giovedì 13 ottobre 2011

LG PLAST. E IL TEATRINO CONTINUA



AGLIANA. Struggenti le dichiarazioni dei soliti politici preposti a celebrare il funerale della LG Plast che detiene un profilo fondamentale dell’oggetto sociale implosivo e autopunitivo: il riciclo di materie plastiche.
In questa condizione trova esatta motivazione il suo ricercato aborto aziendale,  che non potrà avere ragione di esistere nel nostro territorio, essendo un chiaro antagonista industriale dell’impianto di incenerimento dei rifiuti di Montale. Chi non lo ricordasse, il più ghiotto dei rifiuti per l’inceneritore è il materiale plastico, che ha dote di sostenere la temperatura del forno e ridurre i consumi energetici.
Tutto questo, era noto ai Comitati, e lo scrivente lo aveva ampiamente contestato al sindaco Ciampolini, già due anni or sono sulla stampa locale.
Spiace constatare che, nel frattempo, la Regione Toscana ha proceduto a finanziare una surrettizia Agenzia formativa regionale utile solo a rilanciare la speranza di riapertura, in verità dimostratamente negata dalla completa assenza di volontà politica a ogni livello, comunale, provinciale e regionale, per come amministrate dallo stesso registra o burattinaio – scegliete voi.
Spiace constatare che la comunità di cittadini dovrà sopportare lo spreco di tali finanziamenti pubblici e il costo di due anni di cassa integrazione straordinaria, anche questa certamente da caricare sulle spalle del solito Pantalone, cioè noi tutti.
La struggente replica del consigliere comunale Lucchesi è altresi emblematica della completa ignavia che sembra accompagnare gli stessi consiglieri di maggioranza, sollecitati dalla opposizioni a far luce sulla vicenda LG Plast con delle iniziative fattivamente propedeutiche al rilancio industriale, ma aprendo la strada di un autentico avvio del virtuoso processo di riciclo dei rifiuti sul territorio della Piana.
Scriveva infatti, rispondendo ad un mio post, il consigliere del Pd Clarissa Lucchesi:

… visto che oggi parli di LG Plast mi sento particolarmente chiamata in causa dato che una delle lavoratrici che tu dici essere stata presa per le chiappe è mia madre! Bene,voglio dirti solo una cosa, le istituzioni avranno anche lasciato soli i lavoratori, cosa che ormai accade continuamente, ma dall'altra parte,  parlo dell'opposizione, liste civiche e/o comitati, nessuno si è mai speso per la causa! Se non di facciata! Ci sono stati scioperi, assemblee e riunioni e non solo sindacali per parlare e sensibilizzare la popolazione al problema ecco... nessuno si è mai presentato! Quindi e concludo prima di provocare e parlare di queste cose sollevando dei polveroni è bene davvero “esserci dentro” ed esporre la propria opinione solo se veramente per una causa siamo in grado di combattere fino in fondo e risolverla non solo per demagogia. Ciò che i lavoratori Lg Plast chiedono non è una polemica sterile o un copia e incolla di articoli di quotidiano passati ma una soluzione!
Cordiali Saluti Lucchesi Clarissa

La lettera di protesta è apodittica: il consigliere Lucchesi osserva che promuovere un virtuoso sistema di “Riciclo dei rifiuti”, equivale a “... spendersi per la causa in modo di facciata”, e sembra non essersi mai chiesta dov’è che sorge il vulnus politico-istituzionale che porterà anche la LG Plast in una fossa. La consigliera, non vede la demagogia di cui è intrisa la vicenda a causa dell’inerzia del suo partito: cerca di vedere quella di coloro che non hanno avuto ruolo alcuno nell’indirizzo scandaloso dei fatti, e cioè le forze di opposizione e i comitati contro l’inceneritore.
Questo il risultato dell’ottusa politica degli enti istituzionali, fiancheggiati dalla Cgil, molto assidui a presenziare a riunioni, assemblee e presìdi, quanto populisti nelle conclusioni più inutili.
Alessandro Romiti

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[Giovedì 13 ottobre 2011 – © Quarrata/news 2011]

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