sabato 18 gennaio 2014

RUBERIE IN COMUNITÀ: DAL PARTO DELLA MONTAGNA NASCE SOLO UN MISERO TOPOLINO?


di FELICE DE MATTEIS

E i milioni rubati previsti dalla relazione-Eller si sarebbero anch’essi persi per strada o che altro?

PISTOIA-MONTAGNA. Dunque il processo contro il sig. “G.S.” è iniziato e subito rinviato secondo la prassi di una procedura giudiziaria prevista e che è giustamente applicata. Ciascuno deve fare il proprio dovere e avvalersi di tutti i tecnicismi e le alchimie che il nostro codice offre abbondantemente alle parti.

L’imputato ha diritto a difendersi ed usare anche l’arma del silenzio e dell’avvalersi della facoltà di non rispondere, se rispondere significa aggravare la propria posizione processuale e, ci sembra, di questo si è avvalso il nostro sig. “G.S.” durante il corso di questi anni – siamo quasi a tre dall’esplosione dello scandalo.
A quel che ci è dato sapere e conoscere, solo il “G.S.”, reo confesso degli ammanchi in Comunità montana è sotto processo per peculato e falsità ideologica per un milione di euro dal 2001 al 2010.
A noi, però, sembra di ricordare che il perito dott. Eller nella sua relazione, commissionata dall’allora Giunta dei Sindaci e poi decapitata per mancanza di fondi (!), parlasse di cifre ben superiori: tant’è, ma ormai siamo ai saldi di fine stagione…
Fine della trasmissione? Non vogliamo e non possiamo crederlo anche se i frutti di tale comportamento hanno prima messo in luce e poi determinato la morte della Comunità Montana, il depauperamento di risorse dell’Ente medesimo e, conseguentemente, un danno enorme alla collettività della Montagna che si trova di fatto, anch’essa, ad essere commissariata dalla Provincia di Pistoia e a non poter nemmeno ricavare gli utili che questo Ente disciolto produceva, come la vendita della legna e l’alienazione forzosa del patrimonio immobiliare.
Di riflesso, però, sotto processo non è solo il sig. “G.S”, ma l’intera Montagna attraverso le sue istituzioni locali, i Comuni, i rappresentanti che sono stati espressi e inviati a rappresentare il territorio dentro la Comunità Montana ai vari livelli e alle varie responsabilità proporzionali al tempo di permanenza nella medesima, e agli incarichi ricoperti.
Allora, senza farla troppo indigesta e in attesa che la magistratura scopra le proprie carte di accusa, sperando che nel prosieguo del dibattimento emergano anche le responsabilità politiche e penali (fra loro strettamente interconnesse) di chi ha per negligenza o, peggio ancora, per complicità, consentito questo sconquasso economico e morale di una Montagna che non vuole più subire, ci permettiamo un piccola domanda: le istituzioni del territorio (Comuni) non hanno provveduto, visto il danno economico e morale, a costituirsi come parti offese nel procedimento in corso? Se non altro per far comprendere a chi di dovere che la Montagna è bella non solo nei suoi aspetti ludici e sentimentali, magari mordi & fuggi, ma anche in quelli di una richiesta di Verità a 360 gradi che non può assolutamente iniziare cin previsioni di decine di milioni di euro di danni, e concludersi con una accusa di peculato e falsità ideologica per un miserabile milioncino di euro.
Noi che non conosciamo le “segrete carte” come i capitoli secretati della relazione Eller, ci accontentiamo di quelli che sono stati resi pubblici e che sono, fino a prova contraria, la nostra Bibbia.
Il sig. “G.S.” non poteva fare quello che ha fatto nel corso degli anni, in solitario.
Aspettiamo fiduciosi (si fa per dire) altri attori di questa nostrana Gomorra.

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[Sabato 18 gennaio 2014 | 18:10 - © Quarrata/news]

4 commenti:

  1. Tutti noi abitanti della Montagna ( la maiuscola è voluta ) ci siamo sempre sentiti un po particolari. Ci sentivamo, per certi versi, diversi, quasi sicuramente migliori, eravamo orgogliosi delle nostre origini e dei nostri compaesani. Pensavamo che nella nostra comunità non ci fosse posto per sentimenti realmente malvagi, malcostume e corruzione erano estranei al nostro pensiero, sentivamo queste cose lontanissime da noi.
    La vicenda della nostra Comunità Montana ci ha colpito profondamente. E' stato come aprire il vaso di Pandora, come cogliere il frutto proibito, ci ha di fatto svegliati da un sogno e riportati ad una cruda, crudissima realtà.
    Questo ci ha tolto molto, molto di più dei milioni di euro delle stime contabili. Ci è stata tolta, strappata di dosso come un vecchio vestito, la nostra identità. Tutto ad un tratto non siamo più i buoni , bravi, laboriosi, onesti abitanti della Montagna. Siamo diventati come tutti gli altri, forse addirittura peggiori.
    Astiosi, sospettosi, guardinghi, siamo diventati così perchè traditi dalla stessa nostra gente, da persone che avevano riscosso la nostra fiducia.
    Adesso vogliamo, pretendiamo la verità.
    Vogliamo, pretendiamo un colpevole,
    Vogliamo , pretendiamo una pena, e che sia forte, esemplare meglio se eccessiva nella sua crudezza e nella sua entità.
    Vogliamo, pretendiamo la testa ( politica sia chiaro ) di tutti i soggetti coinvolti, di qualsiasi colore ed a qualsiasi titolo.
    Solo attraverso questo doveroso passaggio , quasi fosse un rito purificatore, potremo recuperare parte della nostra passata dignità, e con essa, il nostro nostro senso di appartenenza ad una comunità di onesti cittadini.

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  2. Ma la Magistratura pistoiese - che per quanto pubblicamente risulta- sembra perseguire un solo "capro espiatorio" non si è mai posta l'interrogativo che così facendo in fondo grazia tante altre persone che nascondono le loro pur evidenti responsabilità nelle fitte cortine di nebbia a larga mano dispensate su questa vicenda? Se, secondo la volutamente interrotta relazione del tecnico Eller, dei 4 milioni di euro è sufficente accontentarsi di avere individuato dove è finito poco più di un milione tra l'altro scoperto non dalle indagini della magistratura ma autodichiarato dal Sichi che, assumendosi questa responsabilità, ha escluso per se e per chi è nella nebbia il più grave reato di "associazione a delinquere" ?
    Giuliano Sichi

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  3. Già, bella domanda: perché le istituzioni pubbliche non si sono costituite, in questo processo, parti civili?

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    1. E perchè allo stesso tempo i partiti avversi a quello del Sichi non hanno cercato di sfruttare elettoralmente la vicenda?

      e ancora, perchè almeno inizialmente, l'atteggiamento prevalente è stato quello di sminuire se non addirittura di difendere il Sichi?

      tre indizi, diceva Agatha Cristie, fanno una prova...

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