MONTALE-PIANA. Scrive Alessandro Romiti alla stampa:
Il Comitato per la chiusura dell’inceneritore di Montale si vede costretto a denunciare l’ennesimo tentativo di organizzazione e conduzione di un convegno “autoreferenziale, monovocale e privo di ogni necessaria trasparenza”, peraltro già dimostrato nelle precedenti iniziative del febbraio 2008 e maggio 2010.
L’iniziativa è propedeutica a costituire un precedente intriso di apparente autorevolezza e magnificenza (trattandosi di un convegno nazionale) che, per il principio ubi maior minor cessat, vedrebbe cancellata la clamorosa serie di contraddizioni che trovano dilaniati gli organi di controllo Asl 3 e Arpat, come dimostrato nell’audizione dello scorso 7 presso la Commissione ambiente IV della Provincia di Pistoia.
Segue l’appello rivolto ai Ministeri dell’ambiente e della salute.
Confidiamo nella vostra pubblicazione della denuncia.
* * *
Ill.mi Ministeri dell’Ambiente e della Salute,
sono a comporre questa informale corrispondenza per denunciare alla vostra attenzione la dimostrata circostanza dell’impossibilità di svolgere un confronto con le autorità sanitarie della Piana, alla luce di recenti documenti che Vi sottoponiamo in allegato.
I carteggi, che siamo a trasmettervi, seguiranno in forma cartacea, ma riteniamo opportuno denunciare tempestivamente che:
a) la Provincia di Pistoia e la Regione Toscana hanno in parola un convegno “nazionale” sul tema dei “Rifiuti e ambiente” previsto in data non precisata, ma a decorrere da novembre, cioè tra sole tre settimane (all. 1 del 18 settembre).
b) Il nostro referente al “Tavolo tecnico istituzionale” (D.ssa Patrizia Gentilini) non ha ricevuto né il programma del convegno, né l’elenco dei relatori, né (... e dunque reggetevi forti) i dati delle analisi sulle matrici e le entità numeriche di malati e deceduti per le valutazioni di merito. Questo ancorché la stessa professionista abbia denunciato più volte la mancata consegna degli atti a far data dal 19 novembre 2010! (vedi all. nota verbale).
c) La Regione Toscana ha effettuato informazione (vedi allegato 1) sul quotidiano locale, solo allo scopo di “rassicurare” la cittadinanza, in modo ritenuto evidentemente fazioso e solo rassicurante, per i motivi di seguito illustrati...
d) La Asl 3 ha promosso una integrazione all’indagine epidemiologica già disponibile e conclusa! Infatti una rapida consultazione con alcuni medici generici del territorio ci ha permesso di comprendere che le “schede” sono già state acquisite dalla D.ssa Marino Merlo (incaricata delle rilevazioni per i Comuni di Agliana e Montale). L’indagine promossa con lettera del 22 settembre è surrettizia. Il Comitato è convinto che essa trovi solo giustificazione nel procrastinare i tempi utili per l’acquisizione e la pubblicazione dei dati sanitari in parola.
e) L’Assessorato all’Ambiente della Prov. Pistoia, ha riferito che l’indagine sanitaria è stata sospesa e rallentata per questioni inerenti il “trattamento dei dati” (ovvero per implicazioni legate alla privacy). Sul punto debbo intervenire riferendo che – per mia personale esperienza – gli adempimenti legati alla “privacy” sono pleonastici e non dovuti quanto si opera in un ambito di competenza di pubblici uffici! Tale circostanza mi impone di osservare come l’invio al competente “Garante della privacy” di una richiesta di chiarimento sia stato solo un espediente per rinviare le conclusioni attese dai cittadini.
f) Lo stesso sindaco di Montale, David Scatragli, ha riferito che non è comprensibile disporre dei dati entro la fine del 2011. Come condurre un convegno nazionale in assenza di dati analitici e valutazioni epidemiologiche (vedasi allegato Tirr. scat 02010) che sarebbero previste alla fine del corrente anno e cioè certamente dopo lo svolgimento del suddetto convegno?
g) Gli allegati 2-3-4 sono altresì estratti da un precedete “convegno-parata” organizzato dalle autorità inceneritoriste nel febbraio del 2008. In tale edizione gli organizzatori omisero di invitare l’Ordine dei Medici di Pistoia: il Dott. Egisto Bagnoni, venne informato alle ore 12 del giovedì del suo invito al convegno – giusto la denuncia che venne fatta dai comitati (all. 3) – che si sarebbe poi svolto 50 ore dopo!
Il Sindaco dell’epoca (Comune di Montale) ha avuto anche la tracotanza – e la faccia tosta –di specificare tale grave malformulazione dell’invito, specificandolo nel comunicato stampa a conclusione del Convegno (allegato 4).
h) Dopo l’episodio scorretto e fuorviante del febbraio 2008, ne è seguito un altro nel maggio 2010. Anche in quella occasione la D.ssa Gentilini, nostro referente, è stata impedita di ogni consultazione dei dati in tempo utile e preliminare al convegno, impedendole di fatto ogni capacità di contraddittorio.
Per quanto sopra, osserviamo come improponibile la considerazione che viene data a mezzo stampa dall’Assessore regionale all’Ambiente Rita Bramerini: è mai possibile svolgere i lavoro senza contraddittorio, in piena mancanza dei dati analitici e senza un programma utile a un mese dalla ipotizzata sessione?
Come si può continuare a fidarci delle nostre autorità sanitarie!?
Confidiamo che codesti ill.mi Ministeri intervengano per ripristinare i necessari presupposti di trasparenza, correttezza e diligenza nella gestione e programmazione di un evento che è atteso dalla comunità come un evento di chiarimento e non di mera “pontificazione” di tesi inceneritoriste preconfezionate sfruttando la tecnica dell’argumentum domini molto cara agli amministratori della Piana.
Resto a disposizione, su incarico del Comitato per la chiusura dell’inceneritore di Montale, e saluto con ossequi e cordialità
Alessandro Romiti
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[Lunedì 10 ottobre 2011– © Quarrata/news 2011]
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