domenica 4 marzo 2012

GENTILINI E NEGRI: «BASTA INCENERITORI»


MONTALE-PIANA. Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera inviata al Presidente della Provincia di Firenze da Patrizia Gentilini (oncologa) e Paola Negri (consulente in allattamento).

Gentile Presidente della Provincia di Firenze, Gentile redazione di Metropoli,
siamo Patrizia Gentilini, oncologa, e Paola Negri, consulente professionale in allattamento. Vi scriviamo in qualità di portavoce della Campagna per la difesa del latte materno dagli inquinanti perché desideriamo esprimere alcune considerazioni in relazione all’articolo “Inceneritori, marcia indietro della rossa Reggio Emilia” pubblicato su Metropoli del Chianti fiorentino di venerdì 24 febbraio.

Noi tutti promotori di questa Campagna riteniamo che esistono ormai tanti motivi (primo fra tutti quello della salute nostra e delle future generazioni) per affermare che l’età del fuoco sia ormai finita e quella che si è già aperta è l’era del riutilizzo, del riciclo e del recupero di materia, mentre l’incenerimento, anche con recupero energetico, è destinato a diventare una pratica sempre più residuale. Il mondo sta cambiando e urge la necessità di continuo aggiornamento: anche il TMB oramai è una tecnologia di ripiego, fondamentalmente legata alla cattiva qualità della raccolta differenziata così come è attualmente effettuata in gran parte della provincia di Firenze. Anche puntando a raggiungere il 65% di raccolta differenziata entro l’anno (come, peraltro, impone la legge), pur se si riuscisse a raggiungerla, si tratterebbe di una raccolta differenziata di cattiva qualità e con un residuo a sua volta di pessima qualità.
Se invece venisse fatta una raccolta differenziata davvero finalizzata al riciclaggio – come del resto chiedono le direttive europee – rimarrebbe solo residuo secco che sarebbe, una volta separato quanto ancora di riciclabile è rimasto, tranquillamente recuperabile con tecnologie a freddo oramai ampiamente disponibili.
Tale processo consentirebbe un recupero pressoché totale della materia, per essere trasformata in preziosi inerti utilizzabili in edilizia o nel campo degli stampaggi plastici. Queste tecnologie in cui siamo all’avanguardia in Europa rendono gli impianti di incenerimento inutili, oltre che costosi e dannosi per la salute.
Invece, stando così le cose, siamo assolutamente d’accordo con lei, Presidente Barducci: è proprio vero che non c’è niente di nuovo sotto il sole, ma non certo nelle tecnologie di trattamento e recupero dei rifiuti, bensì nella gestione delle stesse e nel continuare a prediligere da parte dei presidenti della Provincia – tanto lei quanto il suo predecessore Renzi –, una tecnologia che, lungi dall’essere innovativa, sta ormai diventando obsoleta, a prescindere da qualsiasi considerazione sulla sua dannosità, che non è certamente peraltro un aspetto da sottovalutare, come sosteniamo nella nostra campagna.
Se davvero la Toscana si avviasse a diventare una società del riciclo, come ci richiedono le direttive europee, come suggerisce il buon senso ed anche la volontà espressa dai cittadini di preservare i beni comuni come aria, acqua e la salute delle generazioni future, e come chiediamo noi, allora, cosa brucerebbero questi impianti? Avremmo bruciato i nostri soldi per costruirli e, soprattutto, ci saremmo bruciati l’occasione di creare, attorno alle attività di raccolta, recupero e riciclo, un gran numero di posti di lavoro: un recente studio, effettuato dall’Ecoistituto del Veneto, ha valutato che, a parità di investimento, i posti di lavoro che si possono creare nella filiera del riciclo e del recupero stanno nel rapporto di mille a uno rispetto a quelli impiegati nella filiera dell’incenerimento e smaltimento in discarica. Non è poco, nel momento di crisi che stiamo vivendo! Tutto ciò impone una seria riflessione sulle scelte impiantistiche “ormai anacronistiche” che avete prefigurato nel vostro piano interprovinciale.
Con l’occasione vi salutiamo cordialmente
Paola Negri e Patrizia Gentilini
le portavoce della
Campagna per la Difesa del Latte Materno dagli inquinanti
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 4 marzo 2012 – © Quarrata/news 2011]

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