domenica 23 ottobre 2011

BREDA. QUANTI DISCORSI!






PISTOIA. Ogni giorno ne leggiamo di tutti i colori. Discorsi, niente più che discorsi. Come anche quello di De Magistris, che aggiunge nulla al nulla:

 L’intervento
 Scende in campo anche De Magistris
«Dobbiamo evitare scelte politiche»

Qualcosa, a tutela dei migliaia di posti di lavoro in gioco, si muove pure attorno agli altri stabilimenti AnsaldoBreda. Anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha infatti preso posizione sui movimenti che stanno interessando il gruppo, intervenendo ad un’assemblea dei lavoratori del sito partenopeo. «Le scelte di Finmeccanica rispetto ad Alenia, ad Ansaldo ed altro non sono scelte industriali, ma politiche — ha affermato —. Si sta scegliendo di spostare tutto verso il Nord, essendo la Lega azionista di maggioranza di Finmeccanica ed essendo la stessa Confindustria nazionale governata dagli interessi settentrionali. Con l’appoggio pieno del Governo, che la Lega controlla. Con un ruolo rivestito in questo senso anche dal ministro Tremonti che influenza la
Regione Campania».

«Piano anticrisi, servono certezze»
I sindacati annunciano un nuovo sciopero:
«Le parole non bastano»

Non bastano le rassicurazioni dell’ad Finmeccanica Giuseppe Orsi che, come già in audizione al Senato, venerdì ha ribadito al presidente della Regione di non pensare più ad una dismissione di AnsaldoBreda, ma ad una partnership forte con un gruppo internazionale. I sindacati metalmeccanici reclamano un nuovo incontro chiarificatore con l’azienda e per ottenerlo, in tempi brevi, per domani hanno indetto un nuovo sciopero di un’ora dei dipendenti di via Ciliegiole. Venerdì, i vertici di AnsaldoBreda e Finmeccanica hanno infatti incontrato «soltanto» i rappresentanti delle Istituzioni e della Regione e Fim, Fiom, Uilm e Uglm rilanciano in vista del «piano anticrisi» che sarà presentato fra un mese. «Riteniamo – si legge in una nota congiunta – che siano impraticabili percorsi che prevedano il risanamento a spese dei lavoratori, che a differenza di altri hanno già pagato in maniera assai pesante. Per essere ancora più chiari – aggiungono i sindacalisti – siamo pronti a un intervento di risanamento, ma non saremo disponibili ad una nuova ristrutturazione o a cessioni a vario titolo. Ora serve ridare certezze ai lavoratori e al territorio, per garantire il futuro della nostra maggiore impresa, bisogna ricostruire da subito relazioni industriali forti e corrette, diversamente il rischio è quello dell’apertura di una fase conflittuale che noi vorremmo evitare», dicono ancora sottolineando il buon esito del loro incontro con il presidente della Regione.
Sulla questione torna a prendere posizione anche il sindaco Renzo Berti: «Ho detto ad Orsi – afferma – di non capire l’idea di un disimpegno e ho sostenuto che il partner che sarà individuato deve comunque essere orientato a non dismettere lo stabilimento pistoiese».

Né i politici né i sindacati sanno più cosa dire. E nessuno sciopero sarà risolutivo.
Anche perché, piaccia o no, la parola definitiva non toccherà certo a loro.

Cliccare sulle immagini per ingrandirle.
[Domenica 23 ottobre 2011 – © Quarrata/news 2011]

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