lunedì 10 giugno 2013

FRAMMENTI DI UMANITÀ UTILI PER LA POLITICA

di Cecilia Turco [*]

PISTOIA-CUTIGLIANO. Scrivo in merito ad un articolo pubblicato da codesto blog sulla vicenda di Gianna Manzini e la tomba del padre a Cutigliano dal sig. Ferrari.
Sono la figlia di una sorella di Massimo Braccesi e le valutazioni sulla “meschinità di uomini politici...” mi hanno ferita ed offesa.
Ho chiesto a mio cugino Giorgio, il più grande dei figli di Massimo di questa storia.
Lui mi ha raccontato di ricordarsi perfettamente cosa era accaduto.
Braccesi nella sua veste di Sindaco aveva invitato la già anziana scrittrice a ricevere un premio a lei conferito dal Comune di Cutigliano.

La sig.ra Manzini aderì contenta e commossa: quella sarebbe stata l’occasione per “ritrovare” i luoghi dell’esilio del padre, anarchico, ucciso dai fascisti e raccogliersi nel luogo ove era stato sepolto nel 1925.
Il Sindaco chiese notizia agli addetti comunali e questi lo informarono che, stante il tempo trascorso, dei resti non vi era più traccia.
Cosa fare: disdire l’incontro, dire la verità? Oppure consentire alla scrittrice di raccogliersi con i suoi ricordi più intimi nel luogo ove era stato sepolto il babbo, in quel luogo bellissimo raccolto fra le montagne dove il passeggio dei vivi si mischia alla presenza silenziosa delle vite terrene finite, che ci ricordano miserie e glorie degli essere umani?
Cosa contano del resto il rimasuglio delle nostre ossa o le nostre ceneri di fronte al ricordo ed al pensiero che ci tiene idealmente uniti ai nostri cari ed alle loro esperienze di vita in un tutt’uno ideale fra il passato, il presente ed il futuro?
Io credo che la scelta di quel Sindaco sia stata un esempio di grande umanità, dieci cento mille volte più importante della verità cruda delle ossa.
Ferrari può comunque interpretarla come crede, ma questo non gli consente le parole così incaute, spicce e ingiuste che ha scritto.
E questo lo dico perché possiamo certo criticare quanto vogliamo le scelte amministrative, politiche e di partito di Braccesi, ma non possiamo tacere dell’esempio che Egli ha dato di vita politica onesta.
La barbarie dei nostri tempi, forse, non ci fa riflettere abbastanza e ci spinge talora ad esprimere comunque pensieri “in libertà” senza sapere e conoscere, col rischio, dunque, di giudizi che possono ferire.
[*] – Avvocato, nipote di Massimo Braccesi
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 10 giugno 2013 | 06:49 - © Quarrata/news]

1 commento:

  1. Creare una tomba posticcia, sapere e non dirlo alla figlia "è un gesto di grande umanità",dice la sig.ra Turco. A me non sembra ; sembra il contrario.

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