È il sentimento accresciuto da quella sorta di sacra rappresentazione che si unisce, immancabilmente, alle esecuzioni dei tiranni.
La gente che esibisce un corpo, che guarda allocchita o – vedete bene – con un mezzo sorriso ebete sulla faccia.
C’è sempre, a ogni esecuzione, una sorta di rituale, come una gara per cancellare il mostro, la bestia.
E, a volte, sembra che lo si voglia fare quasi perché quel mostro, quella bestia, se non sacrificati sull’altare della libertà, potrebbero perfino cominciare a parlare, sùbito dopo, e a dire fin troppo. Anche sugli esecutori o sugli oppositori…
Oggi ancora più schifo, quindi.
Lasciatemelo dire con tutto il disgusto possibile.
e.b. blogger
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 22 ottobre 2011 – © Quarrata/news 2011]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.