PISTOIA-QUARRATA. Visto il periodo di crisi economica che stiamo
vivendo, con comparti produttivi in continuo declino, il governo Letta ci mette
del suo per complicare ancora di più l’esistenza della aziende artigiane,
questa volta con l’aiuto dei deputati del Movimento 5 stelle.
Nel 2013 fu
approvato il Bonus Mobili, fortunatamente è stato prorogato per tutto il 2014,
ma il testo definitivo, però, contiene una modifica che di fatto abbassa la
possibilità di detrazione.
A causa di un emendamento presentato venerdì 13 dicembre dal Movimento Cinque Stelle è stata introdotta una nuova frase nel testo originario del provvedimento:
“Al comma 87, lettera c), punto 3), capoverso comma 2,
aggiungere in fine il seguente periodo:
«Le spese di cui al presente comma non possono essere superiori alle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione di cui al comma 1».
«Le spese di cui al presente comma non possono essere superiori alle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione di cui al comma 1».
In altre parole è stato proposto, ed
accettato, che per poter detrarre l’intera cifra destinata all’acquisto di
mobili si devono sostenere spese di manutenzione straordinaria o
ristrutturazione almeno pari a 10.000 euro. In caso di spese di
ristrutturazione/manutenzione inferiori, la spesa di tali lavori determinerà il
tetto di spesa massima deducibile per gli arredi.
La possibilità di detrarre il 50% delle
spese sostenute per l’acquisto di mobili, non legata alla spesa di
ristrutturazione straordinaria, avrebbe dato una boccata di ossigeno il
commercio del mobile e alle aziende del settore avrebbe permesso di
incrementare la produzione, incentivando i consumi e tutelando l’occupazione.
Il nostro territorio, da questo
emendamento, subirà un altro duro colpo in aggiunta alla già difficile
situazione del comparto del mobile di Quarrata, che oltre alla pesante crisi
economia deve affrontare ormai da anni una concorrenza sleale con le aziende
cinesi che quotidianamente erodono quote di mercato ai produttori italiani
senza il rispetto delle regole.
Tutto questo grazie ai grillini, che si
ergono, da una parte, a difensori del popolo e poi, dall’altra parte, approvano
emendamenti che di fatto vanno ad aggravare la già difficile situazione delle
nostre aziende artigiane.
Nei prossimi giorni presenterò un
ordine del giorno al consiglio provinciale perché solleciti il Governo a
rivedere la norma così come approvata.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Giovedì 9 gennaio 2014 | 17:11 - © Quarrata/news]
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