sabato 10 marzo 2012

QUARRATA. OPERE D’ARTE ALLA MAGIA E DISCARICHE DI ETERNIT PER STRADA


di Edoardo Bianchini

Fra i relatori della manifestazione di oggi anche l’architetto Bellomo – Due funzionari dell’ufficio tecnico e due trattamenti diversi da parte dell’amministrazione – La regola legalitaria dei «due pesi e due misure»

QUARRATA. Mi spiace dover scendere in campo – come dire? – mischiando il sacro e il profano: ma quando ci vuole ci vuole.
E mischiare sacro e profano a Quarrata non è davvero una cosa difficile; è l’ordinaria follia, direbbe Charles Bukowski; è storia di tutti i giorni.
Oggi, alla Màgia, c’è l’evento. Si inaugurano due sale con opere di Alfredo e Agenore Fabbri, ambedue artisti strettamente legati a Quarrata, perché l’uno ci visse e l’altro ci nacque. Contemporaneamente, per strada, sono già inaugurate le solite discariche abusive di eternit. Anche questa è storia di ordinaria follia.

Ma il problema non sta tanto in questa stridente contraddizione del “brutto fuori e bello dentro”.
Nel trafiletto del Tirreno mi viene di scendere con gli occhi e guardare i personaggi che faranno da rompighiaccio nella manifestazione della Màgia: e mi viene da sobbalzare.
Nella lista degli illustri che illustreranno le lustre sale piene di lustrini lustrali (questa ci sta bene, perché il significato indica la purificazione religiosa di ciò che è polluto, cioè inquinato, sotto ogni punto di vista), mi compare un nome, quello di Nadia Bellomo, che, se è la stessa persona che credo – e cioè l’architetta che ha diretto per un bel po’ i servizi al territorio del Comune di Quarrata – scelta più peggio (come dice il popolo), a mio avviso, non poteva essere fatta.
Perché la sua presenza – fosse anche la figlia di Zeus che scende direttamente dalla testa del Dio come la Minerva protettrice delle arti e dei mestieri: e quindi anche delle architetture – è la negazione stessa della saggezza della Sabrina e collegati nello scegliere i relatori.
Non solo (ed è tutto documentabile): questa signora Bellomo durante la sua semi-dirigenza del settore-territorio, ben poco sembra aver fatto per la soluzione dei problemi di inquinamento (e mi vengono in mente i troiai di discarica dovuti al suo stesso ufficio nell’area retrostante all’Istituto d’Arte: se ne occupò perfino Zampini con la presenza di Marco Mazzanti e di Tvl), ma, come fu messo bene in risalto, e addirittura per un paio di volte almeno, sul sito di Mario Niccolai (http://marioniccolai.blogspot.com/), questa solerte studiosa delle bellezze artistiche del Comune, che stasera si esibirà in veste di esperta, tollerò per oltre un anno, senza mettervi mano, delle belle discariche abusive in aree di proprietà comunale – e quindi di sua diretta competenza – in zona ex-macelli, laddove il 15 marzo prossimo si inaugurano gli appartamenti per l’emergenza abitativa, per i quali la Sindaca Sabrina sta tubando di orgoglio.
Sempre che sia lei, quella Bollomo là, s’intende. Altrimenti chiedo sùbito umilmente perdono per ambiguità di omonimia.
Tutto quello che ho detto è certo e certificato. Come al solito – anche se il Sindaco cieco e muto di Quarrata non vedrà mai nulla.
Alla luce di tutto questo, si spiega male – molto male – come mai, nonostante le denunce pubbliche, Sabrina Sergio Gori non abbia mai visto i problemi della sua funzionaria (problemi da perseguire non solo in sede penale afferente all’inquinamento, bensì pure in sede di provvedimenti disciplinari amministrativi nei confronti della negligenza del dipendente Bellomo); mentre invece, legalitaristicamente, la Sergio Gori è sentita investita del dovere di denunciare, all’opinione pubblica della città, una semplice informazione di garanzia in capo al funzionario dell’edilizia, Franco Fabbri.
Non solo: ma la Bellomo – se è, direbbe la Marchesini, proprio dessa – viene anche invitata a comiziare la gente sui temi dell’arte; le si dà, insomma, anche lustro e spazio, e magari la si investe dell’onorificenza di cavaliera del regno.
O non sarà piuttosto che questo Sindaco-medico, così cristiano e così legalitario, divide chi gli sta intorno in due grandi gruppi giansenisti e al tempo stesso leviani (da Primo Levi): i sommersi e i salvati; quelli che, facciano quello che vogliono, sono graditi, e gli altri che sono comunque dannati?
Bella legalità davvero, signora Sindaco! Ci credo che Quarrata ha cambiato volto negli ultimi dieci anni.
E voi che ne dite, signori lettori?

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[Sabato 10 marzo 2012 - © Quarrata/news 2012]

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