di Paolo Nesti [*]
L’indecoroso centro storico della città
in mano ai viaggiatori della notte
PISTOIA. Sì, proprio così e non sembrano né una minoranza esigua né
manifestano propositi di transumanza a breve termine dalla piazza della Sala
che appariva come nelle foto il giorno di Natale alle 7 del mattino.
Immagini che non avrebbero bisogno di
commenti ma di provvedimenti. Rifiuti che incorniciano il “Leoncino” privo di
qualsiasi protezione, bicchieri e bottiglie, lattine e fazzoletti insieme ad
ogni genere di immondizia abbandonati ovunque e l’odore dell’orina a nauseare l’olfatto
e infettare la pietra. A completare il quadro alcuni barboni accampati stabilmente,
giorno e notte, ormai integrati del tutto nel panorama della piazza.
Quello che si vede è una perfetta,
nefasta sommatoria tra la tenace maleducazione dei frequentatori della
cosiddetta “movida” e la pessima gestione dell’amministrazione pubblica del
tutto insensibile e incompetente a valorizzare e tutelare il patrimonio
artistico cittadino.
Questo agghiacciante panorama era
visibile nella sua avvilente interezza anche dopo le 11:30 per cui non sono
stato il solo a godere di tale spettacolo ma, a quanto pare, l’unico a far
sentire il proprio disgusto.
Potrei citare decine di esempi di
negligenza pubblica in fatto di mancanze che pregiudicano le opere di cui
Pistoia è costellata ma sarebbe tempo perso. Ogni critica o suggerimento viene “democraticamente”
ignorato. Tutti possono verificare coi loro occhi passeggiando per il centro, a
dimostrazione dello scempio quotidiano che si fa dell’architettura pistoiese.
Non si riesce a comprendere dove
termina la noncuranza e inizia l’ignoranza di coloro cui è demandato il
patrocinio artistico cittadino. Da un lato quindi la consolidata, scarsa
attenzione dei pistoiesi ai pregi storici e architettonici della città in cui
vivono, dall’altro l’assenza totale di un impegno qualificato e continuo da
parte del Comune.
Molte sono le associazioni culturali o
pseudo tali che dicono di interessarsi al patrimonio artistico locale ma se si
escludono pubblicazioni talora stantie o destinate a un pubblico di nicchia,
nulla di concreto viene suggerito per sollecitare l’Amministrazione ad una tutela
degna di questo nome.
Ho frequentato e frequento piazze di
notevole portata storica, a Siena, Lucca, Firenze, Arezzo ecc. ma non mi pare
di aver visto analoghi comportamenti trattate come sono da veri e propri
salotti intoccabili.
Almeno in questo senso un primato
Pistoia lo ha. La cattiva educazione ha il suo peso ovviamente ma anche ad essa
potremmo porvi rimedio senza invocare totalitarismi o le ombre di tiranni
presenti o passati.
Paesi come la Svizzera o l’Inghilterra
ove la democrazia non può essere messa in discussione correggono con energia,
quando necessario, i comportamenti non solo sbagliati ma nocivi per l’intera
collettività prima che diventino pericolose abitudini, persuasi che la libertà
e la democrazia siano beni assoluti da custodire gelosamente ma anche convinti
che queste abbiano regole inderogabili da rispettare obbligatoriamente legate
al senso civico generale e al rispetto del diritto degli altri.
Qui, sembriamo tutti attendere che
coloro che ogni notte occupano e gozzovigliano stabilmente sulla Sala possano
prendere coscienza di se stessi da soli e divenire di colpo rispettosi di
monumenti e selciati del cui valore non sembrano accorgersi.
Nei Paesi sopracitati e non solo là,
non si attenderebbe passivamente la degenerazione del patrimonio storico, ma
probabilmente si interverrebbe con l’adeguata presenza e l’opera concreta delle
autorità preposte a questo genere di attività.
Ultima chicca che non sembra aver
scosso i pistoiesi sollecitandone evidenti reazioni è il fatto che sia stato
deciso di coprire il fregio dell’Ospedale del Ceppo, il Tribunale e parte del
Battistero con rigorosa quanto improvvida tempestività prima delle festività
natalizie occasione di frequentazioni turistiche.
Non sarebbe stato meglio evitare di
coprire il Tribunale con luminarie pacchiane che in piazza del Campo o in
piazza Signoria non sarebbero nemmeno state ipotizzate e lasciare scoperti
nello loro magnificenza, almeno fino all’Epifania, il fregio robbiano e l’intero
Battistero? Una urgenza che francamente risulta incomprensibile.
Chi arriva a Pistoia ora non potrà fare
foto significative senza immortalare impalcature e luci da baracconi ma solo
acquistare modeste cartoline.
Anche questo è un bell’incentivo al
turismo non c’è che dire.
[*]
– Cittadino indignato
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 5 gennaio 2014 | 15:12 - © Quarrata/news]
Se questo è il prezzo che la città deve pagare per alimentare lamovida a quei 4 localucci della sala.... Forse dovrebbe partire da li la richiesta di rispetto, invece:"Francia o Spagna purché si magna".
RispondiEliminaNon è solo il centro storico ad essere, purtroppo ed oramai da molti anni, oggetto di incuria ed inciviltà ma l'intera città. Invito, infatti, a fare una passeggiata per le vie limitrofe al centro storico per trovare sparsa dappertutto qualsiasi amenità: volantini promozionali, lattine lasciate sui muretti delle abitazioni, pacchetti di sigarette ed escrementi canini sui marciapiedi etc. etc. etc. Non è forse così? Certamente la colpa primaria è di chi sporca, ma anche l'amministrazione è correa perché non controlla e non punisce. Alzi la mano chi, in tutta la sua vita a Pistoia, ha mai visto una sola volta un vigile fermare e multare chi in auto, a piedi o col cane sporca la città. É più facile fare gli 'agguati' alle auto in sosta che non doversi misurare con personaggi maleducati ed ignoranti: hai visto mai che ci scappi pure uno schiaffone. E così, chi si comporta bene ed è rispettoso del bene comune subisce due volte: la prima da questi barbari e la seconda dall'amministrazione. Il grado di civiltà di una comunità si misura anche e soprattutto da come viene tenuta e mantenuta la cosa comune: nel caso di Pistoia malissimo.
RispondiEliminaNon ci può essere niente da aggiungere a quanto denunciato dal sig, Paolo Nesti, tanto puntuale, triste, dissacrante e veramente agghiacciante sono sia la sua analisi sia la documentazione che allega. Così pure sacrosanto è ciò che aggiunge il sig. Moncini, ed io, per quanto mi riguarda, lo posso confermare da ciò che vedo tutti i giorni e ne sono disgustato; confermo in pieno, da parte mia, il comportamento assolutamente manchevole dei vigili urbani, sempre pronti a perseguire i divieti di sosta, anche se non in tutte le occasioni. Ad es, non li ho mai visti dove veramente ce ne sarebbe bisogno, come al passaggio a livello di Via Spartitoio, a sanzionare coloro che vanno a spendere i propri soldi in ogni sorta di giochino all'esercizio che sta immediatamente prima del suddetto passaggio a livello e lasciano le macchine ad ostruire il traffico. Oppure, non li ho mai visti a sbrogliare il traffico od a fare le multe in Porta San Marco od in Via Antonelli, forse perchè, a quanto si dice, questi sono quartieri un po' "caldi".
RispondiEliminaUnica raccomandazione che mi sento di fare: anche se sarà dura farsi intendere, sia dalla massa di ignoranti e maleducati che circola in città, sia dalla amministrazione comunale, non demordiamo. Assolutamente!
Piero Giovannelli