di FELICE DE MATTEIS
Forse sono migliori gli strumenti di
legge piuttosto che un’avventura (la fusione) che non si sa dove porta – Apriamo un dibattito e un confronto su questo giornale
MONTAGNA. Speriamo che per la Montagna sia veramente un anno nuovo,
foriero di benefici e di progettualità.
Se vogliamo adeguarci al ritmo che il
tempo e la logica consigliano, dobbiamo sconfiggere le “manfrine” politiche
superiori e seguire quella razionalità che il cuore, talvolta, ci oppone;
dobbiamo necessariamente ripartire dagli appuntamenti politici che
interesseranno ben tre Comuni della nostra Montagna: Piteglio, Cutigliano ed
Abetone.
Questi sono gli appuntamenti della
primavera 2014 e gli uomini e le rappresentanze politiche che saranno chiamati
e dirigere questi territori non potranno eludere il “lascito” che verrà loro in
carico.
Qualunque sia la parte politica,
ammesso che ancora esista “la politica”, che prevarrà, si dovrà dare seguito
all’Unione dei Comuni – entro giugno 2014 – che fortunatamente è ben altra cosa
da quell’anticoncezionale esploso che sarebbe stata una fusione di Comuni
non chiaramente compresa e recepita, né nei suoi aspetti locali né nei suoi
eventuali benefici. Questi ultimi, salvo tante chiacchiere, tutti da dimostrare
a differenza da quelli dell’Unione, ai quali si può ancora attingere per legge.
Chi si ostina a dichiarare che i costi
del Comunone/Dynamone sarebbero stati poca cosa, racchiudendo in un unicum
quattro realtà comunali, o lo dice in buona fede e va redento, oppure, visti i
nominativi proponenti, “collude” con quanti vorrebbero azzerare quaranta anni
di politica “malavitosa” che è nata, cresciuta e pasciuta dentro la Comunità
Montana, fatta fallire – lo ripetiamo sempre – per meno di €. 250.000 e con un
patrimonio di svariati milioni di euro.
Vorremmo, tramite Quarrata/news,
proporre un dibattito aperto e libero a quanti vogliono esprimere la propria
opinione sul futuro assetto del territorio.
Lanciamo questa proposta perché “spippando”
in rete ci spiace leggere che qualche bravo e buon giovane, ex asessore
comunale, di quelli cioè che non hanno “frequentato” la Comunità Montana e che
non si sono trovati posticini a misura nelle locali amministrazioni e
neppure nella periferica Pistoia, scrivono, da sinistra, come ce li ricordiamo,
che il Comunone, cioè la fusione, significherebbe “aggregare e quindi
razionalizzare” e che l’indennità del Sindaco del Comune Unico si ridurrebbe
del 50% rispetto alla somma delle indennità erogate agli attuali quattro
Sindaci.
Questo scrive un ex assessore della
montagna che si definisce giustamente di sinistra perché non ha compreso che la
sinistra, oggi, è Colaninno, De Benedetti e i succhiasoldi che si fanno
pagare i contributi dallo Stato (vero, Renzi?) e “volteggiano” nell’Olimpo dell’Abetone,
enclave che non potrà continuare a succhiare soldi a sinistra (Regione
Toscana) e minacciare di andare a manca (Regione Emilia Romagna).
Un piccolo e provocatorio esempio sul
quale speriamo di poter tornare con un più ampio dibattito.
Un lettore di questo quotidiano critica
l’illuminazione del Ponte Sospeso e gli inesistenti benefici prodotti.
Non siamo d’accordo: il turismo si crea
quando si uniscono le sinergie dei vari Comuni con un unico obiettivo; e questo
è un caso. Il turismo e il suo benefico indotto, la sua programmazione e
progettazione possono e debbono nascere “in loco” coinvolgendo non solo le
istituzioni locali ma anche le svariate e attive pro loco e società con
ambito ricreativo e culturale che nel territorio operano e che debbono proporre
e stimolare un potere politico che, al momento, purtroppo è assente.
Questa è unione (di intenti) e
desiderio di operare nel collettivo; questa è “roba da Unione dei Comuni”.
Pretendere che un Comune Unico
moltiplichi la fantasia e riesca a convogliare fondi pubblici per i propri
progetti, con l’attuale “prodotto” politico che il territorio ha subito e
subisce, è pura follia.
Il dibattito è aperto, su questo
quotidiano, alle proposte di tutti: sfruttiamo l’occasione anche per stimolare
quanti vorranno mettere la loro faccia al servizio dei Comuni interessati alle
prossime elezioni amministrative.
Ognuno ha il dovere di dare una mano e
proporre. Cominciamo dal turismo che potrebbe essere il volano principale per
una vera ripresa della montagna lasciando ai capricci della neve e ai
finanziamenti “incappucciati” dell’Abetone un avvenire fatto di questue,
piagnistei e… campi da golf.
Il dibattito è aperto.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Sabato 4 gennaio 2014 | 19:17 - © Quarrata/news]
un chiarimento:non critico l'illuminazione del ponte in sè,critico che se si vuole spendere per il turismo,bisognerebbe prima farlo conoscere,organizzarci eventi,poi in un secondo tempo pensare a cose come l'illuminazione,quale scopo ci può essere in un ponte illuminato la notte,se poi non lo si conosce?il giardino antistante dalla parte di San Marcello è tenuto malissimo(tutt'altra cosa dalla parte di Piteglio),se uno ha bisogno di un bagno si deve arrangiare,la cartellonistica con la storia è rovinata,le indicazioni inesistenti,tant'è vero che abitandoci vicino mi ritrovo varie volte a spiegare dov'è:non era meglio pensare prima a queste cose invece che all'illuminazione,e non poteva essere anche dalla parte di san marcello a pannelli solari?invece di farci pagare anche quella?
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