sabato 23 novembre 2013

I RENZIANI SULL’AREA PALLAVICINI E IL CENTRO RACCOLTA PUBLIAMBIENTE


‘Adesso!Pistoia’ d’accordo sulla differenziata, ma non sulla scelta della Pallavicini e sul metodo di presentare alla gente un progetto ‘definitivo’ senza averne prima discusso a ogni livello

PISTOIA. Chi credesse che i renziani di Pistoia siano in rotta di collisione con Bertinelli e Publiambiente, deve subito scordarselo, perché non è così, ma.. C’è un ma: ed è uno dei quei ma che hanno tutto il peso delle operazioni che si sviluppano intorno alla logica.

Il ma sta nel fatto che – come ha sottolineato bene Roberto Bartoli all’inizio della conferenza stampa allo Spazio di via dell’Ospizio – tutta l’operazione è partita male, a rovescio: dal progetto già confezionato anziché dal confezionamento del progetto stesso. Una sorta, dunque, di parto podalico, finito in complicanze inutili e controproduttive. Sotto ogni profilo.
Per realizzare un progetto – hanno detto sia il professore che Alessandro Cenerini – si parte “alla giapponese”: si inizia con l’incontrare la gente, gli interessati, i referenti politici (circoli del Pd compresi) e, attraverso la discussione, si giunge, in fondo, a un vero percorso partecipato, alla fase progettuale, ottenuta la quale non si sta a discutere, come ora, muro contro muro, ma si fa, si opera e si dà soluzione ai problemi.
I renziani, favorevoli alla differenziata e a tutto ciò che ne consegue, prevedono qualcosa in più – ma fondamentale, si direbbe – in questo approccio al problema-rifiuti: Bartoli ha parlato di un elemento che, in tutto ciò che abbiamo visto in questo giorni, non esiste, e cioè il “centro di smistamento rifiuti”.
Occorre – ha sottolineato Bartoli – che tutto ciò che sarà poi avviato ai centri dell’Empolese, venga conferito in un luogo, a Pistoia, in cui i rifiuti possano essere smistati, caricati su camion di grossa taglia e indirizzati alla loro destinazione finale. Ciò comporterà razionalizzazione dei costi e sostanziale risparmio: ma questo dove è possibile farlo meglio di dove si sta già facendo e cioè nell’area del Dano?
È stato ricordato che l’amministrazione si preoccupa inutilmente dell’alto costo della bonifica di quella zona: la bonifica può avvenire nei tempi fisiologicamente necessari se l’area non verrà dismessa a secco, se non verrà abbandonata di colpo e se continuerà a svolgere la sua funzione come sta già facendo. Fra l’altro – ha chiarito il professore – a spendere non dovrà essere il Comune, ma Publiambiente: che potrebbe anche chiedere e ottenere un risanamento progressivo e non complessivo e immediato come pare che Bertinelli voglia far credere.
Alessandro Cenerini ha insistito sulla logistica chiarendo che l’area cantieri comunali ha già tutto per poter soddisfare ai requisiti del centro rifiuti. Spostare tutta l’attività in zona Pallavicini non solo collide con l’idea bertinelliana di non consumare altro territorio, ma lo fa anche con l’assoluta necessità, condivisa da tempo e da tutti, di non infliggere una insanabile ferita al territorio urbano inserendola in un’area residenziale, mentre da sempre si è parlato di realizzare opere come questa all’interno di aree industriali, di per sé già indirizzate e predisposte verso scelte simili.
Sotto il profilo del metodo adottato dalla Giunta e dal Sindaco circa la scelta della Pallavicini, Massimo Baldi è stato sintetico ma esaustivo. Nessuno – ha ribadito – ha fatto discutere la gente sul problema: e già qui c’è un errore in radice.
Baldi ha inoltre chiarito di aver parlato di questo con Giovannelli e la segreteria comunale del partito, e di avere ottenuto assicurazione che il tema sarà affrontato e discusso con i cittadini. Ora sto aspettando i fatti, ha concluso Baldi.
Del resto dal Circolo Pd di Bonelle è arrivata la piena conferma che sul centro-rifiuti Publiambiente nessuno o quasi sapeva niente fino alla presentazione del progetto come poi prospettato (già completo) dalla Giunta e da Sindaco. E questo non è il sistema, si è concluso.
Per finire, circa la posizione dei renziani in merito, meglio far parlare il documento che è stato distribuito all’inizio della conferenza stampa.
Vi rimandiamo tutti alla lettura dei documenti in linea: 1, 2, 3.
Q/n
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[Sabato 23 novembre 2013 | 13:20 - © Quarrata/news]

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