QUARRATA. Insieme per Quarrata: è così che si chiama la coalizione formatasi recentemente fra Udc, Fli e CittàPerTe, con l’intento di cacciare, dopo la deposizione dal trono di Sabrina Sergio Gori per raggiunti limiti di mandato, anche la sinistra, che a Quarrata ha toccato il fondo e raschiato il barile, facendo vergognosamente regredire la ex-capitale del mobile.
Stamattina in Comune la coalizione si è presentata ufficialmente agli elettori e alla stampa. Ha introdotto l’incontro Massimo Bianchi (Fli – Siamo la vera alternativa al centrodestra e al centrosinistra; lottiamo contro la casta e i poteri forti; ci interessano solo i cittadini e i loro problemi), poi ha parlato Gabriele Pratesi (CittàPerTe – Non vediamo un futuro se dovessero vincere o il Pd o il Pdl) e ha chiuso il primo round Alessandro Cialdi (Udc – Mi piace l’idea di far capire alla gente che tutti noi – Udc, Fli, CittàPerTe – abbiamo in comune una storia: quella di essere usciti dal potere a livello nazionale con Casini e Fini, e a livello locale i rappresentati della lista civica: siamo antipotere).
Cialdi ha presentato i 5 punti del programma della coalizione: cinque capisaldi che sono la base concreta del programma anti-Sabrina e anti-Pd. Punti che non cambieranno qualunque sia il candidato Sindaco che uscirà dalle primarie del prossimo gennaio: primarie che ci saranno comunque perché dovrà essere la gente a dire chi dovrà essere il candidato per il rinnovamento di Quarrata.
Insieme per Quarrata, nel primo quinquennio del suo governo, se avrà successo, intende:
- realizzare il depuratore della Piana a prescindere da Publiacqua, perché tutta la fognatura che va da Barba a Caserana non resti vergognosamente inutilizzata;
- dare sostegno all’indotto produttivo per quanto compete al Comune: viabilità, infrastrutture e servizi; dal prossimo mese assemblee pubbliche per confrontarsi con la gente e le associazioni di categoria;
- monitorare e mappare tutti i servizi del territorio: una radiografia della città necessaria, visto che l’amministrazione uscente non è stata mai in grado di fornirla o non la ha voluta fornire. Gas, acquedotti, fognature, illuminazione dovranno essere completati anche nelle zone meno appetibili o remunerative per Toscana Energia e Publiacqua;
- rivedere il piano strutturale nell’àmbito dell’urbanistica e bloccare i bandi Apd, che non risolvono i problemi della città, ma li complicano, mangiando nuove aree per dedicarle all’edilizia, con il beneplacito della Regione Toscana che, su altro versante, predica di non volere l’utilizzo di ulteriori porzioni di territorio. La nostra idea – ha detto Cialdi – è quella di favorire il recupero del patrimonio esistente. Il piano strutturale è sottostimato – ha continuato – perché è tracciato per 25mila abitanti nel 2020, mentre Quarrata è già a 26mila oggi, 2011;
- gestire il problema rifiuti in maniera diversa (Quarrata è proprietaria del Cis al 48%), sul paradigma di Vedelago e di Capannori, e soprattutto facendo sì che controllato e controllore, in Cis, non coincidano con lo stesso soggetto, finendo per danneggiare sia la correttezza amministrativa che i cittadini.
Fin qui il programma, a grandi linee.
Andrea Balli del blog Notizie su “Quarrata e dintorni” ha chiesto se, all’interno del nuovo mandato quinquennale, continuerà la rotazione dei consiglieri alla maniera che era stata tipica della lista CittàPerTe, ma Pratesi ha risposto, molto orgogliosamente, che ciò non potrà accadere, perché vinceremo noi le elezioni.
Marta Quilici (Il Tirreno) ha chiesto ai relatori coalizzati se
- con il loro rifiuto di intavolare trattative con il Pdl, non abbiano consegnato, di fatto, la vittoria al Pd
- non pensassero che le primarie finiranno per dividere lo schieramento
- non fossero troppe le diversità e le distanze ideologico-politiche fra Udc, Fli e CittàPerTe.
Dal canto della coalizione, Pratesi ha risposto che niente potrà impedire di trovare una mediazione fra persone – sia pure con un loro diverso retroterra culturale e politico – che partono dalla semplice idea di risolvere i problemi della gente e non da quella di regnare; Bianchi ha insistito sul concetto che le primarie daranno giustamente agli elettori la sicurezza che saranno loro a scegliersi il candidato Sindaco e che esso non verrà imposto da nessuno; e Cialdi ha chiarito che non c’è possibilità di parlare con un Pdl che, quattro anni fa, rispose all’Udc che era meglio perdere le elezioni con un candidato Pdl piuttosto che vincerle con un candidato dell’Udc. Nel Pdl – ha sottolineato Cialdi – non è cambiato nulla, nessuno di loro ha preso le distanze da Berlusconi. Impossibile, dunque, parlare…
Giancarlo Zampini (La Nazione) ha disegnato, ai tre della coalizione, un futuro fatto di astensionismo alle urne e di gite al mare, dopo il rifiuto di volere intavolare un dialogo con il Pdl. Ci vorrebbe un po’ di colla – ha detto Zampini – per fare fronte contro il Pd e l’idea della continuità-Sabrina. Altrimenti favorirete il successo del centrosinistra: Quarrata è la terra dell’Ulivo – ha ricordato.
Pratesi gli ha risposto che, se la lista civica CittàPerTe è riuscita nascere e crescere in appena cinque mesi, allo scorso turno elettorale, pur senza alcuna preparazione, è verosimile credere che una coalizione così seria e così ben coesa come quella che è stata presentata stamattina, riesca a far sbaraccare chi, a Quarrata, ha portato solo danni e regresso economico, politico e sociale.
Partendo da un elemento già toccato da Bianchi, cioè la nascita del compromesso storico a Quarrata, personalmente abbiamo sostenuto come assolutamente credibile la possibilità che la gente – stufa oggi come vent’anni fa – della situazione incancrenita, stavolta per colpa del centrosinistra e della gestione Sergio Gori, si decida a votare per Insieme per Quarrata e dia una sterzata poderosa e secca verso le tre forze della nuova coalizione, con un chiaro segnale di condanna della sinistra e di Sergio Gori in prima linea.
Ma abbiamo voluto accennare anche a tre problemi concreti, reali ed estremamente pesanti, che condizionano la vita di Quarrata e della sua gente:
- cosa farà la coalizione con una struttura amministrativa – gli uffici –, che si è creata una pelle da elefante e che non risponde se non ai princìpi dell’autoreferenzialità e dell’autoconservazione?
- cosa faranno le forze di Insieme per Quarrata della Màgia, pozzo senza fondo e senza fine, e buco nero nelle spese di mantenimento?
- cosa farà l’eventuale nuova Giunta della Querciola e dei suoi 15 lettini bianchi e profumati. Crede ancora che il Parco Verde possa gestire l’ostello con un profitto sufficiente e soddisfacente?
Ha risposto Cialdi, ma solo sul primo punto. Gli uffici – se la coalizione vincerà – saranno sempre e comunque tenuti a rispondere per iscritto, prendendosi le proprie responsabilità e non, come fin qui spesso hanno fatto, permettendosi di dare evasive risposte orali, il più delle volte contraddittorie e, in séguito, smentite.
Su Màgia e Qurciola – punti davvero dolenti – dovremo aspettare ancora una ventina di giorni: poi la coalizione ci dirà, chiaro e tondo, che intenzioni ha rispetto a queste realtà frustranti e debitorie.
Una cosa è certa – ha concluso Cialdi –: se dovessi essere Sindaco, farò il Sindaco per il tempo che la legge me lo permette. Poi me ne tornerò a fare il privato cittadin: non chiederò né cercherò profittevoli poltrone in aziende pubbliche e/o partecipate.
E se lo dice Cialdi, cari lettori, deve essere senz’altro vero, per quanto lo conosciamo.
Edoardo Bianchini
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[Sabato 29 ottobre 2011 – © Quarrata/news 2011]
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