Comunicato sindacale della RSU della
Provincia di Firenze
FIRENZE. Il prossimo 30 novembre in tutta la Regione Toscana si
svolgeranno le elezioni per la nomina dei consigli di amministrazione dei 6
Consorzi di Bonifica istituiti a livello regionale. La Regione Toscana, pur non
essendo tenuta a farlo, ha concordato con tutti i soggetti istituzionali una
campagna d’informazione su radio, tv locali e siti web, al fine di informare al
meglio i cittadini e di garantire una maggiore partecipazione alle prossime
elezioni. Il costo complessivo di questa tornata elettorale è stimato in oltre
1 milione di euro che verranno così distolti dalle opere di manutenzione.
Rimane alquanto difficile partecipare a
questa giornata di “alto esercizio di democrazia”, considerando come la Regione
Toscana – forse anche più di altre –, auspichi da tempo che nessun Consiglio
Provinciale o Presidente di Provincia debba essere rinnovato, prevedendo
addirittura l’eliminazione dell’istituzione Provincia, perché inutile e
costosa.
Rimane difficile consolarsi di fronte a
questo strano senso civico, in cui liste e candidati sono gli stessi che
proclamano di voler chiudere i Consorzi, eliminare le Province e ridurre
burocrazia e carrozzoni. Come è impossibile rimanere in silenzio di fronte alla
contraddizione che è uno spreco far eleggere i rappresentanti delle Province
mentre è alto senso democratico impegnarsi nelle elezioni dirette di un gruppo
ristretto di elettori (pari al 2-3% di cittadini), eletti per casta, reddito e
addirittura per delega , magari con liste di candidati di parte, o che il
giorno prima hanno fatto ricorsi legali proprio contro i Consorzi stessi.
Difficile non ricordare a tutti i
cittadini come le Province svolgano già questo compito su fossi maggiori e
canali diversi, e che sarebbe più semplice assegnare loro anche le competenze
di questi nuovi Enti, da subito e con il personale proprio oltre a quello dei
consorzi; in questo modo si eviterebbe di spendere il 30% circa del contributo
dei cittadini in nuovi apparati, stipendi ai Presidenti, costi dei consigli,
sedi etc.. Sarebbe sufficiente impiegare parte del contributo insieme alle
risorse della difesa del suolo per garantire una maggiore e più efficace
presenza sul territorio e investimenti pubblici ed evitando nuovi doppioni.
Il 30 Novembre la Toscana mentre deve procedere
a garantire, per le proprie antiche radici democratiche, questo esercizio di
partecipazione, rimane invece indifferente e inerme di fronte allo svuotamento
e prossima soppressione di una vera istituzione prevista dalla Costituzione.
Noi come dipendenti e lavoratori delle
Province non possiamo rimanere indifferenti davanti a una Regione così poco
sensibile e incurante dell’evidente peggioramento dei servizi e dell’aumento
dei costi per i cittadini dovuto al proliferare di Enti e carrozzoni che, anche
con le nuove Unioni dei Comuni, si stanno creando in sostituzione delle
Province.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 29 novembre 2013 | 09:21 - © Quarrata/news]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.