SAN MARCELLO-MONTAGNA. Il sito della fusione
dei Comuni ha diffuso ieri il seguente documento:
Ai Consiglieri Regionali
Ripercorrere le tappe del percorso
della proposta di costituzione del Comune unico della Montagna Pistoiese non è
necessario, sono note a tutti gli interlocutori che ora devono prendere la
decisione.
Preme invece ricordare e sottolineare
come dal primo momento questo argomento è stato affrontato da parte di
importanti soggetti istituzionali con veri e propri sotterfugi. Cambiamenti
improvvisi di orientamenti, rinvio di incontri con il Comitato; lettere
contraddittorie in Regione un giorno in un senso il giorno dopo in un altro, da
aprile a settembre; ordini del giorno a geometria variabile e chi più ne ha ne
metta; percorso partecipato si fa, non si fa, non si sa quando.
La finalità di tutti gli espedienti
messi in campo è sempre stata la stessa, prendere tempo, per spostare il
momento delle decisioni in una fase tale che non fosse più compatibile con la
tempistica elettorale.
Questo risultato sembra quasi
raggiunto, basta tirarla ancora per un mesetto, e poi la giustificazione sarà “a
primavera ci sono le elezioni e non è possibile fare il referendum”.
A giugno il Consiglio Regionale aveva
stabilito che entro ottobre doveva essere deciso il referendum ed invece siamo
ancora qui a parlare di se e quando. Ci pare davvero singolare che una
decisione solenne, all’unanimità, come quella della risoluzione di giugno possa
essere disattesa.
Quale contributo verrebbe alla
credibilità dell’istituzione regionale se ancora ci fosse un rinvio
strumentale.
Ora è giunto invece il momento della
chiarezza, per una volta sola è necessario che ciascuno dica, non si o no alla
fusione dei comuni, ma se è d’accordo a fare il referendum o non lo è. Se è d’accordo
per dare ai cittadini il diritto di decidere. Oppure se è dalla parte di chi in
qualche stanza, chiusa ed ovattata, vuole arrogarsi il diritto per se di negare
il diritto di espressione ai cittadini. Magari argomentando che i cittadini non
sarebbero pronti per la decisione (bella opinione dei cittadini).
Questi sono i termini della questione
non altri.
Le scuse sui tempi non tengono, entro
questo inverno (21 marzo), si può fare tranquillamente il referendum con tutti
gli organi dei comuni nei pieni poteri. Ed i tempi sarebbero anche congrui per
una campagna di informazione adeguata da parte delle istituzioni, per mettere
tutti nella condizione di conoscere pro e contro e tutti gli aspetti della
fusione. Il Comitato ci ha già provato con oltre 20 assemblee pubbliche, quindi
il terreno è preparato e pronto. Importanti associazioni di categoria e tutti i
sindacati si sono dichiarati a favore di questo percorso.
Il referendum è la scelta più giusta da
fare per chiudere nel bene e nel male questa vicenda con il coinvolgimento dei
diretti interessati, i cittadini della Montagna Pistoiese.
Dovrebbe essere anche la scelta più giusta
nell’interesse delle stesse forze politiche chiamate oggi a decidere. Sarebbe
infatti opportuno che le eventuali elezioni amministrative di fine
maggio/giugno non fossero condizionate da questo problema trasversale agli
schieramenti, ma potessero svolgersi, già conoscendo il pensiero dei cittadini
sulla materia, e quindi con la campagna elettorale dedicata principalmente ai
programmi e progetti per il nuovo mandato amministrativo.
Questa sarebbe chiarezza, ed è proprio
questo sforzo che viene chiesto. Fatelo per favore.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 22 novembre 2013 | 08:22 - © Quarrata/news]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.