venerdì 29 novembre 2013

PER L’UNIONE DEI COMUNI UN’ALTRA PROROGA DI SEI MESI DURANTE I QUALI SI POTRÀ TRANQUILLAMENTE CONTINUARE A NON FARE NULLA


di MARCO FERRARI

La notizia data ieri sera in Consiglio dal Sindaco Ceccarelli – Chi ha richiesto la proroga e cosa succederà con le elezioni amministrative in arrivo? – Un altro mistero della ‘montagna delle meraviglie’

CUTIGLIANO. Nel Paese in cui tutto si procrastina, in cui tutto viene rimandato a domani, basti pensare alle scadenze fiscali regolarmente rimandate, una proroga può far notizia?
Non dovrebbe, la proroga è l’azione principe di qualsiasi politica di governo, sia esso nazionale o locale. La proroga è intesa come uno strumento di gestione. Si deve fare in modo che le cose seguano un proprio autodeterminato e indeterminato corso, senza interventi esterni che ne governino il suo andamento. Le cose devono andare sostanzialmente a rotoli.

E così ieri sera, durante il consiglio comunale tenutosi nel palazzo dei Capitani di Cutigliano, tra un “Ecco Fatto” che forse sì si farà, si farà forse a Pianosinatico, ma per il momento forse no; tra comunicazioni di feste; tra richieste di sapere la sorte toccata all’antagonista del cinipide del castagno, immesso recentemente nei boschi per debellare il terribile parassita, che forse non ha superato la nottata, e non si sa che fine esso abbia fatto; tra i crediti di Gaia che forse saranno incassati, ma non si sa quando perché un termine di pagamento non è stato inserito nell’originale convenzione stipulata tra i due enti pubblici per la gestione dell’acqua: in questo clima di totale incertezza su tutto, si è appreso, con sicurezza, che i termini per associare, entro la fine dell’anno, le funzioni Comunali non ancora associate e trasferirle all’Unione dei Comuni, sono prorogati di sei mesi.
Sostanzialmente niente di nuovo. La vicenda dell’Unione Comunale, che se ben si ricorda (vedi: La Montagna Pistoiese e la politica del gioco del Monopoli) doveva nascere speciale sulle ceneri della Comunità Montana, assomiglia a un “calcio in culo”, la famosa giostra del luna park in cui a forza di calci nel fondoschiena si viene spinti più avanti e in alto nel tentativo di prendere l’ambito premio.
Merita ricordare infatti che la Regione Toscana, nell’intento di facilitare i nostrali amministratori a far nascere la tribolata Unione Speciale, concesse addirittura due proroghe, l’ultima delle quali scadeva il 28 giugno 2012.
Il termine passò invano tra goffi tentativi e documentazioni non firmate inviate alla Regione.
L’Unione dei Comuni, senza più l’aggettivo di speciale e senza soprattutto le deleghe per la gestione del territorio, vide la luce il 2 aprile 2013, da allora è rimasto uno scatolone vuoto, senza che le funzioni previste dall’art. 6 dello Statuto adottato dall’ente sovracomunale venissero conferite dai Comuni.

CAPO II – FUNZIONI ESERCITATE DALL’UNIONE
Art. 6 Funzioni e servizi fondamentali dei Comuni

1. Ottemperando all’obbligo di esercizio associato previsto dall’art. 14 comma 28 del D.L. 78/2010, dagli artt. 55, 56, 57 della L.R. n. 68/2011 l’Unione esercita, in luogo e per conto dei Comuni di Abetone, Cutigliano, Piteglio e Sambuca Pistoiese, le funzioni e i servizi di seguito indicati:
a) organizzazione generale dell’amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo;
b) organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale, ivi compresi i servizi di trasporto pubblico comunale;
c) catasto, ad eccezione delle funzioni mantenute allo Stato dalla normativa vigente;
d) la pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale nonché la partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovracomunale;
e) attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi;
f) l’organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e la riscossione dei relativi tributi;
g) progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini, secondo quanto previsto dall’articolo 118, quarto comma, della Costituzione;
h) edilizia scolastica, per la parte non attribuita alla competenza delle province, organizzazione e gestione dei servizi scolastici;
i) polizia municipale e polizia amministrativa locale;
l) tenuta dei registri di stato civile e di popolazione e compiti in materia di servizi anagrafici nonché in materia di servizi elettorali, nell’esercizio delle funzioni di competenza statale; funzione che può essere svolta solo facoltativamente in forma associativa;
m) i servizi in materia statistica;
n) servizio di sportello unico delle attività produttive (SUAP).

Il termine ordinario per passare alla gestione associata delle funzioni sarebbe scaduto il 31 dicembre di quest’anno e il rischio – siamo sicuri fosse un rischio? – paventato dalle minoranze consiliari, sarebbe stato il commissariamento dei Comuni.
Con un atto di fede, qualcuno invece concede o concederà una proroga, di altri sei mesi in cui non verrà fatto nulla.
Il Sindaco di Cutigliano nel dare la notizia dei maggiori termini entro cui associare le funzioni, ha sottolineato con un senso tra il gaudente e il dispiaciuto, che chi ha concesso la proroga non ha pensato che questa cadeva proprio nel periodo temporale in cui ci saranno le nuove elezioni amministrative e presumibilmente, aggiungiamo, il cerino acceso passerà di mano.
Ma se proroga c’è stata o come è probabile ci sarà, qualcuno l’avrà pur chiesta o no…?

Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 29 novembre 2013 | 10:10 - © Quarrata/news]

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