domenica 23 ottobre 2011

PISTOIA/DEGRADO. QUANDO UNA GIUNTA È SERIA



PISTOIA. Orgoglioso del successo che gli spetta tutto, Cosimo Zetti, caposervizio della Nazione, è riuscito a trascinare in redazione il sindaco Berti.
Gli ce n’è voluto, per farlo. E, tanto per essere cattivi, gli è riuscito forse solo perché – vediamo se indovinate… – le elezioni sono vicine, la Breda non va, il partito è in crisi, le spese fatte sono state fin troppe, il Comune non ha mezza palanca e per raccattar qualcosa deve affidarsi al saccheggio delle multe e così via.
Comunque scrive:

Un punto di partenza

Avevamo chiesto una risposta. E la risposta è arrivata. È stato il sindaco, in prima persona, a partecipare al forum sul degrado che si è svolto ieri mattina in redazione. Da una parte i residenti e i commercianti, dall’altra l’Amministrazione comunale. È stato un confronto aperto, a tratti aspro, ma un confronto, ed era quello che volevamo, da cui sono uscite proposte e promesse. La campagna che abbiamo condotto sul decoro ferito, con le foto delle scritte e di quei giovani immortalati mentre facevano i propri bisogni in centro, aveva proprio questo scopo: alimentare il dibattito, iniziare un percorso per uscire da una situazione di stallo. Non era un compito facile. Non abbiamo trovato la ricetta vincente e non potevamo neppure riuscirsi in appena sessanta minuti. Ma un punto di partenza, quello sì, lo abbiamo trovato. Palazzo di Giano ha promesso controlli sul rispetto del regolamento comunale in materia di decoro e di movida notturna. Commercianti e residenti, invece, si sono detti pronti a fare un passo indietro, a riconoscere i propri errori e a portare avanti un’opera di sensibilizzazione nei confronti di chi non rispetta le regole. Ognuno, è stato detto, farà la propria parte. Ne siamo soddisfatti. Noi, in ogni caso, continueremo a monitorare la situazione.

È un bene che il quotidiano si sia intestardito su questa sua onestissima campagna: perché Pistoia è un degrado – e non solo per i pisciatoi lungo le strade.
Ma sarebbe un bene democratico a patto che la gente di Pistoia – tutta quanta, lasciàtecelo dire – si accorgesse di che amministratori ha alle mani; chi vota quando va alle urne.
La ‘calata di brache’ di Berti, se proprio volete saperlo, non ci sembra né sincera né convinta. Viene, come abbiamo già detto, in una condizione di morbidezza e di astenia di un’amministrazione che sta smobilitando e deve quindi pensare al domani con il minor numero di problemi possibile.
Berti stesso si appresta a uscire di scena, destinato a più alti e remunerativi incarichi e – se permettete – lo vorrà fare con poche polemiche: anzi, possibilmente, come si direbbe oggi, a polemica zero.
Quello che colpisce, dal nostro punto di vista che ormai non passa più inosservato, è, piuttosto, la serietà zero di questa giunta uscente, sfiancata da dieci anni di ribaltoni, rimpasti, riammodernamenti, raffazzonamenti, rammendi, ricuciture, rimedi a metà, mezzi servizi, promesse di Pulcinella e quant’altro – scandali e scandaletti compresi.
Questa giunta negazionista, vogliamo dire.
Sul degrado iniziò a sparare che non esisteva la onnipresente e vivace assessore Barbara Lucchesi. Lo abbiamo anche scritto (vedi).
È lei, con la sua faccia bene esposta, che sarebbe dovuta scendere in redazione a battibeccare con Zetti e gli altri in fila, e non certo Berti nella veste di tappo di tutte le misure, di tampone emostatico – per restare in metafora medica.
Il sindaco – un sindaco davvero serio e responsabile – avrebbe dovuto fare una sola cosa: pretendere e aspettare che la Lucchesi parlasse negando pubblicamente il suo negazionismo sul degrado; farle promettere tutto quello che lui, primo cittadino, ha promesso (e che, presumibilmente, come sempre, non manterrà, anche perché ha altro, in questo momento, a cui pensare); farle espressamente impegnare la propria faccia dopo lo scivolone del il degrado per noi non esiste.

E poi cacciarla dalla giunta: perché così fa, in una vera democrazia, un vero democratico con chi, con un proprio incauto intervento, ha coperto di ridicolo tutto lo staff di cui fa parte.

Cliccare sulle immagini per ingrandirle.
[Domenica 23 ottobre 2011 – © Quarrata/news 2011]

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