di EDOARDO BIANCHINI
L’ex-Commissario Bargellini e i motivi
dichiarati della propria estraneità ai fatti alluvionali del 2009
PISTOIA-QUARRATA. Tra Otto e Novecento la matematica è cambiata, come ben
sappiamo, radicalmente.
Un vecchio insegnante del liceo,
Giovanni Bottai, ci spiegava (anni 60) che tre grandi uomini – Johann Carl
Friedrich Gauss, tedesco; János Bolyai, ungherese; Nikolaj Ivanovič Lobačevskij,
russo – avevano rivoluzionato gli àmbiti della scienza dando vita e origine a
quelle geometrie che, distaccandosi dai 13 libri di Euclide, hanno preso il
nome di ‘geometrie non euclidee’: non più triangolo e figure tradizionali a cui
siamo abituati (perfino le carte catastali, per intenderci), ma altra e più
complessa roba.
Ora, e grazie alle elezioni con cui
oggi in Toscana si rivoluzioneranno gli assetti dei Consorzi di bonifica,
avremo uno studioso in più da ricordare: l’ex-Presidente ed ex-Commissario dell’ex-Consorzio
Ombrone Bisenzio, Paolo Bargellini (che almeno, a quanto sapevamo, doveva
essere un geometra), il quale, a fronte delle ‘geometrie non euclidee ha
ufficialmente inventato e introdotto, nel mondo della scienza, la “logica
non-logica”: vale a dire la rivoluzione copernicana nei princìpi del
ragionamento. D’ora in poi, infatti, sarà possibile dire il non-logico
per affermare il sì-logico.
Ed ecco, come esempio, il fatto – la cosiddetta
mela di Newton –, che ha permesso a Bargellini di fare la sua mirabolante
scoperta rivoluzionaria.
2009: salta un argine e la gente della
Bassa Quarratina ha l’acqua alla gola. Ma non è colpa del Consorzio, perché – come
dice Bargellini nell’articolo di Michela Monti sulla Nazione di oggi – si tratta «per quanto riguarda
le accuse, che mi sono state mosse, del cedimento di un argine alla Ferruccia
durante la vigilia di natale del 2009 causato dalla presenza di un muro interno
che nessuno aveva mai visto. Come consorzio siamo tenuti a conoscere lo stato
degli argini e non sapere cosa si trova a ridosso delle abitazioni come in
questo caso. Il muro che è crollato ha portato dietro di sé l’argine e l’acqua».
Probabilmente a Bargellini nessuno ha mai
detto di fare un bel giro di ricognizione sugli argini dei fiumi (Ombrone in
primis) per rendersi doverosamente conto dello stato delle cose, e prendere
le dovute contromisure.
Domanda: e questo compito a chi sarebbe
spettato a quello che a Pistoia si chiama «il cinci
dell’Aiazzi»?
Il nuovo principio [il]logico
bargellininano è [ana]logico alla decisione di non far passare le valigie, i bagagli
e le persone in transito agli aeroporti sotto gli scanner, perché quel che conta
è la forma dei pacchi e della gente – e non quel che c’è dentro.
Presto – dietro a questo principio –
avremo un nuovo premio Nobel per la logica dell’[il]logico e dell’[anti]logica.
Intanto –
si mormora – l’Unione Europea, come fece la Germania per Gauss, sta studiando
la bozza di una nuova banconota da 50 €…
[Questo intervento è pubblicato come
espressione di libera critica ex art. 21 Cost.]
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[Sabato 30 novembre 2013 | 10:18 - © Quarrata/news]
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