Santilli, il capitano dei Carabinieri Fedele Verzola, il
medico Gianpaolo Porreca, Orazio Spataro e Marco Niccolai, neolaureti con tesi
sportive; Leonardo Levati, direttore sportivo ciclistico, Gianpaolo Bertoni,
Alice Nesti, nuotatrice, medaglia d’oro olimpica, Niccolò Bonacchi, campione
italiano in vasca, Giulia Gabrielleschi, medaglia europea di nuoto, Gianluca
Bardni, giornalista sportivo, la dottoressa Maria Teresa Fini, il collega
Roberto Anichini, il Presidente del Coni di Pistoia, Guido Pederzoli, la
collaboratrice Lisa Tasi, il professor Martino Frangioni, Caterina Campanelli,
Presidente dell’Aim rare, Daniela Morandi, dirigente dell’Aisla, Andrea
Dromedari, automobilista, Giancarlo Niccolai, Presidente del Centro Donati, il
Presidente del Tennis club Pistoia, Luigi Brunetti e Andrea Spadoni, direttore
del mensile Il Giullare e altri
felici di esserci e di essere premiati.
Bode Miller, qualche anno fa, quando divideva vittorie e
podii con altri mostri sacri dello sci, disse che il doping andrebbe
legalizzato, perché ne fanno uso tutti, indiscriminatamente.
[* – Ringraziamo i colleghi della Nazione per il
titolo].
E A PROPOSITO DI PULIZIA…
Al di là di tutto il tripudio scoppiettante preannunciato
per le premiazioni di poco fa, sarà necessario pure fare qualche breve
riflessione un po’ più problematizzata e un po’ meno edificante: diciamo una riflessione
gramsciana, allo stesso modo con cui Antonio trattava il perfetto buonismo e
l’ottimismo dilagante dei Promessi Sposi.
Che Renzo Bardelli sia per la pulizia ne siamo convinti e ci
metteremmo la mano sul fuoco: proprio per la pulizia, di brutto e senza
pentimenti, piantò, infatti, la Pistoiambiente e la discarica del
Cassero, quindi quel che ci dice è vero.
Quanto al tripudio cittadino e all’ampia partecipazione di
istituzioni alla manifestazione, vorremmo richiamare l’attenzione di tutti sul
fatto che qui, in questa città del silenzio, di pulizia ce n’è davvero
bisogno.
Molte cose sono successe e – diciamo – il ginocchio è stato
sbucciato, almeno in parte. Non importa ricordare analiticamente le vicende Untouchables-Comunità
Montana-Csm/Procura.
Il problema, però, è che, come da altre parti si sta facendo
opera chirurgica, si arrivi a vedere la necessità del bisturi (peraltro
inventato a Pistoia) anche in questa città sorniona e blindata, ma non ci si
fermi – per nessun motivo – alla
pura constatazione epidermica (in questo sono bravi tutti): quel bisturi, di
cui i pistoiesi vanno giustamente fieri, sia affondato, una buona volta, dove
va affondato, per scattivare la mela o le mele.
Farà male – parecchio male – all’inizio, ma sarà salutare, a
lungo termine, per la pulizia.
E di pulizia ce n’è proprio bisogno – e non solo nello sport.
Q/n
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Nelle foto – di Luigi Scardigli – alcuni momenti della
cerimonia.
[Sabato 20 ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]
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