di Marco Poli [*]
Lettera aperta di un sanmarcellino a
Silvia Cormio – «Vorrei ricordarle che a aumentare le tasse e vendere i beni
pubblici sono buoni tutti» mentre la gente non ha più un soldo
SAN MARCELLO. Una volta tanto vorrei essere io a rispondere al Sindaco
Cormio, visto che lei a me non risponde mai (neanche alle lettere depositate in
comune e protocollate),e in più in merito alla dichiarazione, pubblicata su Quarrata/news
nell’articolo San
Marcello, parcheggi e polemiche. Il Sindaco minaccia pesanti sanzioni a chi
sposterà le transenne, di cui io stesso avevo parlato in una mia
precedente lettera aperta, pubblicata sul medesimo blog online.
Innanzitutto nel sopracitato articolo
si inizia dicendo: «Questo consente di aumentare risorse economiche disponibili
per finanziare investimenti senza ricorrere all’indebitamento» e questa
affermazione, secondo me, è già stata usata troppo volte per giustificare
troppe cose, l’ultima delle quali ho sentito personalmente in una riunione a
Maresca a inizio dicembre, per giustificare l’aliquota al 6 per mille dell’Imu,
dove ribadiva anche che siamo un comune virtuoso, e mi nasce il sospetto che si
voglia più badare a tenere i conti in regola, per fare “bella figura” anche a
scapito della comunità, anche se tengo a ribadire che questa è un’opinione del
tutto personale.
Continuando si legge anche: «Dalla
stima fatta dall’Agenzia delle Entrate il valore complessivo dell’immobile è
risultato di 180mila euro»; con rispetto dell’ente (che ricordo non è
infallibile, anzi), mi sembra una stima decisamente esagerata, che forse era
meglio far fare ad un agente immobiliare professionista, magari del luogo, con
l’esperienza e l’occhio clinico per una stima più accurata; in secondo luogo
vorrei dire al Sindaco, visto che sembra non volerlo capire, che la gente
non ha quattrini come prima, anzi molti non li hanno proprio e chi li ha
non li spende, basti vedere quante case sono state poste in vendita, per
necessità di denaro o quante attività hanno chiuso, persino dei negozi vicino
al Comune (la cartolibreria accanto per esempio), quindi non si deve spostare
neanche più di tanto per verificare.
Altra chicca sono i passaggi: «rilevato
il non rispetto del disco orario che rende possibile la sosta per due ore e
verificato che abitualmente vengono alloggiate auto negli orari notturni» e
«abbiamo ipotizzato che continuando a tenerli aperti ci sarebbe stato poco
interesse nell’acquistare qualcosa che si può avere gratuitamente o con il
prezzo di una multa una tantum».
Qui, nel primo passaggio, ipotizzo che
il sindaco non abbia la patente, altrimenti le consiglieri di ripassare il
codice della strada, onde evitare multe, infatti se nel disco orario non c’è
scritto permanente o 0-24 (ed è questo il caso), questo funziona
come il divieto di sosta, ovvero è valido dalle 8 alle 20, quindi è possibile
la sosta notturna; altro discorso sono le multe: non esiste un “condono
multorio” o le “multe una tantum”, il giorno dopo si può rimultare senza
considerare che basterebbe mettere una rimozione forzata, e stia tranquilla che
se avvenisse regolarmente e tutti i giorni, si rispetterebbero gli orari ed
entrerebbero soldi nelle casse comunali, anche se ci sono delle zone di San
Marcello stranamente dimenticate da chi di dovere, che preferisce dedicarsi
solo ai parcheggi di piazza Matteotti e del ponte (illegalmente a pagamento),
o, come altra strada dimenticata, quella vicino al campo sportivo, dove spesso
nonostante il divieto di sosta 0-24 con rimozione forzata, ci sono parcheggiate
macchine che creano realmente disagio, tant’è vero che una volta ad una
ambulanza della croce rossa, non passandoci, toccò tornare indietro.
Infine l’ultimo passaggio che mi ha
divertito è stato «il fatto che venga adoperato una volta la settimana per il
mercato e che quindi la loro vicinanza compenserebbe la mancanza di posteggio
in quella giornata, mi sembra un argomento un po’ debole», diciamo che quello
del mercato è l’esempio immediato, ma nel corso della giornata capita spesso di
non trovare parcheggio neanche in piazza, e durante l’estate specialmente,
infatti sono occupate anche zone della piazza non delimitate dalle strisce,
senza contare che molti posti sono occupati dalle macchine della posta!
Una soluzione potrebbe essere quella di
rendere quei posteggi a pagamento, salvo poi mandare chi dovere a controllare
ed eventualmente a sanzionare: insomma ci sarebbero i sistemi per sfruttare
quei parcheggi, senza venderli, e questo vien detto da un normale cittadino,
che fa solo i “conti della serva”.
Ma la domanda è sempre la solita: ma
signor sindaco, non ci sono questioni e/o battaglie più urgenti in cui
impegnarsi invece di queste quisquilie? Anche perché vorrei ricordarle che a
aumentare le tasse e vendere i beni pubblici sono buoni tutti! Se a fine
mandato avesse anche i conti comunali in regola, avendo agito in questa
maniera, di sicuro si potrà dire tutto, fuorché che sia stata una buona
amministratrice.
Distinti saluti.
[*]
– Cittadino di San Marcello
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[Venerdì 10 gennaio 2014 | 09:27 - © Quarrata/news]
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