SAN MARCELLO. Flavio Ceccarelli, che con il nostro Marco Ferrari era
presente all’incontro del Sindaco Cormio con i rappresentanti della Zeno
Colò e delle Pettorine per la Montagna, poiché non gli è stato
consentito parlare, ha inviato, per protesta, la seguente lettera alla prima
cittadina di San Marcello:
Invio questo scritto con
allegati la mail e il comunicato ricevuti dalla Segreteria del
Consiglio Provinciale di Pistoia con la quale ci siamo incontrati due
volte per manifestare le nostre perplessità sulla riorganizzazione dell’ospedale
Pacini di San Marcello e dell’operatività della sanità in generale sulla
Montagna.
Abbiamo ricevuto ascolto e
riscontro, prova ne sia che sono state prese importanti iniziative.
Molti cittadini, quelli delle
pettorine, manifestano da mesi a sostegno del mantenimento di un presidio
ospedaliero che dia sicurezza a chi abita sulla Montagna e contestano questa
riorganizzazione sostenendo, anche a fronte di dichiarazioni di autorevoli
medici, che il presidio viene solo depotenziato e non avrà più neppure le
caratteristiche per dare un adeguato servizio di primario soccorso.
Gli unici a non saperlo, o a
sottovalutarlo, sono gli amministratori locali, al momento interessati solo a
trovare una loro collocazione nella riorganizzazione delle amministrazioni
future.
Ci sono state iniziative e
assemblee molto partecipate, una delle quali con i vertici della USL 3 nelle
quali è risultato evidente il fatto che gli amministratori non avevano
assolutamente capito in cosa consisteva questa riorganizzazione e non avendoci
capito nulla, hanno fatto solo degli interventi sguaiati.
I cittadini della montagna, nel
corso di questi ultimi anni, sono stati costantemente ingannati con delibere e
dichiarazioni ai giornali nelle quali gli amministratori sostenevano la
necessità, non solo di mantenere un presidio ospedaliero similare a quello
degli anni precedenti, ma addirittura, vista l’efficienza delle prestazioni di
potenziarlo, quando invece in contemporanea si stava tramando, con il loro
tacito consenso, per una riorganizzazione pesante.
Avevano manifestato tutti, nel
caso di eventuali riorganizzazioni che toglievano delle attività presenti al
momento nella struttura ospedaliera, ogni forma di iniziativa, anche quelle più
eclatanti: qualcuno le ha viste?
Tutto questo, come preambolo per
arrivare a quanto successo ieri sera e volerlo, io solo come mia personale
iniziativa, con forza segnalare.
Visto che nell’incontro di ieri
sera, da Lei richiesto in Comune a San Marcello, la situazione si faceva per
Lei, soprattutto in qualità di Sindaco con precisi doveri, imbarazzante,
credo per il pretesto anomalo di chiamare a raccolta dei cittadini dai
quali avere delicate informazioni, invece di andarle a cercare da chi è l’unico
ad averle e attendibili, la USL 3, fa un tentativo maldestro, quello di
pretendere di dialogare con i soli due con i quali ha concordato l’incontro,
situazione che credo li abbia messi in una situazione di grande difficoltà,
molto più degli altri partecipanti.
Il gruppo delle pettorine, sia
nelle iniziative che nei vari incontri si è sempre mosso in modo unitario e con
un unico fine e fuori da ogni logica di appartenenza politica, quello di riavere
una struttura ospedaliera così come richiesta nel documento dell’Associazione
Zeno Colò.
Dal mio punto di vista è fin
troppo chiaro che per Lei e altri politici che hanno cercato contatti con “quelli
delle pettorine” il primo obbiettivo era quello di strumentalizzarli e forse,
anche di trovare il modo di far emergere delle crepe al loro interno.
Le assicuro che se prende spunto
da quanto successo ieri sera, si sbaglia.
La mia iniziativa, dopo quella
Sua non tollerabile presa di posizione, è stata presa, volutamente e
consapevolmente, per il ripetersi di un atteggiamento in una mia precedente e
similare situazione nella quale mi sono venuto a trovare sempre nel palazzo
comunale di San Marcello nel lontano 1999, quando sono venuto a segnalare all’allora
Sindaco Moreno Seghi, al momento anche Presidente della Comunità Montana,
alcuni fatti poco “chiari” che accadevano all’interno dell’Ente e, invece di
cercare di approfondire quanto segnalavo, ebbi una sprezzante risposta che
quello che succedeva non mi doveva assolutamente riguardare.
Abbiamo negli anni a venire visto
cosa è successo.
I cittadini non si sentono da Voi
amministratori della Montagna rappresentati, sono evidenti nei Vostri
atteggiamenti non prese di posizione a loro difesa, ma iniziative di totale
indifferenza per i loro interessi primari.
Due fatti significativi che non
possono essere letti diversamente: la chiusura della Comunità Montana per un
misero passivo di 225.000 €, quando c’erano invece crediti esigibili per
milioni di € e un patrimonio di decine di Milioni di € e l’ultimo, quello dell’accompagnamento
come un malato terminale alla chiusura dell’ospedale Pacini.
Credo che una concomitanza di
amministratori che hanno dimostrato un totale disinteresse di chi amministrano
come in questi ultimi 4 anni sia irripetibile, ve ne saranno sicuramente grate
tutte le nuove generazioni.
Invio per conoscenza questo
scritto ai partecipanti dell’incontro di ieri, quelli delle pettorine, ai quali
credo tutti i cittadini della Montagna gli devono un grande riconoscimento per
questa iniziativa che credo porteranno avanti nei mesi a venire con lo stesso
spirito e determinazione per raggiungere l’obbiettivo di riavere una struttura
ospedaliera così come richiesta nel documento dell’Associazione Zeno Colò.
Flavio Ceccarelli
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[Mercoledì 12 giugno 2013 | 17:32 - © Quarrata/news]
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