di Edoardo Bianchini
Fra i relatori della manifestazione di
oggi anche l’architetto Bellomo – Due funzionari dell’ufficio tecnico e due
trattamenti diversi da parte dell’amministrazione – La regola legalitaria dei «due pesi e due misure»
QUARRATA. Mi spiace dover scendere in campo – come dire? – mischiando il
sacro e il profano: ma quando ci vuole ci vuole.
E mischiare sacro e profano a Quarrata
non è davvero una cosa difficile; è l’ordinaria follia, direbbe Charles
Bukowski; è storia di tutti i giorni.
Oggi, alla Màgia, c’è l’evento. Si
inaugurano due sale con opere di Alfredo e Agenore Fabbri, ambedue artisti
strettamente legati a Quarrata, perché l’uno ci visse e l’altro ci nacque. Contemporaneamente,
per strada, sono già inaugurate le solite discariche abusive di eternit. Anche
questa è storia di ordinaria follia.
Ma il problema non sta tanto in questa
stridente contraddizione del “brutto fuori e bello dentro”.
Nel trafiletto del Tirreno mi
viene di scendere con gli occhi e guardare i personaggi che faranno da rompighiaccio
nella manifestazione della Màgia: e mi viene da sobbalzare.
Nella lista degli illustri che illustreranno
le lustre sale piene di lustrini lustrali (questa ci sta
bene, perché il significato indica la purificazione religiosa di ciò che è polluto,
cioè inquinato, sotto ogni punto di vista), mi compare un nome, quello
di Nadia Bellomo, che, se è la stessa persona che credo – e cioè l’architetta
che ha diretto per un bel po’ i servizi al territorio del Comune di Quarrata – scelta
più peggio (come dice il popolo), a mio avviso, non poteva essere fatta.
Perché la sua presenza – fosse anche la
figlia di Zeus che scende direttamente dalla testa del Dio come la Minerva
protettrice delle arti e dei mestieri: e quindi anche delle architetture – è la
negazione stessa della saggezza della Sabrina e collegati nello scegliere i
relatori.
Non solo (ed è tutto documentabile):
questa signora Bellomo durante la sua semi-dirigenza del settore-territorio, ben
poco sembra aver fatto per la soluzione dei problemi di inquinamento (e mi
vengono in mente i troiai di discarica dovuti al suo stesso ufficio nell’area
retrostante all’Istituto d’Arte: se ne occupò perfino Zampini con la presenza
di Marco Mazzanti e di Tvl), ma, come fu messo bene in risalto, e addirittura
per un paio di volte almeno, sul sito di Mario Niccolai (http://marioniccolai.blogspot.com/),
questa solerte studiosa delle bellezze artistiche del Comune, che stasera si
esibirà in veste di esperta, tollerò per oltre un anno, senza mettervi mano,
delle belle discariche abusive in aree di proprietà comunale – e quindi di sua
diretta competenza – in zona ex-macelli, laddove il 15 marzo prossimo si
inaugurano gli appartamenti per l’emergenza abitativa, per i quali la Sindaca
Sabrina sta tubando di orgoglio.
Sempre che sia lei, quella Bollomo là,
s’intende. Altrimenti chiedo sùbito umilmente perdono per ambiguità di
omonimia.
Tutto quello che ho detto è certo e
certificato. Come al solito – anche se il Sindaco cieco e muto di Quarrata non
vedrà mai nulla.
Alla luce di tutto questo, si spiega
male – molto male – come mai, nonostante le denunce pubbliche, Sabrina Sergio
Gori non abbia mai visto i problemi della sua funzionaria (problemi da
perseguire non solo in sede penale afferente all’inquinamento, bensì pure in
sede di provvedimenti disciplinari amministrativi nei confronti della
negligenza del dipendente Bellomo); mentre invece, legalitaristicamente, la
Sergio Gori è sentita investita del dovere di denunciare, all’opinione pubblica
della città, una semplice informazione di garanzia in capo al funzionario dell’edilizia,
Franco Fabbri.
Non solo: ma la Bellomo – se è, direbbe
la Marchesini, proprio dessa – viene anche invitata a comiziare la gente
sui temi dell’arte; le si dà, insomma, anche lustro e spazio, e magari la si
investe dell’onorificenza di cavaliera del regno.
O non sarà piuttosto che questo
Sindaco-medico, così cristiano e così legalitario, divide chi gli sta intorno
in due grandi gruppi giansenisti e al tempo stesso leviani (da Primo Levi): i
sommersi e i salvati; quelli che, facciano quello che vogliono, sono graditi, e
gli altri che sono comunque dannati?
Bella legalità davvero, signora Sindaco!
Ci credo che Quarrata ha cambiato volto negli ultimi dieci anni.
E voi che ne dite, signori lettori?
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[Sabato 10 marzo 2012 - © Quarrata/news
2012]
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