di FELICE DE MATTEIS
Quanto è costato alle società
sciistiche abetonesi l’uso in comodato delle macchine per l’innevamento
artificiale? – E intanto si affaccia anche il problema dei box/parcheggio di
Abetone
PISTOIA-MONTAGNA. Sarà pure una nostra
fissazione, ma che tutto ciò che è nato dalla ex Comunità Montana sia la
risultante di un percorso politicamente assai particolare che si svela, giorno
dopo giorno, notizia dopo notizia, come un patto ben poco chiaro fra attori non
protagonisti (i politici, per loro colpa) sembra essere sotto gli occhi di
tutti.
Basta
mettere la mano nel sacco, che qualche verme esce fuori.
Durante
la discussione al Consiglio Provinciale di mercoledì 23 aprile, è stato
pubblicamente chiesto di poter controllare la documentazione relativa al
comodato d’uso concesso alla Ximenes ed alla Saf per i generatori di neve (i cannoni),
del costo presunto di svariate centinaia di migliaia di euro, comperati con i
nostri soldi e – fino a prova contraria – regalati a ditte private, per quanto
partecipate dal Comune di Abetone.
Il
Sindaco Danti che a suo tempo ha minacciato querele al Comitato Recupero
Ammanco in Comunità Montana, potrebbe tranquillizzarci inviandoci un breve
riepilogo delle somme versate per questo comodato, tirando fuori le cifre: in
caso contrario, saremmo tenuti a pensare che soldi nostri siano serviti per le “sue”
ditte, come la Ximenes.
La
Ximenes è al 51% di proprietà del Comune di Abetone e per il restante, con
quote varie, della Slittovia Abetone (€. 112.500), S.A.F. S.p.a. (€. 112.500),
Maestri di Sci Abetone S.r.l. (€. 20.000), Val di Luce S.p.a. (€.112.500), S.P.I.R. S.r.l. (€. 20.000), Immobiliare Le Piramidi S.r.l. (€.112.500). Tutte
s.r.l. tranne la Saf S.p.a. del c.a. Galli Rolando, socio fondatore anche del Comunone/Dynamone.
La
domanda, dunque, è semplicissima: fuori i fogli e le cifre di questa operazione
che è un’altra perla dell’amministrazione della ex Comunità Montana.
È
lecito, quindi, il dubbio di chi afferma che la conduzione può essere stata
allegra ma anche i beneficiari ed i beneficiati non sono verginelle illibate?
Fino a prova contraria, che solo il Sindaco Danti può offrirci per toglierci il
dubbio che il suo Comune e le società private abbiano privatizzato gli utili e
pubblicizzato le perdite.
Avevamo
preso impegno di parlare degli immobili della Comunità Montana che sbugiardano
clamorosamente tutti coloro che hanno dichiarato essere il fallimento l’unica
via percorribile.
Mentono,
sapendo di mentire e non dicendo che l’ultimo conto consuntivo approvato è del
2009, con un avanzo di gestione di oltre €. 140.000. Cifre, non chiacchiere. Da
lì siamo partiti (Comunone/Dynamone) e lì torniamo.
Questo
parto che si annuncia già podalico e non politico, non riuscirà ad affievolire
il diritto della gente di Montagna a conoscere la vera verità. Così come questo
blog, dovendo necessariamente partire dall’alto – geograficamente inteso – di
Abetone, prima di arrivare a Villa Vittoria ed ai 40.000 e più euro annui di
affitto per la sede “temporanea” di Limestre, dovrà soffermarsi sui box/parcheggio
di Abetone, sui quali continueremo il nostro percorso. Insieme a quei
capacissimi revisori dei conti che negli anni hanno letto (!) ed approvato (!)
i bilanci della Comunità Montana. Proprio loro, i revisori, mai citati ma parte
attiva, seppure indiretta, di questo disastro.
P.S.
–
Se durante la discussione in Consiglio Provinciale non sono stati forniti ai
Consiglieri gli allegati a sostegno delle proprietà immobiliari e mobiliari
della ex Comunità Montana su cui si discuteva, il Segretario Generale, il Lord
Brummel di cui al precedente
post, dovrebbe provvedere a fornire documentazione completa.
Abbiamo
però timore che neppure la Provincia sia in possesso di questa documentazione.
Attendiamo il Sindaco Danti.
Gli
avvocati, no, per cortesia!
Cliccare sull’immagine per ingrandirla.
[Venerdì 26 aprile 2013 | 10:01 - © Quarrata/news]
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