sabato 20 ottobre 2012

PUF! UNA SPERANZA CONCRETA PER LA VALORIZZAZIONE DI PISTOIA


di Lorenzo Cristofani

PISTOIA. Il Puf, Pistoia Underground Festival, rassegna d’arte contemporanea col desiderio di rivitalizzare il tessuto culturale locale avvicinando il pubblico alla conoscenza ed all’apprezzamento delle tendenze culturali contemporanee, dando la possibilità ad artisti emergenti di porsi a fianco di professionisti affermati e di trovare nel festival un luogo di incontro, dialogo e scambio. Ne parliamo con Alessio Baldi, pistoiese, uno dei protagonisti di due settimane ricche di eventi.
Si è da poco conclusa l’edizione 2012 del Puf!, ci puoi dare qualche numero e qualche flash su eventi e artisti?

Quest’anno con la seconda edizione di Puf! abbiamo raggiunto oltre le 2500 presenze tra i vari eventi organizzati. Tra i principali senz’altro la due giorni di concerti (per oltre 10 ore di musica dal vivo) e gli incontri con gli artisti. Ad esempio, molto bene sono andate, la conferenza sul fotogiornalismo e sul fotoreportage, organizzata presso il Museo Marino Marini in collaborazione con la Fondazione Studio Marangoni di Firenze (certo una delle migliori realtà nel panorama accademico fotografico d’Italia) e l’incontro con gli ospiti internazionali (lo scrittore inglese Inua Ellams ed il fumettista spagnolo Miquel Fuster) al Teatro Bolognini. Pensa che Inua ha portato per noi, per la prima volta fuori dal Regno Unito, grazie a CctSeeCity, la sua Midnight-run e che al suo ritorno ne realizzerà una a Londra per la Tate Modern Gallery (di cui è resident poet).

A quale target di utenti è rivolto e cosa propone di innovativo il Puf?

Offrendo 12 band, 3 mostre d’arte per tre diversi generi artistici (dal fumetto, alla pittura, alla fotografia etc.), conferenze, workshop ed eventi performativi “on the road”, è ovvio che il nostro target è ampio. Può variare dal giovane 16/17enne appassionato di musica, al mero curioso, interessato a sentir parlare fotoreporter internazionali delle proprie personali esperienze, al 30enne che per una volta vuol semplicemente far “qualcosa di diverso” dalla solita routine pistoiese.

Cosa cerca chi viene a Pistoia al Puf?

Cerca in primo luogo qualità. Abbiamo un bel numero di persone che ci seguono lungo il corso di tutto l’anno. Stanno aggiornati ai nostri bandi di concorso, a ciò che quotidianamente postiamo sulla nostra pagina facebook e sul nostro sito. Dalla campagna di Crowdfunding (che per primi abbiamo mosso relativamente ad un festival del genere), al contest per band emergenti, alle nostre impressioni su nuovi talenti – spesso possibili nomi per edizioni a venire etc. E chi è venuto con questo intento perché conosceva già il Puf! dalla scorsa edizione, è rimasto fortunatamente molto ben impressionato.
Abbiamo avuto numerosi commenti positivi da nuovi e vecchi fan.

Avete avuto dei riconoscimenti prestigiosi e di alto livello? Cosa viene apprezzato?

Nel 2011 abbiamo vinto come miglior festival emergente d’Italia e come miglior video promo (grazie alla collaborazione con lo studio Tands).
Questo posso accennarti già, che proprio in questi giorni ci hanno riconfermato tra i finalisti per il miglior festival emergente (dato che la categoria è valida per le prime 3 edizioni) e per il miglior website (grazie anche al lavoro di Federico Landini, nostro amico e collaboratore e Jonathan Calugi), ma sarà dura, la concorrenza è forte e di alto livello. Comunque della nostra rassegna è stata apprezzata la varietà di eventi e generi che riusciamo a organizzare, riunire e soprattutto ad “omogeneizzare” per tema e rilevanza.
E soprattutto viene apprezzato l’impegno che rende tutte possibili queste cose, trattandosi di una rassegna festivaliera indipendente e praticamente autofinanziata.

Cosa servirebbe da parte delle istituzioni per migliorare l’evento?

Le istituzioni ci hanno da sempre appoggiato e fornito tempo e spazi pubblici, senza i quali certo il Puf! non sarebbe arrivato fin qui. È vero che in proporzione a quanto stanno crescendo sia l’offerta dell’evento che la “domanda” da parte del nostro pubblico (in larga parte non pistoiese), avremmo bisogno di essere sostenuti anche in altri modi. Stiamo cercando anche l’appoggio della Provincia, che per adesso si è complimentata. Dunque restiamo in attesa, fiduciosi.
Rispetto alla prima edizione, abbiamo rilevato una notevole differenza di impatto sul settore “turismo”. A livello ricettivo abbiamo, con soddisfazione, ricevuto molti complimenti da parte di diverse strutture e attività di ristorazione. Per questo aspetto, quello “turistico” ad esempio, potremo operare vari ragionamenti interessanti con le istituzioni, così da comprender sempre più che non si tratta di un evento per l’evento ma di un evento per la città tutta.

Una battuta telegrafica per finire: manca ancora, nel 2012, una programmazione complessiva e integrata, un bando delle idee che dir si voglia, circa il patrimonio monumentale inutilizzato della città (svariate ex chiese, fortezza, ex conventi…), come uscirne?

Manca purtroppo una valorizzazione intesa come fruizione e libero utilizzo di spazi che potrebbero far esprimere i cittadini o rispondere a determinate esigenze. Sarebbe auspicabile e fondamentale, accrescere la concorrenza tra associazioni, organizzazioni professionali e non per la gestione, l’organizzazione e l’uso di questi spazi. Lo stimolo a concorrere è l’impulso a fare e cercare di fare bene, anzi meglio…

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 20 ottobre 2012 - © Quarrata/news 2012]

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