giovedì 25 aprile 2013

LA PROVINCIA, LA REPOWER, IL PATRIMONIO IMMOBILIARE DELLA COMUNITÀ MONTANA E I CANNONI DA NEVE DELL’ABETONE


di FELICE DE MATTEIS

Viaggio ‘improbabile’ in Consiglio Provinciale a metà strada fra il turistico, il colore locale e le storie fantastiche su beni pubblici di cui ben poco si sa

PISTOIA-MONTAGNA. Brutte prospettive per il patrimonio immobiliare della Comunità Montana, del quale abbiamo già parlato e continueremo a parlare (vedi).
Entrando nell’aula del Consiglio, al Palazzo Baly ieri pomeriggio, 24 aprile, due personaggi mi hanno colpito: uno che parlava della Radicifil ed un altro che, vestito da festa paesana e ben fornito di capigliatura, annuiva, si muoveva, ammiccava e non si capiva se era lì per caso o per dovere.
Il primo, l’ho saputo dopo, era l’assessore Magnanensi, che si autocelebrava facendo come certi preti furbi: io sono bravo e buono e voi, seppur cattivi, vi perdono. Perché io (lui) sono intelligente, però mi scuso, etc. etc. Insomma un ibrido fra cinciberetta e Tex Willer, fra il Magna-tutti e la Nensi-Brilli.

La Nancy Brilli, quella vera, è un’altra cosa, ne converrete tutti. Anche la consecutio temporum, per questo Assessore, è un’altra cosa. Tant’è. Quando si è cominciato a parlare dei beni mobili e immobili della ex Comunità Montana, il Magna e Nensi si è fugato via dal suo scranno (che gli frega a lui?), mentre il folto di capelli, che poi mi han detto essere il segretario della Provincia, ha continuato nella sua opera mimica perché evidentemente nessuno gli ha detto che il suo ruolo è tutt’altro e comunque quello di non manifestare assenso o dissenso su quanto i Consiglieri affermano, ma solo far rispettare la forma e la sostanza degli atti che si vanno a formare. Anche una giacca ed una cravattina non sarebbero stati disdicevoli al luogo istituzionale, forse.
La Comunità Montana e i suoi possedimenti (circa venti milioni di euro, alla faccia dei Comun[on]isti!) sono stati trattati con serietà solamente da Rita Monari, Alessandra Nesti e Patrizio La Pietra.
Se questi Consiglieri desiderano ufficializzare sul blog ciò che hanno detto e proposto, benvenuti. Possiamo solo anticipare che si sono trovati in sintonia sulla strana modalità di comodato d’uso dei tanti cannoni sparaneve, utilizzati gratuitamente dalla Ximenes e dalla Fap di Abetone per le loro piste da sci. E quindi dal Danti e soci.
Affitto, atti ufficiali di comodato d’uso e quant’altro, non è dato conoscere; gli stessi Consiglieri hanno, seppur in maniera formale, puntato il dito contro una gestione, e quindi una classe politica locale, che non può definirsi indenne da colpe. Anche se, come ha detto La Pietra, il tempo di “bivacco” (termine nostro n.d.r.) in Comunità Montana fa la sua differenza ed una mela poco matura non è confrontabile con il mucchio di mele marce dell’altro sacco.
Lasciamo ai Consiglieri interessati le loro valutazioni e a chi chiede la posizione del Pd provinciale sulla vicenda, posso onestamente dire che sia l’assessore sia la dante voce del gruppo Pd, hanno ripetuto a gallina motivazioni burocratiche di legge sulla legittimità di appropriazione legale del patrimonio della Comunità Montana. Nessun minimo accenno di critica a chi, per trenta e passa anni, ha gestito questo Ente disastrato.
In quanto alla Presidente Fratoni, finché sono stato presente, era in altre faccende affaccendata ed ha pienamente ragione: cosa importa, a lei, di venti milioni della Comunità Montana? Tanto sono soldi bloccati e non avvicinabili per avventure politiche e inoltre la scena era già stata sufficientemente occupata da quel Magna-tutti e Nensi-Brilli che mi è stato detto essere un assessore (ma lui lo sa?).
Coraggio, assessore, il peggio che può capitare ad un genio (per giunta trombato alle primarie del Pd e quindi in linea con quel che sto dicendo…) è di essere compreso!
Coraggio – come diceva Flaiano , il meglio è passato!

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[Giovedì 25 aprile 2013 | 08:29 - © Quarrata/news]

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