Un documento inviato ai massimi vertici
nazionali del partito
PISTOIA. Mi permetto di inviare, in allegato, copia del documento
elaborato dal Centro Democratico di Pistoia, ed inviato ai massimi vertici
nazionali del Partito, con il quale si richiede l’inasprimento delle pene e l’introduzione
del reato di omicidio stradale.
Tra l’altro, come recentemente
rilevato, Pistoia è in controtendenza negativa, essendo l’incidentalità, nella
nostra provincia, aumentata, al contrario di quanto rilevato, a livello
regionale e nazionale.
Giorgio Federighi
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On. Bruno Tabacci Presidente Nazionale CD
On. Pino Pisicchio Presidente Gruppo Misto Camera dei
Deputati
On. Aniello Formisano Presidente Gruppo CD Camera dei
Deputati
Carissimi,
il Centro Democratico di Pistoia, nel
giorno dedicato alle vittime della strada, si rivolge ai massimi vertici
nazionali del partito, perché ci sia il massimo impegno affinché divengano
legge le modifiche al Codice della Strada che prevedono un inasprimento di pene
e sanzioni per le violazioni delle norme stradali, con introduzione del reato
di omicidio stradale, con pene aggravate rispetto all’omicidio colposo, in caso
di omissione di soccorso, di guida con forte tasso alcoolemico, oppure sotto l’effetto
di sostanze stupefacenti o comunque in condizioni che rendono più probabile il
verificarsi di gravissimi incidenti, addirittura con situazioni di recidività,
come accaduto recentemente in Toscana.
Nella nostra regione, nel 2012,
risultano diminuiti morti e feriti, con un calo del 9,4% dei sinistri ed una
conseguente diminuzione delle vittime del 6,6% e dei feriti dell’8,4%.
Analizzando inoltre il lasso di tempo dal 2001 al 2012, i sinistri risultano
diminuiti del 25% ed il numero dei morti è dimezzato. Sono dati sicuramente
positivi, frutto, certamente, di un lavoro proficuo nel campo degli interventi
di sicurezza stradale e di prevenzione.
In tale ottica è da segnalare, ad esempio,
un apposito Osservatorio di supporto a Consiglio e Giunta regionale nella
definizione delle politiche in materia e nella diffusione di una cultura della
sicurezza stradale, oppure il progetto Sirs, finalizzato a conoscere meglio il
fenomeno dell’incidentalità a supporto nella programmazione degli interventi,
che raccoglie ed invia ad Istat i dati relativi agli incidenti con almeno un
ferito, sviluppando progetti per migliorare la velocità di censimento e l’aggregazione
dei dati.
Ma l’attenzione dev’essere comunque
mantenuta alta, e i suddetti dati positivi non devono far dormire sugli allori,
in quanto gli incidenti continuano comunque a susseguirsi ed a mietere vittime
in tutto il territorio nazionale, coinvolgendo spesso pedoni e ciclisti nelle
periferie delle città, dove l’assetto stradale e la minore presenza delle forze
dell’ordine invoglia a trasgredire alle regole. Nelle strade che fiancheggiano
i centri abitati, ad esempio, dovrebbero essere imposti limiti di velocità più
bassi.
Oltre i 50 km orari, infatti, i dati
dimostrano che il rischio mortale per un pedone è superiore al 50%. Incentivare
passaggi pedonali rialzati, rotonde disassate, salvagenti a centro strada,
piste ciclabili separate dalla viabilità stradale, può essere un contributo
alla riduzione del tasso di mortalità, che oggi in Italia è di tre pedoni al
giorno.
Dev’essere disincentivata, anche con
maggiore imposizione fiscale, la continua produzione di automobili in grado di
raggiungere velocità altissime e viceversa incentivata quella di macchine
eco-compatibili ed a basso consumo. Il Centro Democratico di Pistoia è
convinto, con questa posizione, di essere vicino al sentimento popolare che, in
questi tempi di grande disaffezione dalla politica, ha bisogno dai nostri
legislatori di scelte concrete e significative, quale quella qui auspicata.
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[Venerdì 22 novembre 2013 | 11:46 - © Quarrata/news]
Ma chi è questo G.Federighi? Quello che dal 1985 al 1994 è stato Consigliere della D.C, dal 1998 al 2002 assessore assieme ai comunisti e fino al 2007 Popolare Udeur e poi, "solo ma buono" capogruppo del "Gruppo del Consigliere Comunale Giorgio Federighi"? E' quello che in gioventù fece un poco di casino con le forze dell'ordine da una finestra di casa sua, in Pontelungo, ed assaggiò anche un poco di Santa Caterina in Brana? Nostalgia del Consiglio comunale? Nostalgia di qualche amministrazione controllata? Nostalgia di qualche "no" mulierico? Forse mi sbaglio, non è lui. E' solo Giorgione?
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