‘Adesso!Pistoia’ d’accordo sulla
differenziata, ma non sulla scelta della Pallavicini e sul metodo di presentare
alla gente un progetto ‘definitivo’ senza averne prima discusso a ogni livello
PISTOIA. Chi credesse che i renziani di Pistoia siano in rotta di
collisione con Bertinelli e Publiambiente, deve subito scordarselo, perché non
è così, ma.. C’è un ma: ed è uno dei quei ma che hanno
tutto il peso delle operazioni che si sviluppano intorno alla logica.
Il ma sta nel fatto che – come ha
sottolineato bene Roberto Bartoli all’inizio della conferenza stampa allo
Spazio di via dell’Ospizio – tutta l’operazione è partita male, a rovescio: dal
progetto già confezionato anziché dal confezionamento del progetto stesso. Una
sorta, dunque, di parto podalico, finito in complicanze inutili e
controproduttive. Sotto ogni profilo.
Per realizzare un progetto – hanno detto
sia il professore che Alessandro Cenerini – si parte “alla giapponese”: si
inizia con l’incontrare la gente, gli interessati, i referenti politici
(circoli del Pd compresi) e, attraverso la discussione, si giunge, in fondo, a
un vero percorso partecipato, alla fase progettuale, ottenuta la quale non si
sta a discutere, come ora, muro contro muro, ma si fa, si opera e si dà
soluzione ai problemi.
I renziani, favorevoli alla
differenziata e a tutto ciò che ne consegue, prevedono qualcosa in più – ma fondamentale,
si direbbe – in questo approccio al problema-rifiuti: Bartoli ha parlato di un
elemento che, in tutto ciò che abbiamo visto in questo giorni, non esiste, e
cioè il “centro di smistamento rifiuti”.
Occorre – ha sottolineato Bartoli – che
tutto ciò che sarà poi avviato ai centri dell’Empolese, venga conferito in un
luogo, a Pistoia, in cui i rifiuti possano essere smistati, caricati su camion
di grossa taglia e indirizzati alla loro destinazione finale. Ciò comporterà razionalizzazione
dei costi e sostanziale risparmio: ma questo dove è possibile farlo meglio di
dove si sta già facendo e cioè nell’area del Dano?
È stato ricordato che l’amministrazione
si preoccupa inutilmente dell’alto costo della bonifica di quella zona: la
bonifica può avvenire nei tempi fisiologicamente necessari se l’area non verrà
dismessa a secco, se non verrà abbandonata di colpo e se continuerà a svolgere
la sua funzione come sta già facendo. Fra l’altro – ha chiarito il professore –
a spendere non dovrà essere il Comune, ma Publiambiente: che potrebbe anche chiedere
e ottenere un risanamento progressivo e non complessivo e immediato come pare
che Bertinelli voglia far credere.
Alessandro Cenerini ha insistito sulla
logistica chiarendo che l’area cantieri comunali ha già tutto per poter
soddisfare ai requisiti del centro rifiuti. Spostare tutta l’attività in zona
Pallavicini non solo collide con l’idea bertinelliana di non consumare altro territorio,
ma lo fa anche con l’assoluta necessità, condivisa da tempo e da tutti, di non
infliggere una insanabile ferita al territorio urbano inserendola in un’area
residenziale, mentre da sempre si è parlato di realizzare opere come questa all’interno
di aree industriali, di per sé già indirizzate e predisposte verso scelte
simili.
Sotto il profilo del metodo adottato
dalla Giunta e dal Sindaco circa la scelta della Pallavicini, Massimo Baldi è
stato sintetico ma esaustivo. Nessuno – ha ribadito – ha fatto discutere la
gente sul problema: e già qui c’è un errore in radice.
Baldi ha inoltre chiarito di aver
parlato di questo con Giovannelli e la segreteria comunale del partito, e di
avere ottenuto assicurazione che il tema sarà affrontato e discusso con i
cittadini. Ora sto aspettando i fatti, ha concluso Baldi.
Del resto dal Circolo Pd di Bonelle è
arrivata la piena conferma che sul centro-rifiuti Publiambiente nessuno o quasi
sapeva niente fino alla presentazione del progetto come poi prospettato (già
completo) dalla Giunta e da Sindaco. E questo non è il sistema, si è concluso.
Per finire, circa la posizione dei
renziani in merito, meglio far parlare il documento che è stato distribuito all’inizio
della conferenza stampa.
Vi rimandiamo tutti alla lettura dei
documenti in linea: 1, 2, 3.
Q/n
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[Sabato 23 novembre 2013 | 13:20 - © Quarrata/news]
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