di EDOARDO BIANCHINI
PISTOIA. Gli epiloghi arrivano e la storia, come ci insegnano i
marxisti fino a liofilizzarci i gemellini, rimette il conto. Ed è un
conto salato e amaro: non per i politici, perché trovano sempre e comunque
qualcuno che li assolve (a meno che non si chiamino Scajoli e Berluschi):
il conto è per il popolo comune, il carducciano volgo sciocco o il
manzoniano volgo disperso che nome non ha. Quello, per intenderci, della
mamma che, sul Tirreno, dice «Mio
figlio? Lui non ha chance».
CINQUE SPUNTI
SU CUI RIFLETTERE
di
Catone [*]
CINQUE SPUNTI, caro
direttore, di cui non hai certo bisogno. Ma la cosa mi intriga troppo:
ganzo
davvero il Vivarelli. Ho appena visto come ha pubblicato (e commentato) il
comunicato dei renziani, facendo da sostanziale … ufficio pubbliche relazioni
per Gesat (e sindaco). Terziertà e indipendenza
dell’informazione?
Una
posizione, oltretutto, assai poco liberale visto che come ha giustamente
notato Bartolomei la Gesat è “privata” per modo di dire. Sta sul mercato non
come una delle tante aziende private, ma in modo totalmente protetto. Opera
in regime di monopolio. È società strumentale per i servizi ospedalieri.
E
ganzo, pure, l’ineffabile Luigi Bardelli. Ieri sera Tvl non ha dato notizia
sul Nutigate che, pure, giornalisticamente non poteva non essere la
notizia della sera. Aspettiamo l’edizione odierna per vedere se e come il
caso viene raccontato.
Una
prova in più di un chiaro conflitto di interesse (ri-censurabile in sede
Ordinistica) anche visti gli intrecci fra le deleghe istituzionali della Nuti
e l’interesse di Apr/Tvl a non creare problemi al manovratore.
A
mettere in pubblica difficoltà la povera ragazza (la figlia della Nuti) non è
stata certo Quarrata/news né chi ha sollevato il problema. È stata
esclusivamente la leggerezza dell’assessore (leggerezza ammessa perfino dal Sindaco).
Le
domande poste dai renziani sono quelle giuste. E in effetti non sarebbe male
verificare se, quando e dove la disponibilità di quei posti di front office
ospedaliero sia stata pubblicamente resa nota ai tanti giovani disoccupati.
Così come sarebbe utile conoscere chi sono gli altri assunti (a Pistoia ma
pure nelle altre sedi ospedaliere, partendo da Prato).
Ma
ai renziani è mancata una domanda: la
Nuti ha spergiurato di non avere mai avuto rapporti di alcun genere (compresi
dunque anche quelli istituzionali) con la Gesat.
Magari
sarà vero per i rapporti privati sull’assunzione della figlia (lo sa solo la
sua coscienza. Ma se lo dice le va, fino a prova contraria, dato credito
lasciando la questione soltanto nell’ambito di opportunità e di stile).
Ma
viste le sue deleghe, è certo difficile che sia vero per i rapporti
istituzionali: se poi fosse vero, sarebbe – per inciso – grave visto che
giustamente erano anche i consiglieri comunali Pd a rivolgersi alla Gesat
sulla vicenda costi parcheggi e l’assenza dell’assessore dimostrerebbe che la
stessa non si occupava di questo aspetto (cosa grave, politicamente).
Se
salta fuori che, invece, la Nuti – come normale – quei rapporti
(istituzionali) li ha avuti, come fa la Nuti a restare al suo posto avendo
mentito al Sindaco e alla città?
[*]
– Lettore fisso
“…
Non conosco e non ho mai parlato, né avuto contatti di alcun tipo – né
per l’incarico che ricopro, né per altre ragioni – con la società
Ge.Sat. …”
|
Io vorrei aggiungere ancora qualcosa su
questa vicenda tristissima, nonostante l’assoluzione ab omnibus censuris,
come credo faccia la Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana post mortem.
Non ha chance il figlio della signora
che parla al Tirreno, come non ha chances la più parte dei figli
della gente che vive e vota in buonafede e che – come
ho scritto ieri a Bertinelli – alla fine si accorge, dolorosamente e a
proprie spese, che i politici votati pensano che cumannàri è mègghiu ca fúttiri:
si gode a morte e non si dura fatica.
Non ho letto tutti i giornali né tutta
la discarica dei commenti che sono apparsi su quelli che io definirei non social
network, ma più provocatoriamente, spazz network – data l’inutile
nettezza che alla fine vi si ritrova, quella specie (come spesso si ama dire oggi) di agorà
la quale, anche storicamente, non rappresenta affatto l’Olimpo della
democrazia, forse perché è definizione scelta da chi di greco ne mastica il
giusto e non sa che agorà, piazza, è soprattutto non il luogo del
buonsenso, ma quello in cui si compra e si vende, ossia il mercato: tant’è
che agoràzein indica il bazzicar la piazza soprattutto per commerciare/trafficare;
e che agoràios definisce un perditempo senza mestiere.
Un problema però me lo sono posto.
Sulla figlia dell’Assessore Nuti.
La ragazza è rimasta schiacciata – lei sì
– sotto la discarica di fatto che si è scatenata.
E, a modesto avviso – come scrive
Albonetti sul Tirreno – del prof castigatore (che brutto
stereotipo, scusa Francesco! Se fossi davvero un castigatore, ne vedresti concreti
effetti…), come ha scritto ieri la nostra Paola
Fortunati, dove non arrivava la figlia – giovane, inesperta e giustamente
desiderosa di migliorare la sua vita –, ci sarebbe dovuta arrivare la madre,
navigata e responsabile: e troncar la cosa sul nascere, facendo, quanto meno,
come il più delle volte (anche se non sempre) fanno i genitori, sacrificando,
cioè, se stessa alla carne della propria carne.
Fatto è che non siamo tutti uguali e
che, a volte, come dicono nel Comune di Sambuca (e originario di Sambuca
dovrebbe essere anche il Sindaco, se ha sangue di Torri), si vuole, nonostante
il proverbio, l’uovo, la gallina e il culo sano.
«Ma, signori miei – direbbe il Renzi carotofago di Crozza –,
il proverbio per l’esattezza dice “o l’uovo o la gallina o il culo sano”. Tutto
è un po’ troppo».
Sia in buona fede, sia perdonata, sia
assolta, sia come vi pare: qui il polpettone lo ha fatto la Tina. È lei che,
con quel suo vogliamo tutto e lo vogliamo súbito, ha dato il peggio di
sé.
Se non arrossisce e se ne resta lì,
cavoli suoi e della politica del rinnovamento di Bertinelli.
Ma però la gente vede.
E non si dica che questa storia non ha
scosso la città.
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Martedì 14 gennaio 2014 | 12:50 - © Quarrata/news]
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