sabato 8 ottobre 2011

PISTOIA/POLITICA. UNA VENTINA DI INTREPIDI ASTANTI

di Luigi Scardigli



L’improvviso abbassamento delle temperature ha trasformato il Bastione Ambrogi, nel solo giro di 48 ore, da luogo di delizia e ristoro, ottimo per sfuggire all’insolita calura ottobrina, in un angolo di verde che trasuda umidità e per questo vietato ai sinusitici e ai sofferenti di cervicale.
Sarà dipeso da questo che stasera, intorno alle 18, ad assistere al dibattito preelettorale promosso dalla Lega Nord, oltre ai relatori sul palco, orfani del solo rappresentante di Forza gnocca, ci fossero una ventina, non di più, di intrepidi astanti, maggiormente cloroformizzati dalle parole che si sono susseguite e praticamente uguali a quelle che hanno animato i dibattiti di venti anni fa, che dall’improvviso rigore climatico.
Inutile che vi stia a raccontare cosa abbiano detto i rappresentanti della maggioranza e quelli dell’opposizione: i primi hanno tessuto – chi più, chi meno entusiasticamente – l’elogio della giunta Berti; i secondi, l’opposto, con tre piccole eccezioni delle quali gradisco far menzione.
1. La totale scollatura tra le parole e il pensiero ha guidato l’intervento di Paolo Bruni, in rappresentanza del Pd: non ci credeva prima, in Berti, figuriamoci se ci crede ora, in dirittura d’arrivo.
La fortuna del Buster Keaton di Pistoia – uno tra i compagni più seri ed affidabili di questa città; uno dei pochi compagni rimasti, meglio, va’ – è stata che, mentre tesseva lodi alla giunta, la smorfia del viso non abbia tradito la minima incredulità, arrivando alla conclusione del proprio intervento senza nemmeno scoppiare in una risata fragorosa.
2. Il coraggio di Alessio Bartolomei, confluito nel Fli come tutti gli ex berluscones normali: ripudiare il bipolarismo e applaudire al coraggio democratico del Pd nell’istituzione delle primarie, a differenza di quanto succeda dalle sue parti, dove i candidati sindaci vengono direttamente imposti dagli Stati Uniti d’America.
3. La disarmante lucidità programmatica di Andrea Fusari, un verde mai pentito, che ha ricordato, oltre ad aver snocciolato una disamina sin troppo esaustiva e terrificante a proposito della miope e delittuosa politica economico-industriale di Pistoia, come a sinistra, il Pd detenga lo scettro della coalizione sempre con minor prestigio, viste le fughe di Arcobaleno, Sel e Idv, tre naturali alleati che hanno decretato, in questi 65 anni, con nomi e simboli diversi, l’effettiva maggioranza di sinistra.
4. Ma la cosa che mi ha più convinto è stata la proposta del rappresentante dell’Idv, Leonardo Soldati, che tra varie cose simili a tutto il resto, ha fatto cenno di voler affrontare il problema dei separati, facilitando la suddivisione degli immobili, campo di contesa dei divorzi, puntualmente assegnati alle donne, in modo da aiutare fattivamente i mariti, che si ritrovano, improvvisamente, e dopo la firma di una separazione, senza più casa e, come se non bastasse, senza soldi per continuare a vivere da soli.

Se il disegno diventa provvedimento, voto Idv, lo giuro!

Cliccare sull’ immagine per ingrandirla.
[Sabato 8 ottobre 2011 – © Quarrata/news 2011]

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