AGLIANA. «L’attuale amministrazione guidata dal sindaco Ciampolini –
dichiara il Segretario Pd Guido Del Fante – supportata dal Pd Agliana, è
stata una delle poche amministrazioni dell’Ato Toscana Centro a fare
osservazioni al piano interprovinciale dei rifiuti, proponendo delle modifiche
che andassero verso una maggior tutela dell’ambiente e del nostro
territorio e in particolare una revisione della previsione dell’ampliamento
dell’impianto di Montale, modifiche in gran parte accettate
dalla Provincia».
«Dov’era il Pdl di Agliana quando abbiamo proposto
quelle modifiche e lottato per farle accettare? Non ci risulta abbia mai
presentato niente di concreto, se non articoli di giornale – continua Del Fante
– ma la politica si fa con atti concreti e non con proclami».
Il Comune di Agliana è stato il primo di tutta la piana ad avviare una raccolta
porta a porta integrale superando il 70% di raccolta differenziata,
riducendo sensibilmente i rifiuti residui da smaltire, ponendo i presupposti
per una eventuale riconversione e/o chiusura futura dell’impianto di
termovalorizzazione. Parlare di una data certa di chiusura dell’impianto è solo
uno spot da campagna elettorale, visto che le variabili sono ancora moltissime.
Grazie a questa amministrazione l’impianto
non sarà ampliato e si è aperto un confronto su una possibile futura riconversione
dello stesso, posizione già sollevata dai Giovani Democratici Montale Agliana
tre anni fa.
Il ristoro ambientale è previsto a
partire dai prossimi anni e nella normativa non sono previste richieste per gli
anni trascorsi.
Avere lezioni sull’ambiente – conclude
Del Fante – da chi sostiene un partito che avrebbe riavviato il nucleare in
Italia è alquanto demagogico.
[pd
agliana]
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[Giovedì 28 novembre 2013 | 08:56 - © Quarrata/news]
Giovanotto: la cartina di tornasole a tante chiacchiere è vedere se la bolletta dei rifiuti è calata o meno. Il resto è...noia.
RispondiEliminaINTERVENTO DI ALESSANDRO ROMITI
RispondiEliminaQuale cittadino antinceneritorista, e solo in tale veste, non posso mancare di replicare al delirante intervento del neo segretario del PD Del Fante che dimostra una genuina dose di ignoranza dei fatti narrati nelle registrazioni dei consigli comunali. Lui evidentemente non c’era, un lustro fa, quando l’allora assessore all’ambiente Ciampolini, declamò che “....differenziare, non vuol dire riciclare” e ratificò la negazione di un primitivo esperimento di raccolta differenzia in un quartiere di Agliana. Questo, caro segretario, è stato un atto volutamente “mancato”, ma altri sono gli atti dimostratamente “negati” che hanno consentito il perseguimento della più pervicace politica inceneritorista (a proposito non si dice termovalorizzazione: è un eufemismo – sconosciuto in Europa – solo utile a indorare la pillola agli stolti):
– negazione di una commissione di cittadini per il “controllo gestione” sull’impianto (e, sembra che quella insediata dal Comune di Montale, sia ben promettente di risultati inattesi);
– negazione dei ristori ai cittadini dei comuni del Cis (una magra consolazione, per chi si dovrà comprare delle medicine);
– reticenza e insabbiamento dello scandaloso affaire “ceneri sepolte” sotto l’impianto (ancora aspettiamo e aspetteremo);
– sottovalutazione delle minacce sanitarie legate alle polveri fini alle quali sono particolarmente esposti i miei concittadini ignari (e adesso si ricomincia il balletto stagionale).
Mi fermo qui, potrà bastare spero. È dunque da sottolineare che se c’è un partito che ha tenuto un comportamento reticente e chiaramente demagogico, ebbene questo è il Pd che oggi, a fronte di una imminente scadenza della “cambiale sanitaria” in pagamento al 2015 (questa è la più fortunosa data di pubblicazione dell’indagine epidemiologica dell’Usl 3) si proclama provvisto di una nuova suadente vocazione sorprendentemente “ambientalista” e dunque, chiaramente antinceneritorista. Sì, cambia il vento, e dunque, cambia il mantello!
Come si chiama questa tecnica di ricerca del consenso, diffusamente praticata dai politici più incoerenti, e faziosi?
Alessandro Romiti