lunedì 11 febbraio 2013

BIM E SOVRACCANONI NON RISCOSSI. UNA SERIE DI DOMANDE CHE NON SONO PER NULLA RASSICURANTI


Il lettore Lago Scaffaiolo interroga la politica montana sul perché delle numerose negligenze nel riscuotere i sovraccanoni idrici – Da anni ogni azienda vendeva energia elettrica senza dare niente ai Comuni? – E ora come si rimedierà al pasticcio? Un’altra beffa per colpa dei Sindaci?

SAN MARCELLO-MONTAGNA. Dopo il post Fratoni ci illustra i Bim, ma si capisce che Comunità Montana e Comuni non sono stati particolarmente attenti alle loro risorse (vedi) merita riflettere su una serie di considerazioni che il nostro lettore Lago Scaffaiolo ha postato come commento:

Dalla risposta della presidente Fratoni emerge un certo imbarazzo davanti a una situazione, caro blogger, che ha del clamoroso e che meriterebbe una segnalazione (almeno) alla Corte dei Conti, se non alla Procura della Repubblica.
Federica Fratoni non è certo la colpevole: a essere in una posizione a dir poco singolare – mi pare – sono gli amministratori comunali della nostra Montagna, in particolare quelli che si sono succeduti nei Comuni di San Marcello, Cutigliano, Piteglio oltre che in Comunità Montana.
Ricapitolando:
1) – le aziende private che utilizzano l’acqua (bene comune) dei torrenti montani per produrre energia elettrica e dunque per ottenere legittimi profitti, hanno l’obbligo di pagare cifre importanti alla Comunità Montana che poi deve ripartirle fra tutti i Comuni (in particolare fra i 3 sopra ricordati);
2) – è dal lontano 1994 che la gestione di questi sovraccanoni è stata trasferita alla Comunità Montana;
3) – non è chiaro (almeno dalla risposta della presidente Fratoni cui adesso sono passate tutte le competenze della ex Comunità Montana da qualche mese definitivamente chiusa) se e quanti soldi – prima del 2007 – sono stati in effetti riscossi dalla Comunità Montana su queste poste;
4) – è invece chiaro che in “zona Cesarini” (autunno 2012) la Comunità Montana fece un accertamento “straordinario” (sic !?!?) per capire quanti soldi – su quelle poste – potesse incassare, venendo fuori ben 993 mila euro che andavano trasferiti, quasi tutti, ai tre Comuni;
5) – la presidente Fratoni ci informa che ben il 90% di questi soldi (886 mila su 993 mila) risultano tuttora da incassare anche a causa di ricorsi presentati dalle aziende private;
6) – nulla scrive, la presidente, su un aspetto specifico che pure era stato posto, cioè sulla esistenza (speriamo proprio di no) di conflitti di interesse fra amministratori comunali e amministratori di aziende coinvolte nella questione.
La vicenda merita ulteriori approfondimenti, almeno su questi aspetti:
A) – perché i 3 Comuni (San Marcello, Piteglio, Cutigliano: Comuni in difficoltà economiche notevoli, come tutti i Comuni d’Italia, anche in seguito ai tagli alla finanza locale e dunque costretti ad aumentare tariffe e a tagliare servizi ai cittadini) hanno accettato di rinunciare a incassare, anno dopo anno, una massa di denaro (da imprenditori privati attraverso la Comunità Montana) che a loro spettava per legge?
B) – Perché la Comunità Montana si è risolta solo nel novembre 2012 a chiedere questi soldi e a farlo addirittura per il quinquennio precedente mentre avrebbe dovuto e potuto chiedere questi soldi, e averli, di anno in anno?
C) – La stessa Comunità Montana, i soldi dei sovraccanoni idrici che doveva riscuotere prima del 2007 per poi passarli ai Comuni, li ha riscossi oppure se ne è ... “dimenticata”?
D) – Nel caso se ne sia “dimenticata”, come è stato possibile? Di chi la responsabilità?
E) – È vero o meno che il Sindaco di Cutigliano (già presidente della Comunità Montana) è anche amministratore di una delle aziende a cui la Comunità Montana (e il Comune di Cutigliano) hanno chiesto (e per adesso non ottenuto) di pagare il sovraccanone? Da quale anno opera quella specifica azienda? Fra le aziende che hanno ricorso contro il pagamento c’è anche quella in cui il Sindaco di Cutigliano avrebbe un ruolo?


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[Lunedì 11 febbraio 2013 | 12:06 - © Quarrata/news]

5 commenti:

  1. Ho smesso di farmi tante domande ed ho accettato la passiva situazione di "dimorante" sulla montagna. Ho deciso di smettere di farmi domanda da quando non ho avuto risposte da parte del pubblico (Comune, Provincia, etc. etc compresi i partiti - se così si possono chiamare -) e da quando manca una controparte attiva. Scusate la manifesta delusione ma deriva dalla deprimente situazione della nostra situazione in montagna.

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  2. Concordo pienamente con l'amico Gabriele .

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  3. IL GRILLO PARLANTE

    MA NON è CHE TUTTO QUESTO SILENZIO DERIVA DAL FATTO CHE UN POTENTE SINDACO DELLA MONTAGNA E PRESIDENTE DELLA COMUNITà MONTANA è PRODUTTORE DI ENERGIA ELETTRICA?
    E CHE ALTRI SINDACI (UNO DEI QUALI IN GONNELLA) ABBIANO BENEFICIATO DI SOSTEGNI ELETTORALI DA AZIENDE CHE PRODUCONO ENERGIA IDROELETTRICA?

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  4. Grillo Grillo, si è così, sono in tanti a saperlo e a sentire questo SILENZIO.
    Ma lei che si sente, è così attento e sa tante cose e ha seguito da vicino con attenzione tutti i passaggi e le varie vicende della politica della montagna da tanto tempo, queste elezioni, non sono solo quelle del 2004, ma anche quelle precedenti e non solo in gonnella.
    Ritorni con la sua memoria a un passaggio importante, quando – nell’anno 2003 - è stata data la concessione per la costruzione della centrale idroelettrica……e in un modo, che chiamare regolare è una bestemmia.
    Si ricordi poi che nel 2009 il Sig. S.G aveva iniziato con insistenza a presentare il suo conto, anche lui, poi premiato con l’incarico di assessore nel 2010.
    Io e credo tanti altri, ci aspettiamo da Lei Sig. Grillo Parlate una lettura storica e tanti BEI RACCOTI DI QUEGLI ANNI.
    Comunque, sappia che tutto è partito della Comunità Montana.
    Quell’ONESTA E SAGGIA PERSONA ultraottantenne dell’ex Sindaco di Cutigliano, Enzo Lenzini, il 23 Aprile 2012, in occasione dell’Assemblea in Comune a San Marcello, dove parlò il Dott. Eller, disse: “quando è stato scoperto il fatto delle ruberie nel Marzo 2011, andavano commissariate tutte le amministrazioni e gli enti della Montagna”
    A far luce ci dovrebbe pensare la Magistratura, ma sembra sia impegnata altrove.

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  5. Carissimi, quello che raccontate corrisponde a verità inconfutabile. Permettetemi, dall'alto dei miei pochi capelli ormai bianchi, che l'inizio di tanto malgoverno ha avuto inizio proprio nel momento in cui sono mancati dei leader sul territorio quindi si deve tornare indietro e ripercorrere gli anni dal 1990 in poi ... Rileggendo i fatti alla luce dell'esperienza e degli eventi troveremo tante risposte. Proprio quelle risposte che non vogliono darci, che continuiamo a chiedere ma delle quali conosciamo la risposta; risposta che vorremmo sentire con i nostri orecchi per bocca delle istituzioni preposte.

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