giovedì 27 giugno 2013

AGLIANA. UNA MISERICORDIA IN ACQUE UN PO’ TURBATE


di ALESSANDRO ROMITI

La strana storia del blocco delle nuove iscrizioni a socio e le incompatibilità nelle cariche dirigenziali

AGLIANA. Nessuno detta i compiti a nessuno, ma non possiamo esimerci dall’interessarci di una vicenda che ha connotati così rilevanti dal punto di vista dell’interesse pubblico.
Alla Mise di Agliana il (in parte) rinnovato direttivo è stato eletto e sembra che l’incremento della quota rosa abbia già iniziato a far sentire gli indesiderati effetti, con delle richieste di chiarimento che non sono piaciute al Presidentissimo.
Sembra che Artioli sia irritato – queste le voci – nei confronti dei volontari che avrebbero mancato della dovuta riconoscenza nei suoi confronti, preferendogli Niccolai.

Le vicende che hanno portato alla composizione della lista (peraltro democraticamente pre-bloccata) le conosciamo ma, al momento, le tralasceremo, seppure che gli analisti propongano ipotesi di distribuzione delle cariche davvero imprevedibili prima dell’azione terremotante dell’inchiesta di inizio anno. All’interno del nuovo consiglio, siede ancora oggi, come consigliere, il presidente della Fondazione, autoproclamatosi tale al momento della costituzione della stessa.
È una cosa normale che l’eletto sieda anche nell’organo elettore? Ma il “conflitto di interessi” esiste solo a Roma o Milano e solo per Berlusca? Le new entry del direttivo vorranno svolgere fino in fondo le proprie funzioni statutarie e rivedere la questione dei rappresentanti autonominatisi all’interno della Fondazione? Saranno capaci di richiamare e di imporre il rispetto dei più elementari criteri delle regole? C’è perfino chi pensa che verrà proposta la sfiducia e avviata un’azione di revocatoria nei confronti di Artioli e di Vono.
E intanto si è sparsa anche la voce di forti “mal di pancia” che sembrano aver colpito alcuni vecchi consiglieri che, prima di tutto, dovranno spiegare – ai nuovi entrati – del loro rifiuto dell’ammissione a soci di una parte di volontari: e ciò poco prima delle appena passate elezioni. La signora Adele, dopo aver presentato la domanda – redatta di suo pugno nel febbraio scorso –, non ha avuto riscontro alla richiesta e altri volontari (si fanno i nomi dei coniugi Vagnozzi-Signori), sono stati bocciati: e, sembra, con tanto di votazione!
I nuovi eletti sono a conoscenza del fatto che la Mise di Artioli ha ceduto ogni attività istituzionale alla S.r.l. lucrativa Unimise? E allora, che ne pensano della configurazione di organigramma Onlus/Unimise/Fondazione?
Tralasciando tutta una serie di questioni – diciamo minori, perché di giustizia sociale – dei quali i nostri post sono ricolmi, sembra che di lavoro ce ne sia abbastanza: sempre che non si voglia continuare sulla strada artioliana del “nulla vi dico, nulla vi appartiene”.
Ma noi restiamo fiduciosi: vogliamo cogliere questa occasione per non venir meno al nostro compito di informare la cittadinanza e guardiamo alle new entry confidando nella lungimiranza e verginità che ci auguriamo le distinguano.

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 27 giugno 2013 | 19:30 - © Quarrata/news]

4 commenti:

  1. RICEVIAMO DA PAOLO VAGNOZZI

    [Inseritelo come commento al pezzo]

    Leggo sul blog un riferimento ad una vicenda che ci riguarda direttamente.
    A riguardo specifico: sia lo scrivente sia mia moglie, siamo volontari dal 2008 presso l'associazione aglianese.
    Alla riapertura delle iscrizioni a socio abbiamo provveduto ad avanzare domanda.
    Ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale.
    Ma è certo che il decaduto consiglio ha espresso parere negativo senza farci pervenire nessuna comunicazione.
    Riteniamo questo modo di operare lesivo della dignità dei diretti interessati. Che si sono visti giudicare senza aver modo e alcuna possibilità di conoscere ed eventualmente tutelarsi da giudizi e valutazioni anche lesivi della propria correttezza e onorabilità.
    Distinti saluti.
    Paolo Vagnozzi

    RispondiElimina
  2. CONTRO LA FORZA LA RAGION NON VALE.

    Sei volontario, fai il tuo dovere, bene.
    Chiedi di essere socio, un bel dì vedremo.
    Tutto va bene, nessuno a da chiedere niente, proprio niente.
    "Auctoritas non veritas facit legem ".
    Pier.

    RispondiElimina
  3. comincio a pensare che esista un sistema dittatoriale nell'associazione misericordia agliana..vedendo e conoscendo molte delle persone che hanno inoltrato richiesta per essere soci della confraternita..e di cui posso testimoniare l'onorabilità non posso che sentirmi parte offesa di un simile atteggiamento...quindi servirebbe una risposta del presidente artioli e del suo consiglio! come cittadina aglianese gli pongo una domanda;che requisiti deve possedere un individuo per essere socio?..se non arriva una risposta mi considero autorizzata a pensare che..sia indispensabile fare parte della ristretta cerchia dell'artioli.

    RispondiElimina
  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.