MONTALE-PIANA. Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera inviata al
Presidente della Provincia di Firenze da Patrizia Gentilini (oncologa) e Paola
Negri (consulente in allattamento).
Gentile Presidente della Provincia di
Firenze, Gentile redazione di Metropoli,
siamo Patrizia Gentilini, oncologa, e
Paola Negri, consulente professionale in allattamento. Vi scriviamo in qualità
di portavoce della Campagna per la difesa del latte materno dagli inquinanti
perché desideriamo esprimere alcune considerazioni in relazione all’articolo “Inceneritori,
marcia indietro della rossa Reggio Emilia” pubblicato su Metropoli del
Chianti fiorentino di venerdì 24 febbraio.
Noi tutti promotori di questa Campagna
riteniamo che esistono ormai tanti motivi (primo fra tutti quello della salute
nostra e delle future generazioni) per affermare che l’età del fuoco sia ormai
finita e quella che si è già aperta è l’era del riutilizzo, del riciclo e del
recupero di materia, mentre l’incenerimento, anche con recupero energetico, è
destinato a diventare una pratica sempre più residuale. Il mondo sta cambiando
e urge la necessità di continuo aggiornamento: anche il TMB oramai è una
tecnologia di ripiego, fondamentalmente legata alla cattiva qualità della
raccolta differenziata così come è attualmente effettuata in gran parte della
provincia di Firenze. Anche puntando a raggiungere il 65% di raccolta
differenziata entro l’anno (come, peraltro, impone la legge), pur se si riuscisse
a raggiungerla, si tratterebbe di una raccolta differenziata di cattiva qualità
e con un residuo a sua volta di pessima qualità.
Se invece venisse fatta una raccolta
differenziata davvero finalizzata al riciclaggio – come del resto chiedono le
direttive europee – rimarrebbe solo residuo secco che sarebbe, una volta
separato quanto ancora di riciclabile è rimasto, tranquillamente recuperabile
con tecnologie a freddo oramai ampiamente disponibili.
Tale processo consentirebbe un recupero
pressoché totale della materia, per essere trasformata in preziosi inerti
utilizzabili in edilizia o nel campo degli stampaggi plastici. Queste
tecnologie in cui siamo all’avanguardia in Europa rendono gli impianti di
incenerimento inutili, oltre che costosi e dannosi per la salute.
Invece, stando così le cose, siamo
assolutamente d’accordo con lei, Presidente Barducci: è proprio vero che non c’è
niente di nuovo sotto il sole, ma non certo nelle tecnologie di trattamento e
recupero dei rifiuti, bensì nella gestione delle stesse e nel continuare a
prediligere da parte dei presidenti della Provincia – tanto lei quanto il suo
predecessore Renzi –, una tecnologia che, lungi dall’essere innovativa, sta
ormai diventando obsoleta, a prescindere da qualsiasi considerazione sulla sua
dannosità, che non è certamente peraltro un aspetto da sottovalutare, come
sosteniamo nella nostra campagna.
Se davvero la Toscana si avviasse a
diventare una società del riciclo, come ci richiedono le direttive europee,
come suggerisce il buon senso ed anche la volontà espressa dai cittadini di
preservare i beni comuni come aria, acqua e la salute delle generazioni future,
e come chiediamo noi, allora, cosa brucerebbero questi impianti? Avremmo
bruciato i nostri soldi per costruirli e, soprattutto, ci saremmo bruciati l’occasione
di creare, attorno alle attività di raccolta, recupero e riciclo, un gran
numero di posti di lavoro: un recente studio, effettuato dall’Ecoistituto del
Veneto, ha valutato che, a parità di investimento, i posti di lavoro che si
possono creare nella filiera del riciclo e del recupero stanno nel rapporto di
mille a uno rispetto a quelli impiegati nella filiera dell’incenerimento e
smaltimento in discarica. Non è poco, nel momento di crisi che stiamo vivendo!
Tutto ciò impone una seria riflessione sulle scelte impiantistiche “ormai
anacronistiche” che avete prefigurato nel vostro piano interprovinciale.
Con l’occasione vi salutiamo
cordialmente
Paola Negri e Patrizia Gentilini
le portavoce della
Campagna per la Difesa del Latte Materno dagli inquinanti
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 4 marzo 2012 – ©
Quarrata/news 2011]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.