venerdì 29 novembre 2013

CUPERLO: E PUOI DIRE DAVVERO “NOSTALGIA DEL FUTURO”


di EDOARDO BIANCHINI

Conferenza stampa del quintetto pistoiese destinato alla “festa dell’Immacolata” l’8 di dicembre a Roma

PISTOIA. Chiara Innocenti, 36 anni, di Pistoia, progettista Uncem, capolista; Marco Catola, 23 anni, di Pescia, studente; Agnese Pippolini, 20 anni, di Montale, studentessa; Stefano Franceschi, 56 anni, di Pistoia, operaio Breda; Alice Giampaoli, 35 anni, di Pistoia, impiegata: ecco i cinque nomi di coloro che qualcuno definirebbe ‘nostalgici’ perché fortemente motivati a stare con Cuperlo, l’ultimo storico Segretario Nazionale della Fgci, di quando cioè quel partito era il partito comunista, e incarnava la sinistra.

Lasciatecelo dire: la sinistra che non c’è più, perché, a forza di passare di cosa in cosa e di tutto in dipiù, è arrivata a sfarinarsi illudendosi e illudendo la gente col dire che ormai “quel coso lì” era riuscito ad essere l’essenza della rappresentanza italiana nel socialdemocratismo europeo.
Errore. E grosso come un palazzo.
Credo, in tutta onestà, che i cuperliani – così giovani e così entusiasti – intendano attaccarsi a questa idea e siano intenzionati a voler ripartire da lì per il rilancio di un partito che sia davvero rappresentanza e forza della sinistra: anche se la mia cara allieva Chiara Innocenti dovrà leggere parole che forse non le piaceranno, perché sono convinto che verso questi orizzonti di rilancio le altre anime del Pd non lasceranno troppi spazi aperti. Troppo comodo che si miri a far restare più o meno le cose come stanno, senza dover durare troppa fatica; e troppo frammentate le anime del Pd, come nel corso del pomeriggio (la conferenza stampa dei cuperliani c’è stata a mezzogiorno sula piazzale-bar della biblioteca San Giorgio) è poi venuto fuori: e, a tal proposito, leggete con attenzione e in sequenza i due post che vi segnalo, Con Renzi senza derive e Con Renzi e con la sua lista, con coraggio e convinzione.
Sono senz’altro due prove neppure di sgranamento all’interno del Pd, ma di vera e propria frattura. Il segmento Civati, almeno qui, a Pistoia, mi parrebbe – con tutto il rispetto che ho per lui e per le sue idee – più o meno irrilevante.
Ecco. Mi tornano in mente le parole di Catola quando, in conferenza stampa, ha detto, con trasporto e fervore, che il 9 dicembre non ci saranno più correnti nel Pd e che il Pd sarà un monoblocco, più o meno come una sorta di Hanging Rock: un tutt’uno, tanto che tutti i Pd dovranno iniziare a dire noi, senza fare distinguo.
Ma nell’entusiasmo una cosa gli è sfuggita: che l’epoca del monolitismo e dell’unità del sentire, è tramontata nello stesso istante in cui il partito ha soffocato e estinto in sé l’ultima scintilla della lotta di classe, dove stava quel seme duro e orgoglioso che faceva germogliare le idee e gli impegni di uguaglianza e di unanimismo.
È stato il borghesismo a oltranza (e anche Cuperlo è, in qualche modo, una gemma di esso) che ha sfarinato quel tipo di sinistra lì: e per riaverla, dovranno passare necessariamente i corsi e i ricorsi storici.
A sentir parlare il quintetto cuperliano dei progetti di ripartenza del partito con tanto fervore – indistintamente, tutti – ho provato un grano di tenerezza per le aspettative che i cinque definiscono speranze: uguali nei giovani (Pippolini e Catola), nei medi (Innocenti e Giampaoli) e nei grandi (Franceschi, con i suoi 56 anni e il suo lavoro in fabbrica e l’attesa che il Governo la salvi).
Ma una consapevolezza ha sfiorato tutti: è stato detto che il Pd pistoiese è la risultanza di una frattura.
Questo, però, non è vero solo a Pistoia: peserà anche a livello nazionale.
Traétene le conseguenze…

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 29 novembre 2013 | 20:05 - © Quarrata/news]

Nessun commento:

Posta un commento

MODERAZIONE DEI COMMENTI

Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.