PISTOIA. Riceviamo e pubblichiamo:
Martedì 19 febbraio - ore 17
nella sala del “Pianeta Mélos” in Via dei
Macelli 11 a Pistoia
ASSEMBLEA PUBBLICA
sul tema
“La SANITA’ PUBBLICA in Italia,
salute e diritti dei cittadini”
Intervengono:
Mauro Valiani, candidato al Senato nella lista di SEL in Toscana
Augoustine Iroatulam, medico dell’Asl3
Alessia Petraglia, candidata al Senato nella lista di SEL in Toscana
Rossana Dettori, Segretaria generale nazionale della FP-Cgil
Coordina: Aldo Fedi, del Coordinamento Sel di Pistoia
Partecipate!
Partecipate!
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DAL PROGRAMMA DI SEL: http://www.nichivendola.it/programma/
Il diritto alla salute
La salute è un diritto tutelato
dalla nostra Costituzione per questo dev’essere garantito da un sistema
sanitario nazionale pubblico e universalistico. Noi difendiamo questo principio
e contrastiamo i tagli alla spesa sanitaria. Vogliamo una sanità di qualità per
tutti, ricchi e poveri La salute è un diritto tutelato dalla nostra
Costituzione ed è un interesse della collettività.
Per questo dev’essere garantito
da un sistema sanitario nazionale pubblico e universalistico, sostenuto dalla
fiscalità generale. Noi difendiamo questo principio e contrastiamo i tagli alla
spesa sanitaria. Proponiamo una riduzione e rimodulazione dei tickets secondo
criteri di maggiore equità basati sul reddito e sulla gravità della malattia.
Vogliamo una sanità di qualità
per tutti, ricchi e poveri, pertanto siamo contrari alla proposta dei governi
di centrodestra (prima Sacconi e dopo Monti) di incentivare il ricorso alle
assicurazioni individuali o collettive per ridurre la spesa sanitaria pubblica.
Siamo contrari per due validi motivi: perché in questo modo il diritto alla
salute non sarebbe esigibile da tutti in eguale misura e perché non
condividiamo l’allarme lanciato sulla presunta insostenibilità economica del
sistema sanitario nazionale. Il livello attuale di spesa sanitaria italiana
resta in linea con quello medio dei principali paesi occidentali, ma al di
sotto di quanto spendono francesi e tedeschi. I maggiori esperti di economia
del welfare ritengono che la spesa pubblica non costituisca una minaccia per l’equilibrio
del bilancio nazionale.
I tagli lineari alla spesa
sanitaria operati in questi anni e previsti per quelli futuri (30 miliardi di
euro in meno nel periodo 2011-2015) non hanno prodotto una maggiore efficienza
ma solo riduzione di servizi e maggiori costi per il singolo cittadino. Con l’incremento
dei tickets, ad esempio, già oggi si stima che il 55% delle visite
ambulatoriali siano pagate privatamente. Il nostro obiettivo non è dunque
ridurre la spesa sanitaria bensì stabilizzarla, razionalizzarla, renderla più
efficace, cioè maggiormente capace di produrre salute. Questo obiettivo
fondamentale si raggiunge agendo su tre livelli: determinanti generali di
salute come inquinamento, ambiente di vita e di lavoro, assetto urbano, stress;
organizzazione della sanità territoriale; rete ospedaliera. Per questo occorrono
azioni che vanno nella direzione di: investire maggiormente sulla prevenzione
collettiva della sicurezza alimentare alla salute e della sicurezza dei
lavoratori; potenziare i servizi sul territorio coordinando il lavoro dei
medici di famiglia con quello dei medici e degli specialisti ospedalieri
tramite strutture come le case della salute (proponiamo di realizzarne minimo
una per ogni distretto) e rafforzando i servizi di salute mentale e quelli per
la salute delle donne. I comuni dovranno essere il punto di riferimento
fondamentale per la programmazione, la gestione, l’erogazione dei servizi
sanitari. Bisogna inoltre riorganizzare l’intera rete ospedaliera, non solo per
mezzo della riduzione dei posti letto che va sempre compensata dall’aumento dei
servizi territoriali e comunque non può andare oltre la dotazione di 3,5 posti
per ogni mille abitanti, ma concentrando gli investimenti necessari e
moltiplicando le possibilità di diagnostica e di terapia domiciliare. Per
quanto riguarda il sistema di governo del servizio sanitario nazionale
proponiamo di: superare l’aziendalizzazione delle ASL che ha prodotto una
prevalenza degli obiettivi economici su quelli della salute; separare
nettamente la spesa pubblica da quella privata nella sanità, per esempio
impedendo il doppio rapporto di lavoro con strutture pubbliche e private e
rivedendo anche le regole per l’esercizio di attività privata nelle strutture
pubbliche; ridefinire i criteri di nomina dei direttori generali delle ASL e
dei primari per renderli più trasparenti e non più sottoposti al potere
politico; contrastare la generalizzazione dei rapporti di lavoro precario, che
non hanno prodotto risparmi ma piuttosto demotivazione degli operatori e minore
qualità della prestazione; promuovere una partecipazione degli operatori e dei
cittadini alle scelte organizzative.
PER APPROFONDIRE il Programma Salute SEL 2013:
http://www.sinistraecologialiberta.it/wp-content/uploads/2013/02/Programma-Salute-SEL-2013-1-3.pdf
http://www.sinistraecologialiberta.it/wp-content/uploads/2013/02/Programma-Salute-SEL-2013-1-3.pdf
[comunicato]
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[Martedì 19 febbraio 2013 | 10:18 - © Quarrata/news]
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