sabato 29 ottobre 2011

FIOM/BREDA. POLITICA SINDACALE DA MEDIOEVO



PISTOIA. Basta leggere l’articolo di M.Q., sul Tirreno di oggi, e ci rendiamo conto della vecchiezza decrepita della politica sindacale Fiom.
La Cgil è – e resta – la cinghia di trasmissione del partito.
E come tale ragiona in parallelo al partito stesso: pigiare sul governo perché tutto resti com’è; chiedere sostanzialmente agli italiani di continuare a pagare le centinaia di milioni di euro – se non miliardi – di una serie infinita di cadute economiche dell’azienda.
È ancora lì, la Fiom, a chiedere scioperi e piedi puntati.
Ed è una tragedia quando nessuno si rende conto che – come sostiene giustamente la Uilm – occorre tutt’altro: è «indispensabile la partecipazione economica, tecnologica e riorganizzativa di un partner, diverso dai concorrenti diretti (Francia, Germania, Spagna)
che dimostri la volontà di valorizzare le capacità produttive italiane».
Gli operai della Breda farebbero una scelta migliore e sensata a lasciare da parte i politici di tutti i partiti, ma in questo caso soprattutto quelli del Pd locale, che stanno parlando attraverso la Fiom e che già fin troppo male hanno fatto all’azienda con i loro interventi manipolati e clientelari.
e.b. blogger
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[Sabato 29 ottobre 2011 – © Quarrata/news 2011]

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