martedì 19 febbraio 2013

OSPEDALE DI SAN MARCELLO. I SINDACI? SONO PARTITI IN RITARDO

di MARCO FERRARI

All’assemblea della Dynamo presenti solo 8 consiglieri comunali su 44 – Intolleranza per la ‘politica di professione’ e irritazione per il buco da 400 milioni dell’Asl di Massa: «Quanti Pacini si sarebbero potuti tenere in vita con quei soldi?»

LIMESTRE-MONTAGNA. L’assemblea pubblica indetta dal Comune di San Marcello Pistoiese sulla situazione dell’Ospedale Pacini, ha registrato tra le 270 e le 300 presenze, la maggioranza, circa 200, aveva la pettorina “Montagna Pistoiese. È qui che voglio vivere”.

Il teatro del Dynamo Camp di Limestre, messo a disposizione gratuitamente dalla stessa organizzazione no-profit, era pieno, tutti accorsi per capire che fine farà il nostro Ospedale. Tanta, tanta gente ed un rinnovato impegno civico come non mai visto ultimamente in Montagna.
Belle sensazioni. Un’assemblea, considerando il briefing iniziale delle 20 davanti ai cancelli della struttura, durata ben 4 ore e chiusasi intorno a mezzanotte.
L’associazione spontanea di cittadini con il solito tam-tam lanciato su internet, ha saputo radunare sotto un’idea sintetizzata da un unico vessillo fucsia, persone di estrazione politica più diversa. Una serata vibrante, molto partecipata, dove la gente aveva voglia di confrontarsi con le Istituzioni su temi seri ed importanti per il futuro della Montagna.
Le amministrazioni comunali e chi le rappresenta – giusto darne atto e merito –, hanno capito l’esigenza, hanno organizzato l’evento ed erano presenti, cercando di spiegare l’operato fin qui fatto, ma anche ascoltando le critiche a loro rivolte.
La politica mestierante non ha, per contro, trovato terreno fertile e appena si è affacciata è stata duramente stigmatizzata da voci libere alzatesi dalla platea all’indirizzo del Consigliere Regionale Gianfranco Venturi: “Basta politica” e “fare il politico non è un mestiere”.
Ma la politica, quella vera senza make-up e steroidi mediatico-televisivi, era lì tra il palco e la platea. Ai Sindaci, va riconosciuto, come ha chiesto in un impeto di sincero orgoglio il primo cittadino di Piteglio Claudio Gaggini, non nuovo a certe esternazioni (fu l’unico a scusarsi pubblicamente per quanto accaduto in Comunità Montana nella conferenza stampa del 10/07/12 nella sala consiliare di San Marcello) la buona fede dell’operato.
I Sindaci, come chiunque possono sbagliare, ultimamente un po’ troppo spesso, ma non hanno poteri da super eroi.
Nella vicenda dell’Ospedale Pacini, partiti forse un pelo in ritardo, hanno cercato di recuperare, istituendo una commissione con l’intento di coinvolgere tutti – miglior risposta domenica non ci poteva essere – e dedicando alla soluzione del problema molto del loro tempo. Questo però non è stato sufficiente per ottenere un risultato positivo rappresentato dall’Ospedale e non dal Piot, dal Pronto Soccorso e non dal Punto di Primo Soccorso.
La difesa è stata sistemata e non si prende più gol, ora è necessario passare all’attacco. È necessario, lo ha detto Antonia Amoruso, consigliere di Cutigliano, formalizzare con un protocollo d’intesa quanto concesso dalla Usl con semplici e-mail. Indispensabile, per capire il quanto e il cosa viene riorganizzato, è pretendere sempre dalla Usl, questa la richiesta formulata dalla consigliera provinciale Alessandra Nesti e da Luisa Soldati, delle cifre di bilancio su cui ragionare e confrontarsi. Pochi, è stato fatto notare da Gabriele Sichi nel suo intervento, i consiglieri comunali presenti in sala, solo 8 su 44.
Peccato. Inevitabilmente, trattando di Sanità, è stato chiesto, al rappresentante regionale, conto del buco milionario della Usl di Massa, ben 400 milioni. Insoddisfacente la risposta, tesa a minimizzare in termini economici, l’accaduto, rappresentando, per il bilancio sanitario regionale un granello. Ma questo granello ed altri di cattiva amministrazione, quanti Ospedali Pacini e per quanti anni avrebbe potuto veramente potenziare?
Per raggiungere un risultato positivo è necessario l’impegno di tutti, questo l’appello rinnovato in conclusione dai Sindaci. A loro far tesoro della serata riconvocando, come promesso, un’ulteriore assemblea di aggiornamento e sarebbe auspicabile, anche su altri temi che hanno scosso l’opinione pubblica della montagna. Temi sempre presenti ed emersi nel corso del dibattito.

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[Martedì 19 febbraio 2013 | 07:52 - © Quarrata/news]

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