di Giorgio Matassi [*]
PISTOIA. In riferimento a quanto riportato
sulla cronaca del giorno 22/11/13, relativamente alla realizzazione del
parcheggio interrato nell’area di San Bartolomeo, come componente del gruppo di
studio che ha eseguito gli studi di nostra competenza, richiesti dalla
normativa vigente e dalle varie Conferenze dei Servizi organizzate dall’Amministrazione
comunale di Pistoia, ritengo che si debbano considerare le seguenti
precisazioni:
– nelle
carte delle aree allagabili allegate al Regolamento Urbanistico Comunale, su
cui si basa la pianificazione e la gestione del patrimonio edilizio del
territorio comunale, l’area di intervento risulta non allagabile per tempi di
ritorno inferiori a 200 anni. Quindi non è soggetta ad alcun vincolo di tipo
idraulico relativamente alla realizzazione di parcheggi interrati.
– Dalla
carta delle aree allagabili per Tr200, riportata sopra (estratta dal RU
approvato Tav. Qc.h. Tav.1), risulta che all’interno della terza cerchia di
mura non esiste alcuna campitura che segnali aree allagabili.
– Nella
carte di pericolosità del Piano per l’Assetto Idrogeologico dell’Autorità di
Bacino del F. Arno (PAI), l’area di San Bartolomeo è inserita nella classe di
pericolosità Pi2, corrispondente a possibilità di allagamenti per tempi fra 100
e 200 anni. Le norme tecniche del PAI (Art. 8) non pongono alcun vincolo in
merito alla utilizzabilità delle aree ricadenti in questa classe e consente
tutti “gli interventi previsti dagli
strumenti di governo del territorio”.
– L’applicazione
di una norma comunale (quella che vieta la realizzazione di piani interrati all’interno
delle aree allagabili per Tr200) utilizzando zonazioni emanate da altri enti, è
un evidente errore formale e sostanziale.
[*] – Geologo
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[Lunedì 25 novembre 2013 | 19:07 - © Quarrata/news]
Da un signore che non ha esitato a produrre carte false alla Conferenza dei Servizi. Che ha prodotto non una analisi della falda ma un documento estrapolato da internet cambiandovi la copertina pensiamo non si debba prendere alcun giudizio nè parere. Il geologo della ditta ha doìimostrato tutto il suo servilismo nel 2012. Per noi egli non ha neppure diritto di parola.
RispondiEliminaIl fatto che "si può fare" non vuol dire che si "debba fare", questo mi parrebbe il primo punto da focalizzare.
RispondiEliminaSecondo punto dubito fortemente che il tecnico che ha dato questo esito si prenderebbe anche in carico di firmare un accordo che lo vedesse diretto responsabile nel caso in cui la struttura creasse situazioni di instabilità e danni nella zona di S.Bartolomeo a posteriori della costruzione.
Inoltre il tecnico ha preso a riferimento le tabelle di periodicità alluvionali che si basano sul ritorno di eventi nel periodo dei 100- 200 anni, definendo l'area di S.Bartolomeo in zona Pi2 e quindi con un rischio ( lo si evince sottinteso) trascurabile o assente di allagamenti ma se non ricordo male proprio il 21 ottobre scorso, il meteo ha dato dimostrazione contraria facendo allagare piazza S.Lorenzo e vie limitrofe... E poi per concludere : ma il tecnico ha calcolato quanta acqua dovranno sollevare dal sottosuolo per tenere all'asciutto il parcheggio sotterraneo?? E una volta aspirata con le idrovore dove avrebbe intenzione di immettere tutta quell'acqua, nelle fogne pubbliche?? Quelle stesse fogne che in sede di Commissione Ambiente giusto l'altra settimana lo stesso responsabile della Protezione Civile ha ritenuto sottodimensionate??
Beh, mi fermo qui perchè è giusto che sia cosi :) , aspetterò di vedere il tema discusso in Comune, ritenendo quella la sede appropriata per discuterne correttamente gli aspetti tecnici di fattibilità.