Il
Professore risponde alla lettera del candidato del Terzo Polo – Il Pd ha «costruito
tutti i presupposti perché ‘Scegliamo Pistoia’, pur volendo restare nel Pd, sia
legittimata a compiere le proprie scelte»
Caro Alessio,
la Tua lettera
aperta mi coglie di sorpresa come mi ha colto di sorpresa non solo il giudizio
di inopportunità sulla mia candidatura al Consiglio comunale, ma anche il fatto
che la Segreteria del PD, espressione di un’unica posizione e visione politica,
abbia deciso di scegliere 32 candidati su 32, adottando un’impostazione
antidemocratica e antipluralista.
In questi giorni
sto riflettendo sulle ragioni che hanno portato ad essere l’esperienza di Scegliamo
Pistoia una sorta di simbolo del rinnovamento. Al di là delle idee, del
grande lavoro di studio e riflessione, della credibilità delle persone, al di
là della concretezza e della trasparenza, penso che la forza di quel progetto
sia consistita nella grande apertura, nella capacità di coinvolgere invece di
escludere, nel rendere la partecipazione attiva e reale dei sostenitori il
fondamento di tutte le scelte. In buona sostanza, si è trattato di un progetto
autenticamente democratico e dove c’è democrazia c’è l’humus per le vere
riforme, per il cambiamento. E di democrazia oggi hanno bisogno i cittadini e
la città.
Anche il Pd a
Pistoia con la scelta di fare le primarie aveva imboccato questa strada di
apertura, tanto è vero che il suo risultato è stato a dir poco eccezionale
proprio grazie ad essa. Tuttavia, nella fase postprimarie, sembra che gli
stessi soggetti promotori e vincitori delle primarie abbiano improvvisamente
cambiato rotta, intraprendendo azioni che contraddicono tutto quello che era
accaduto fino ad allora. Quando c’è qualcuno che sceglie per tutti, quando si
pongono veti sulle persone perché di loro si ha paura, la democrazia è finita.
Soprattutto se poi si tratta di un Partito che si definisce democratico.
Di una cosa
adesso sono certo: io continuerò a percorrere la strada della democrazia con
tutti coloro che intenderanno condividere i suoi principi. Se il Partito
Democratico si ricrederà, tornando allo spirito inclusivo delle primarie,
quella continuerà ad essere la mia strada. Se invece deciderà di contraddire
tutto quello che ha fatto fino al 29 di gennaio scorso, il Pd avrà costruito
tutti i presupposti perché Scegliamo Pistoia, pur volendo restare nel Pd,
sia legittimata a compiere le proprie scelte. E non c’è dubbio che in questo
nuovo scenario tutto potrebbe accadere, tutto, con la conseguenza che il Pd
sarà riuscito a trasformare le primarie da festa della democrazia nel suo
funerale, solo per il piacere di escludere chi non ha tutto il diritto di
essere incluso
Roberto Bartoli
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[Giovedì 15
marzo 2012 - © Quarrata/news 2012]
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