MONTALE-PIANA. A quasi un mese dalla
denuncia di gravi malfunzionamenti e anomalie di gestione dell’impianto –
formulate con un apposito comunicato stampa del Comitato del febbraio scorso –
il Dipartimento Prevenzione dell’Asl 3 non ha ancora fornito alcuna risposta o
chiarimento. Non potrà che sbalordire dunque la tempestività con la quale Asl e
Arpat si sono recate al “capezzale” del Sindaco Scatragli, ormai prossimo a
conseguire il primato nazionale di superamento del limite di 35 giorni di
sforamento delle polveri sottili!
Tale
solerzia è necessaria per poter fornire un utile supporto formale e
giustificare così l’incresciosa condizione d’illegittimità nella quale si vedrà
precipitare l’Amministrazione montalese, solo temporaneamente riparata dal più
surrettizio e fazioso Documento di valutazione congiunta.
Tale
atto, emanato pochi giorni fa e accompagnato da un grande clamore a effetto
imbonitorio – è infatti viziato da due pesanti fallacie: la prima dovuta alla natura
indimostrata, generica e supponente delle rilevazioni dedotte dalla relazione Irse
e la seconda, ben più grave, riguarda una circostanza storica e inconfutabile
che però sembra essere sfuggita ai tavoli
tecnici: nel 2007 l’inceneritore ha funzionato solo per 9/12 dell’anno
(causa la forzata chiusura), pertanto, i valori prodotti sono parziali e non
rappresentativi dell’effettiva quantità di polveri emesse.
E
allora, ma di cosa stiamo parlando?
Intanto che dalla Provincia di Pistoia rispondono alle richieste di chiarimento del Ministero della Salute con una nota farcita di note di circostanza – solo utili ad assolvere a ridicole formalità burocratiche – sul proscenio del Cis si odono le più azzardate e gratuite versioni che potranno essere prese per buone solo dai sindaci-proprietari: tali “scuse”, sono infatti convenienti a procrastinare le necessarie azioni che – con il passare dei giorni e l’accumularsi degli scandalosi eventi – assumono valore davvero dirimente.
Intanto che dalla Provincia di Pistoia rispondono alle richieste di chiarimento del Ministero della Salute con una nota farcita di note di circostanza – solo utili ad assolvere a ridicole formalità burocratiche – sul proscenio del Cis si odono le più azzardate e gratuite versioni che potranno essere prese per buone solo dai sindaci-proprietari: tali “scuse”, sono infatti convenienti a procrastinare le necessarie azioni che – con il passare dei giorni e l’accumularsi degli scandalosi eventi – assumono valore davvero dirimente.
La
stagione invernale è infatti quasi conclusa e con essa viene a mancare la
concorrenza dei fenomeni d’inversione
termica e calma di vento,
necessarie concause al superamento dei valori di legge delle polveri fini
generate dall’impianto.
Intanto
che i cittadini osservano inquieti, la loro Salute attende.
Montale Agliana 10/03/2012
Comitato per la chiusura
dell’inceneritore
[comunicato]
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Domenica 11 marzo 2012 - ©
Quarrata/news 2012]
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