di ALESSANDRO
ROMITI
Riflessioni dopo una sommaria intervista all’Assessore
al bilancio Roberta Santini – Il Comune eroga 100mila euro all’anno
ma non sembra svolgere alcun controllo sull’utilizzo di una cifra così
consistente di denaro pubblico
AGLIANA. Eravamo leggermente imbarazzati
per aver impegnato il tempo e la pazienza della gentile Assessore al bilancio
del Comune di Agliana, Roberta Santini, sulla nostra “inchiestina” che è
spuntata all’avvio del torneo calcistico dei rioni.
Vale il principio che “dalle piccole cose si
hanno i grandi risultati” e speriamo, dunque, d’essere presto rassicurati
della più irreprensibile gestione del plafond di 100.000 € annui – di soldi pubblici, cioè nostri – affidati dall’Amministrazione
Ciampolini all’associazione capofila affidataria della gestione degli impianti
sportivi di calcio.
LA BUONA POLITICA
E IL PUBBLICO DENARO
Quando
un Comune, uno qualsiasi, eroga un contributo a una associazione del
territorio, tale associazione lo riceve e lo utilizza come crede. È sempre
stato così ed è giusto che sia così: solo che un contributo può essere di
mille, duemila, tremila €. Poi basta.
Quando
però la cifra erogata è di centinaia di migliaia di € ed è automaticamente
versata di anno in anno, quando cioè siamo dinanzi a 100mila € che ricorrono,
si può più parlare di contributo o si deve parlare, invece, di compenso per
la prestazione di un servizio che non viene svolto direttamente dal Comune,
ma che potrebbe anche esserlo e magari in termini di maggiore economicità e
dispendio? In altri termini: un dipendente (o anche due) dedicato solo ed
esclusivamente al lavoro della calendarizzazione dell’uso delle strutture
sportive, costerebbe più o meno di 100mila € all’anno alla collettività dei
cittadini di Agliana?
E
proprio per questo è necessario o no il controllo su una spesa corrente che
in un decennio gira intorno al milione di € ovvero due miliardi delle vecchie
lire?
La
domanda è semplicemente questa.
La
risposta datela voi, lettori – se non avete le fette di salame sugli occhi.
e.b.
|
L’argomento sembra però interessante, visto che si
discute di un’ipotetica erogazione di 2.500 € circa mensili d’emolumenti
distribuiti in quota-parte ai tre dirigenti dell’Agisport,
che però in dieci anni (30mila € all’anno), assumono una consistenza di 300.000
€.
Non è ben chiaro quali siano le competenze
operative degli stessi dirigenti, chiamati a tenere il calendario degli
incontri sulle prenotazioni dei tre campi tra le associazioni sportive: sembra
che, solo per il calcio, ad Agliana, di campi ce ne siano ben una dozzina.
L’Assessore Santini è stata impeccabile, compìta e
compiuta, senza una sbavatura argomentativa dinanzi alle nostre
impertinenti domande: ha ribadito chiaramente che, dopo l’erogazione dei soldi
e la ricezione del bilancio d’esercizio da parte dell’Agisport, non vede alcuna
necessità di fare verifiche di correttezza e qualificazione del bilancio
stesso.
La Santini non ha fatto nemmeno una scivolata:
ma lo giudicheremo più avanti, a conclusione delle interviste con i vari
presidenti, amministratori e collaboratori delle associazioni legate al giro
dell’Agisport.
Ci è davvero dispiaciuto di non aver ricevuto una
copia –
magari completa di allegati e sottoconti di spesa – della Agisport: ma ad Agliana, a
cominciare da quel bell’esempio di trasparenza della Misericordia di Artioli,
sembra che le cose funzionino così e che così vada bene alla maggioranza
democratica di tanti democratici di indefettibile fede.
E ci ha, inoltre, sorpreso sentirci dire che, a tre
giorni dalla prenotazione del nostro colloquio e quasi quattro dal lancio della
notizia, la “preparata e solerte” Santini non sia stata in grado di rispondere
a domande tanto semplici e scontate, rinviandoci al più informato suo collega
con la delega allo Sport, Fabrizio Magazzini: lui dovrebbe sapere tutto, o
quasi. E a lui rivolgeremo, sin d’ora – con la speranza che si prepari a dovere
–, le domande che seguono:
– Nell’associazione
sono stati assegnati incarichi a familiari del Presidente Papi?
– Gli
emolumenti erogati sono stati approvati dall’assemblea dei soci?
– I
compensi ai ‘dirigenti’ sono indicati a bilancio in modo specificato?
– I
bilanci di Agisport sono regolarmente approvati con una votazione di merito?
L’Assessore Santini ha sostenuto che il Comune si è
sempre limitato all’erogazione della somma e alla mera ricezione del bilancio d’esercizio,
senza condurre nessuna valutazione circa la correttezza sostanziale degli atti:
in altri termini il Comune avrebbe svolto solo una occasionale verifica della
corretta tenuta dei libri delle riunioni di assemblea. È forse chiedere troppo,
chiederete e pretendere chiarezza e controllo, vista la concessione di 100.000
€ affidati così, a babbo morto? Una cifra che non è certo una
nocciolina.
Adesso, prima di incontrare il presidente di
Agisport, Antonio Papi, dovremo analizzare la convenzione che regola i rapporti
del Comune con Agisport.
Intanto alcune osservazioni di genitori, sportivi e
amici ci stimolano a proseguire la nostra inchiesta che, se vedesse confermate situazioni
di non correttezza gestionale, sarebbe una perfetta conferma del teorema
magnanensiano sulla costruzione del consenso politico.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 13 giugno 2013 | 17:11 - © Quarrata/news]
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