FIRENZE-PISTOIA. Dopo il commento domenicale di Cristina Privitera su La Nazione in relazione alle elezioni dei nuovi Consorzi di Bonifica in Toscana, Marco Bottino risponde e chiarisce:
Gentile Dottoressa Privitera,
ho letto con attenzione ed interesse il
suo editoriale odierno sulla cronaca pistoiese della Nazione.
Innanzitutto mi preme ringraziarLa perché
un rischio oggettivo che si corre il 30 novembre è proprio quello che Lei
descrive, e cioè che una bassa affluenza alle urne nel disinteresse della
stampa e dei media in generale non consenta ai Consorzi di bonifica toscani di
uscire dal voto rafforzati ma indeboliti.
ROBA DA ‘DEGNA TANA’
IERI Cristina Privitera
ha parlato delle elezioni del nuovo Consorzio di bonifica: e lo ha fatto in
estrema sintesi, ma con somma attenzione e chiarezza.
Ho
davvero apprezzato la lucidità della collega – soprattutto anche laddove
parla della ‘ciliegina’ sulla torta, la assai discutibile candidatura di
Paolo Bargellini.
Prima
della collega mi ero espresso – come amministrato (male) da Bargellini – su Bargellini
stesso e sul perché mai avrei votato per lui (vedete il post Consorzio
di bonifica. Perché non voterò mai Bargellini) e per la sua lista,
che registra, purtroppo, anche la presenza di suoi avversari (ammansiti…?) o
di personaggi che hanno, o hanno avuto, rapporti anche con cooperative che
hanno eseguito e/o potrebbero ancora eseguire lavori per il Consorzio stesso.
Questo almeno si dice.
Sapete
bene come la penso e cosa io credo che sia la trasparenza: quella qualità che
è dei vetri e dei cristalli e non dei metalli e degli altri materiali che non
lasciano passare la vista al di là.
Oggi
pubblico la risposta che Marco Bottino, capolista del Medio Valdadrno (vedi qui anche il suo
programma) ha inviato al caposervizio della Nazione, ma che,
presumibilmente, non potrà essere pubblicata per intero.
Con
Bottino, che personalmente non conosco, ho però un’idea in comune: quanto sia
difficile parlare con i pistoiesi. E sono d’accordo con lui quando scrive che
quelli di qua si arroccano nel loro fortino e fanno razza per conto
loro.
La
riprova definitiva? Che Pistoia ha perso tutto: dalla Breda in giù. E che va
sott’acqua ogni volta, come si dice, che “piscia una botta”.
Marginale
e provinciale fino nel midollo, questa città a misura d’uomo ce la
farà a smarcarsi da una mentalità medievale di mero trasversalismo
affaristico e faccendiero…?
Permettetemi
di dubitarne.
Edoardo Bianchini
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Questo sarebbe una sventura per tutti,
visto che la legge 79/12 affida ai Consorzi quasi tutte le competenze in
materia di prevenzione e manutenzione dei nostri corsi d’acqua.
Fin dall’inizio, nell’iniziare il
percorso di formazione della nostra lista elettorale, abbiamo cercato di
allargare gli orizzonti anziché restringerci in un comodo fortino dove pochi
voti avrebbero comunque consentito di competere elettoralmente con liste
concorrenti.
Un comprensorio di 351000 ettari, con
oltre 5300 km di reticolo idraulico e che comprende 65 comuni e 6 province non
potrà essere amministrato da un ente altamente operativo come il Consorzio di
Bonifica senza conoscere ex ante i problemi, le sensibilità e le
criticità di ogni territorio.
Per questo, pur potendo scegliere dall’inizio
una facile ricerca del consenso in zone dove il Consorzio di Bonifica Area
Fiorentina ha ben operato e nelle quali il suo ruolo e le sue funzioni non sono
messe in discussione da nessuno, abbiamo deciso di “girare” per i territori per
proporre un progetto di governo aperto e, crediamo, moderno.
Comunque vada la tornata elettorale ad
oggi, possiamo esprimere la soddisfazione per la sottoscrizione alla lista di
oltre 30 amministrazioni comunali, di due amministrazioni provinciali, dell’Università
degli Studi di Firenze, di Quadrifoglio, Consiag e Publiacqua, di tantissime
imprese agricole e tanti, tantissimi consorziati.
Questo a dire come la fatica di aprirsi
sia stata premiata da una fiducia generale dalla quale ci sentiamo gratificati
e che speriamo si trasformi, con il consenso degli elettori, in quella vittoria
che ci renda in grado di affrontare la sfida del cambiamento alla quale sono
chiamati i nuovi enti.
Cambiamento che va perseguito
attraverso una prevenzione e una manutenzione attente che evitino il più
possibile di dovere ricorrere, come spesso accade in Italia, a stanziare
ingenti cifre per riparare dopo quello che poteva essere evitato prima.
E poi vogliamo far passare l’idea che
il Consorzio sia una casa di vetro, trasparente nei comportamenti, nei bilanci
e nelle procedure di affidamento dei lavori, aperto al dialogo con i territori,
dai quali vengono poste spesso, anche in maniera critica, quelle sollecitazioni
e quei suggerimenti essenziali per lo svolgimento dell’attività dell’ente. Ed è
proprio per questo che, se vinceremo la sfida elettorale, ci impegneremo fin da
subito a promuovere quelli che ci piace chiamare “gli stati generali del
territorio” e cioè iniziative pubbliche volte a metter in fila i problemi del
territorio, nelle quali coinvolgeremo gli enti pubblici e i privati cittadini,
le associazioni agricole come il mondo ambientalista.
Se invece niente cambiasse e la sfida
elettorale si concludesse con l’affermazione di liste territoriali allora, come
nella oramai famosa citazione di Tomasi di Lampedusa che Lei fa nel titolo, il
rischio che si correrebbe sarebbe quello di una ulteriore perdita di credibilità
dei Consorzi che, nella maggior parte dei casi, sono enti essenziali per la
salvaguardia del territorio dagli eventi climatici e rivestono fondamentale
importanza per l’agricoltura.
Ed è soprattutto alla zona di Pistoia
che occorre guardare nel nuovo comprensorio, stretta com’è fra una grande
fragilità idraulica e un settore florovivaistico vitale per l’economia non solo
pistoiese.
Favorendo innanzitutto quell’unità di
intenti che a volte pare essere mancata e che invece è essenziale, ad esempio,
per ottenere più fondi per la messa in sicurezza di Ombrone e Brana.
Quella stessa zona di Pistoia con la
quale la nostra lista ha fatto molta fatica a dialogare non riuscendo a
trovare, sola di tutto il comprensorio, la possibilità di rappresentarla
attraverso una candidatura.
Questa assenza è stridente ma non
sentiamo di portarne la responsabilità, che attribuiamo ad una chiusura
preconcetta e sbagliata.
Una chiusura dovuta alla voglia di
alcuni di arroccarsi in un fortino, vanificando lo slogan che la Regione ha coniato
“la bonifica toscana sta cambiando”, e relegando queste elezioni alla stregua
di elezioni locali, come è sempre accaduto.
Sappiamo bene come il meccanismo delle
elezioni sia farraginoso, complesso e poco comprensibile, ma esso è frutto di
una legislazione nazionale che in nessun modo la Regione ha potuto cambiare.
Anche se giova ricordare che non sempre la modernità è sinonimo di efficienza.
A me piace ricordare che il primo consorzio italiano nacque allorquando il
Conte di Cavour obbligò i latifondisti piemontesi a costruire un canale che
ancora porta il suo nome e a farsi carico in solido del suo mantenimento.
Uno strumento ancora moderno, a mio avviso,
dunque, specialmente in tempi dove i bilanci degli enti locali dedicano poco o
niente a questo settore.
Mi preme far rilevare a Lei e ai vostri
lettori però, che nel comprensorio del CB3 Medio Valdarno, unico in Toscana, si
voterà con la registrazione elettronica del voto, e cioè con quel meccanismo
che consentirà agli elettori di votare in uno qualsiasi dei 43 seggi del
comprensorio. Un meccanismo moderno, che intende favorire la partecipazione e
sul quale io personalmente ho molto insistito, che credo rappresenti una novità
di rilevo nel generale panorama elettorale non solo toscano.
C’è in chi amministra e lavora nei
Consorzi una spinta verso il rinnovamento che spero gli elettori sapranno
cogliere per cambiare la bonifica e tutelare il loro territorio, come dice il
nostro slogan.
Ho da tempo chiesto un pubblico
dibattito su questi temi proprio a Pistoia, ma con risultati nulli.
Spero che il suo editoriale e la mia
risposta possano essere utili a dare l’idea della delicatezza e dell’importanza
delle elezioni del 30 novembre.
Cordiali saluti
Marco Bottino
Commissario del Consorzio di Bonifica Area Fiorentina
e portavoce della lista “Territorio, agricoltura, ambiente”
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Lunedì 25 novembre 2013 | 12:05 - © Quarrata/news]
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