PISTOIA. La rigiri come vuole, la bella Francesca, ma quello che
dice non dicendo, o non dice parlando, la dice lunga: e lo ha fatto sin dall’inizio,
da quando, cioè, la abbiamo sgamata con il nostro primo post Francesca
Bardelli, ‘diceria dell’untore’ (vedi) del 13 febbraio scorso.
In quell’occasione la professoressa
giocò un po’ il ruolo dell’io-cado-dalle-nuvole e mi scrisse una bella
letterina calligrafica in cui mi diceva:
Gent. Sig. Bianchini,
innanzitutto mi fa piacere conoscerla.
Spesso ricevo gli aggiornamenti del suo
blog, ma le confesso che non sempre ho aperto il link.
Ieri pomeriggio [14 febbraio – n.d.r.]
quando sono arrivata in Consiglio comunale i colleghi di maggioranza mi hanno
espresso solidarietà per l’attacco subito da parte del mio partito, sono caduta
dalle nuvole, mi hanno spiegato di cosa si trattasse e attraverso l’Iphone ho
dato velocemente un’occhiata. Stamani mi sono connessa dal pc e colgo l’occasione
per questa mail.
La voglio ringraziare per il titolo che
ha dato al post che mi riguarda perché è perfettamente rappresentativo della
realtà. Se tali “voci” provengono realmente dal Pdl e non ho motivo di
dubitarne, o dal Fli, è esattamente il lavoro dell’Untore di nuocere al
prossimo.
Ho trovato il suo blog interessante e
mi dispiace non averlo scoperto prima. Ne ho uno anch’io, un po’ più arruffato
del suo, uno scatolone dove metto un po’ di tutto. Era nato durante la campagna
elettorale del 2007 e doveva morire subito dopo, poi visto che aveva molti
visitatori, mi dispiacque chiuderlo e lo tenni, tanto che mi ci sono
affezionata. In passato era prettamente politico, adesso è uno Zibaldone. Se a
lei facesse piacere linkarlo al suo ne sarei lusingata.
Cari saluti
Francesca Bardelli
Ovviamente la ho sùbito accontentata e
ho linkato il suo blog. Era da fare per cavalleria.
Poi, però, nei giorni scorsi, ecco un’altra
notizia che affiora – con ancor maggiore insistenza – e che trova posto in un
secondo mio post, Bardelli. Diceria dell’untore 2 del 27 febbraio (vedi).
Stranamente, stavolta, la professoressa
non si rende reperibile, non si fa viva, e lascia correre senza neppure una
riga di commento o di saluto.
Ripeto quello che ho già detto altrove,
che è impossibile passare inosservati, quando si è buon cibo, sotto il
naso a dei vecchi coccodrilli come chi scrive: troppo il mestiere e
troppi gli anni di cronaca sulle spalle; e non bastano i politici di qui per
farla franca. Evidentemente c’era qualcosa che non andava.
Ed ecco, puntuale come un orologio, la
verifica: ecco cosa scrive stamattina La Nazione in proposito, cosa che,
appunto, avevo già pubblicato il 13 e il 27 febbraio scorsi. È la piena
conferma del transizionismo ‘bardellesco’ (non posso dire bardelliano
perché, in generale, questo aggettivo lo adopero per un altro Bardelli: Luigi
Egidio di Tvl).
Leggiamo La Nazione, che segue
il tracciato del mio solco:
Promotrice della prima ora di un
tentativo [di lista civica – n.d.r.] si dice sia Francesca Bardelli,
consigliera comunale eletta in Forza Italia e oggi nel Pdl a Palazzo di Giano,
che lungo questo cammino andrebbe a braccetto con l’ex consigliere del
centrodestra Maurizio Gestri.
Interpellata, Bardelli ci gira intorno
un bel po’: «Io, che ero convintamente per Berlusconi, negli ultimi tempi mi
sono ricreduta su tante cose. A differenza di altri, ho continuato a stare nel
Pdl in Consiglio comunale perché non volevo tradire il mandato degli elettori,
ma sento che la gente è stanca dei soliti politicanti. Anche a Pistoia – si avvicina pian piano al succo della storia – non mi sembra proprio che le persone abbiano tanta voglia
di votare i soliti partiti». Da qui l’idea di andare oltre «per i tanti delusi
scocciati e amareggiati». La sorpresa è che «l’oltre» di Bardelli potrebbe
arrivare fino al centrosinistra. Si dice da tempo, e con sempre più insistenza
in città: quella dell’attuale consigliera Pdl potrebbe essere una delle liste
civiche a sostegno di Samuele Bertinelli sindaco. Che dice la diretta
interessata? «Il discorso è ancora molto più indietro. Ancora non è stato
nemmeno deciso se la lista si farà o meno. Figuriamoci», risponde.
Sulla storia dell’appoggio a Bertinelli,
la ormai ex-Pdl Francesca sembra ancora negare, ma – se tanto mi dà tanto – è un
no per sì segno di amabile (quanto inutile) cortigianeria.
In realtà la carriera di Francesca
Bardelli non ha dato, a questa coerente consigliera (come dice lei di se
stessa) i frutti sperati; e per questo, forse, è meglio veder di trovare altre
vie: l’ambizione pucciniana, l’area verdiniana e il sostegno per emergere (tanto
atteso e mai giunto) è probabile che non abbiano corrisposto a pieno alle
aspettative della professoressa e allora è forse arrivato il dannunziano ‘tempo
di migrare’ dei Pastori d’Abruzzo.
Niente di male in questo: per nessuno
e, quindi, neppure per la Bardelli.
Solo che avrebbe fatto meglio a dirlo
sùbito: Veritas in politicitate, scriverebbe – se fosse un politologo e
non un teologo – il buon Benedetto XVI al posto della sua enciclica Caritas
in veritate.
Fatto così, viene voglia di
canticchiare – in parodia – una famosa (e, peraltro, mi pare notevole) canzone
della Nannini: Bella e impossibile, con gli occhi grigi e il suo sapor
‘transizionale’…
Auguri e buon passaggio del guado!
Edoardo Bianchini
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 2 marzo 2012 – © Quarrata/news
2011]
Nessun commento:
Posta un commento
MODERAZIONE DEI COMMENTI
Per evitare l’inserimento di spam e improprie intromissioni, siamo costretti, da oggi 14 febbraio 2013, a introdurre la moderazione dei commenti.
Siamo dispiaciuti per i nostri lettori, ma tutto ciò che scriveranno sarà pubblicato solo dopo una verifica che escluda qualsiasi implicazione di carattere offensivo e penale nei loro interventi.
Grazie.