domenica 10 febbraio 2013

REPOWER. ALTRI DOCUMENTI SUGLI EFFETTI DELLE CENTRALI A METANO


PISTOIA. Riceviamo la seguente nota:

Caro Quarrata/news, mi permetto di inviarvi questi documenti, che potrebbero servire a fare ulteriore luce sui danni che la salute dei cittadini pistoiesi subirà, se il progetto di costruire la centrale a turbogas verrà realizzato.
Aggiungo soltanto che ho letto con soddisfazione la dichiarazione del nostro Vescovo sulla necessità di non contrappore la salvaguardia dei posti di lavoro alla difesa della salute dei cittadini.

Vorrei però anche far notare che Repower sta provvedendo a ridurre il proprio personale dipendente, “viste le negative previsioni nel mercato dell’energia e la diminuzione degli utili nel bilancio della Società”.
Cordiali saluti
Riccardo Andreini

25 FEBBRAIO 2012.CENTRALE A METANO, UNO STUDIO RIVELA GLI EFFETTI SULLA SALUTE UMANA.

È ora disponibile on line sul sito dell’European Journal of Internal Medicine un estratto del lavoro dal titolo Emergency visits and hospital admissions in aged people living close to a gas-fired power plant, in cui sono stati presi in considerazione i primi 3 mesi di attività di una centrale termoelettrica da 760 MW e alimentata a metano e attiva a Modugno (BA).
Sono state esaminate le concentrazioni atmosferiche di PM10 e NO2 registrate dalle stazioni di monitoraggio gestite da ARPA Puglia in un raggio di 6 Km dalla centrale, il numero di ricorsi al pronto soccorso e i ricoveri in urgenza al presidio ospedaliero San Paolo.
Chi intende intervenire su questo argomento, deve farlo personalmente con la propria mail personale indirizzando l’intervento a quarratanews@virgilio.it che – come tutti gli altri organi di stampa – deciderà autonomamente circa la pubblicazione. Quanto sopra per evitare insensate follie scrittorio-compulsive com’è accaduto sinora.
I risultati dello studio hanno dimostrato che, sebbene in quel periodo la centrale non fosse ancora operativa in tutta la sua potenza, la sua attivazione ha determinato nel territorio in esame un significativo incremento delle concentrazioni atmosferiche orarie medie di PM10 e NO2 rispetto alla situazione precedente, con le concentrazioni più alte misurate entro 1 Km dalla centrale. Anche se le concentrazioni di inquinanti erano in quei mesi al di sotto dei limiti previsti dalla normativa vigente, nelle persone con oltre 70 anni è stata dimostrata una evidente relazione tra il numero di accessi in pronto soccorso/ricoveri ospedalieri e le concentrazioni atmosferiche di inquinanti.
I soggetti più anziani (80 o più anni) hanno mostrato maggiore vulnerabilità agli inquinanti ambientali presi in esame. L’importanza dello studio sta nell’aver dimostrato per la prima volta nella letteratura scientifica internazionale un impatto misurabile sulla salute umana generato dalle centrali alimentate a metano, comunemente sino ad ora ritenute innocue ed ecosostenibili.
In realtà questo tipo di centrali, pur essendo molto meno inquinanti di quelle alimentate a carbone o ad olio combustibile, generano conseguenze significative sulla salute umana, soprattutto se inserite in zone già in precedenza inquinate.
È disponibile anche il pdf del lavoro, che sarà pubblicato in versione cartacea sul numero di Marzo 2012 della rivista, mettendolo a disposizione di chi fosse eventualmente interessato a leggerlo (vedi e scarica).
Chi fosse interessato, può richiedere il documento alla nostra segreteria all’indirizzo di posta elettronica isde@ats.it – Info: http://dx.doi.org/10.1016/j.ejim.2011.09.013.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 10 febbraio 2013 | 16:29 - © Quarrata/news]

3 commenti:

  1. m_chiti@***.it scrive in due parti perché l’intervento è troppo lungo:

    m_chiti – Prima parte

    Salve è curioso il fatto che venga tirato in ballo la gestione occupazionale di repower per il proprio personale dipendente, quando qua si parla di una centrale nuova dove per forza di cose il personale dovrà essere assunto, è altresì interessante sapere dallo stesso vicedirettore coldiretti dove è finita la proposta di assunzioni da parte della stessa di ex radicifil, risulta che vi siano stati consegnati diversi curriculum, ma che abbiate addotto la scusa di non poter assumere sembra per colpa di una legge poi però abrogata, sembra che le proposte di assunzioni siano + una boutade che una effettiva opportunità, che comunque in un paese civile non sarebbe esistita in forma di “baratto”. L’intervento del vescovo in pratica però dice che la chiesa deve rimanere super partes e non influire nelle scelte, ma ovviamente chiedere che la salute sia rispettata, ma questo lo chiediamo anche noi cittadini.
    L’inquinamento a Pistoia è una domanda la cui risposta molti la vorrebbero avere proprio da voi della coldiretti, visto che nel territorio non ci sono industrie(rimane solo la Breda e per ora), ma è palese che siamo invasi dai vivai, allora ci si domanda chi lo fa questo inquinamento? Forse la Repower sparando cannonate di inquinanti dalla svizzera????
    Gentile Andreini, sempre a lei mi rivolgo domandando se una concessione della VIA come questa sia frutto di dichiarazioni MENDACI da parte dei tecnici della regione e dell’ARPAT stessa, è così? La centrale Repower non rispetta le norme imposte dallo stato italiano? E se le rispetta perché non dovrebbe operare? Voi stessi nella vostra attività dovreste rispettare delle norme, almeno così dovrebbe(chi vi osserva non c’è + dal 2001) ed allora le chiedo perché se voi rispettate le norme dovete continuare a lavorare e la ditta repower invece non lo deve fare? A dire il vero la sua unica risposta è che i tecnici e l’ARPAT stanno commettendo un reato verso la popolazione e che questo lei lo possa dimostrare usando dati ammessi per legge, ma se è così lo faccia, lo indichi già adesso e lo ribadisca il 19 davanti ai suddetti tecnici!
    - segue -

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  2. m_chiti – Seconda parte

    Altra domanda che porgo a lei come rappresentante del distretto vivaistico che sicuramente ha a cuore(……?) la salute e l’ambiente di Pistoia, potrebbe spiegarmi il senso di una proposta come quella fatta da voi di inserire al posto di una centrale termoelettrica a metano 118 ETTARI di pannelli solari che sarebbero 1.180.000 MQ di vetrate sul suolo pistoiese, mi scusi se vedere una paese intero di vetrate mi sconcerta(ed è tutto da dimostrare se davvero basterebbero, visto che il solare ha un rendimento bassissimo, così di spanna ci vorrebbe molto di+), insomma avremmo 1 km e 180 MT di lunghezza moltiplicati per 1 km di larghezza composto da pannelli solari che per la cronaca sono l’ETERNIT del 21esimo secolo, visto che nei pannelli c’è il CADMIO e il SILICIO materiali inquinanti e pericolosi che sono davvero difficili se non impossibili da smaltire, altro che centrale, ma ancora + stupito lascia il fatto che voi contestate l’impatto ambientale di 2 torri delle quali una di 40 mt e l’altra + bassa, ma al tempo stesso proponete 46 aereogeneratori(eolico)( che tra l’altro per essere funzionale ha bisogno di determinate condizioni) la cui altezza minima è 80 mt!!!!!!! È coerenza questa sig. Andreini?
    La centrale che voi giustamente linkate non la conosco, conosco però il problema energetico(importiamo il 15% di energia fonti terna e lo facciamo dal nucleare, importando le relative scorie),come so(e lo sapete anche voi) che il massimo ottenibile dalle rinnovabili sarà un 25% che per adesso rimane ipotetico, come rimarrebbe un 75% di energia da produrre che sarei grato ci indicasse come, visto che anche lei sicuramente la usa, sia per lavoro che per la vita quotidiana, indi tralasciando il nucleare(vorrei vedere!) e tralasciando il carbone(che come fossile ha inquinanti maggiori), arriviamo al metano che tra l’altro è la fonte energetica usata da chi vuol produrre inquinando moooooolto meno, le porgo un link: http://www.firstonline.info/a/2012/10/31/energia-leuropa-sposa-il-carbone-gli-usa-il-gas/0a24372e-6709-4537-999c-7eea95edb466 come vedrà siamo anche fortunati, perché il nostro ordinamento permette la costruzione di centrali a carbone(pensi lei che le consente la tanto ammirata Germania),insomma questo per dirle che il link da lei proposto è interessante, ma non è la risposta assoluta, anche perché non sappiamo come è stata costruita quella centrale(Modugno) e se è qualitativamente paragonabile a quella della repower, posso convenire che si deve sempre cercare di migliorare le cose, ma non di fermarle per il proprio egoismo, perché tutti usiamo l’energia e non si può ostacolare un impresa immotivatamente o usando paragoni con altre, qua abbiamo una VIA, ci sono dei tecnici e l’ARPAT che l’hanno approvata e quindi lo dica a chiare lettere sig. ANDREINI: i tecnici della regione, la regione, le istituzioni territoriali e l’Arpat stessa sono MENDACI????? Come dicevate al Bottegone SI O NO ???????
    - fine -

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  3. RICCARDO ANDREINI RISPONDE

    Caro Direttore,
    capisco la necessità di difendere in Suo blog dalle “ follie scrittorio compulsive”. D’altra parte, se non fosse stato per l’attività di Comitato e Coldiretti, nessuno le avrebbe scritto occupando dello spazio prezioso, perché la “pappa” sarebbe stata scodellata bell’e pronta, dato che al famoso tavolo di concertazione della Presidente Fratoni venivano invitati soltanto chi aveva già firmato il famoso, quanto imprevidente, Protocollo d’Intesa con Repower, cioè Comune, CGIL e Assindustria.
    Se potessi replicare al Sig. Chiti, che purtroppo non conosco, ma che sarei lieto di incontrare, direi in sintesi le seguenti cose:
    - L’inquinamento da polveri sottili e da ozono è testimoniato dalle centraline Arpat. Probabilmente è provocato per la maggior parte dalle nostre automobili e dal riscaldamento domestico, nonché dall’inceneritore di Montale ed anche dal mio caminetto. È’ una scelta intelligente aggiungerne dell’altro?
    - Il paragone fatto dall’ing. Gorelli fra la Centrale e 110 ettari di pannelli fotovoltaici o con un equivalente impianto eolico, serve soltanto a sostenere che l’energia elettrica prodotta da una centrale come quella che viene proposta, probabilmente è già disponibile, visto l’incremento che c’è già stato di energia prodotta da fonti rinnovabili ( fotovoltaico, biomasse, biogas). La Coldiretti comunque si è battuta per ottenere che gli impianti fotovoltaici a terra fossero proibiti e si sta battendo da tempo contro i grandi impianti eolici.
    - I controlli sui nostri vivai sono molteplici e condotti da vari organismi ( in aumento costante) : Guardia Forestale, Servizio Fitosanitario Regionale, Polizia Provinciale, Usl, Inail...
    Ogni azienda ha un “ quaderno di campagna” su cui è obbligata ad annotare gli eventuali trattamenti fitosanitari e/o diserbanti, scrivendo per ciascuno di essi quantità e qualità dei principi attivi usati.
    - Non ho ovviamente le prove che le Giacche Blu del Grande Capo Bianco Rossi abbiano parlato con lingua biforcuta nella loro VIA. Tutti sanno però che l’anno scorso fu improvvisamente sostituito il responsabile regionale Dott. Zita e le deleghe dell’assessorato all’Ambiente, per quanto riguarda le procedure di VIA, furono avocate a sé dal Presidente Rossi. E’ consentito a noi poveri indiani metropolitani nutrire qualche dubbio sulla regolarità di questa vicenda ? E l’altrettanto nota vicenda della modifica “ad aziendam” della legge regionale sul rischio idraulico, come facciamo a dimenticarla ? Non mancherò comunque di chiedere spiegazioni al Grande Consiglio di Pace indetto per il 19, a viso aperto, come sempre.
    Per il resto, spero che i Magistrati del TAR facciano chiarezza. Il ricorso è quasi pronto. In seguito verrà valutata anche l’opportunità di avanzare esposti alla Magistratura ordinaria per gli eventuali profili di responsabilità dei rappresentanti politici e dei dirigenti pubblici coinvolti a vari livelli in questa triste vicenda.
    Cordiali saluti
    Riccardo Andreini

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